2. Grand Prix de Monaco

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I wanna see, what a woman can be
I want to take you home
Take me down to the paradise city
Where the grass is green and the girls are pretty
-Paradise City, Guns n' Roses

26 maggio

Charles adora vivere nel Principato di Monaco, ci è nato e cresciuto, la sua famiglia e i suoi amici più importanti si trovano qui e come città è la più bella al mondo. E lui di città ne ha visitate tantissime, specialmente l'anno scorso, alla sua prima esperienza in Formula Uno, ma nessuna è mai riuscita a farlo sentire a casa. Per nessuna ragione al mondo la lascerebbe, sta troppo bene anche solo per pensarlo.

Lo pensa anche la mattina del Gran Premio, mentre si dirige verso il piccolo Paddock di Montecarlo in bicicletta. Al suo fianco c'è il suo personal trainer Andrea e qualche metro più avanti, con la solita spericolatezza e sicurezza solamente accentuate dagli ingorghi per le strade, c'è la sua migliore amica Daphne, lei vestita di tutto punto con dei ciclisti e una maglia termica con il logo della Red Bull. Non abitano vicini ma è ormai da giovedì che raggiungono il circuito insieme e anche oggi, il giorno più importante, lo stanno facendo.

La segue quando svolta a sinistra e si ferma prima che una macchina che per un soffio non l'ha messa sotto, lo faccia invece con lui.

«Non presta la minima attenzione» si lamenta Andrea e nel frattempo Daphne li aspetta sull'altro marciapiede sbuffando vistosamente. Alza un polso e mostra loro l'orologio, ticchettando sulla sua superficie con un dito affusolato. «Sarà la pole di ieri a esaltarla così tanto» ribatte Charles, con un sapore dolce amaro sulla punta della lingua.

È felice per la sua amica, se lo merita visto tutto il duro lavoro che sta svolgendo nel suo nuovo team, ma lui non ha fatto altrettanto bene. Ed essere solo sedicesimo, per di più a Montecarlo, non è all'altezza della Scuderia per cui corre. Non è quello che si aspettano tutti da lui.

Quando scatta il semaforo verde, Charles attraversa e Daphne inizia a pedalare, mancano dieci minuti alle nove e loro devono essere lì in tempo per tutti gli eventi che circondano il grande evento del giorno e che sono obbligati per forza a parteciparci. Vi arrivano anche in anticipo e non si salutano quasi nemmeno, la ragazza semplicemente salta giù dalla sella poco prima d'investire Max Verstappen e il ferrarista la vede dargli uno scappellotto dietro il collo perché lui vedendola si è impuntato a terra e si è messo ad agitare le braccia.

Vanno abbastanza d'accordo, diversamente da quello che tutti avevano previsto, ma ogni tanto si stuzzicano e lui spesso urla e si irrita senza alcuna motivazione. Il giorno prima in qualifica Max è arrivato quarto, lei prima, in mezzo le due Mercedes dei loro vecchi compagni di squadra, ma lui non se l'è presa e ha accettato che ha commesso uno sbaglio.

Un po' però sente la minaccia di questa sua nuova compagna, che ha fatto la prima pole stagionale del team ed è stata a un passo dal podio nei cinque GP precedenti. Charles non sa quanto durerà quella pace tra di loro, sapendo quanto Max è competitivo ma anche insicuro crede poco.

Lui di questi problemi non ne ha, Sebastian è un ottimo compagno di squadra e prima di ogni cosa pensa al team, esattamente come lui. Qualsiasi performance implica due cose: una buona posizione personale e dei punti utili nel campionato costruttori. Per questo lo sta aiutando con tutti i consigli buoni che crede di avere per lui. Il giorno prima l'ha anche rassicurato, come tutti nei box.

Ma che fingano che sia tutto okay non cambia che ha commesso un errore, che l'ha chiuso in sedicesima posizione su una pista dove è praticamente impossibile superare.

Fire on Fire || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora