9. He's fine

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Ridin' my bike like I'm too young to drive
Careless and free like it's 2005
Had to chill the fuck out, take a trip outside
To have fun with my friends like I'm young and alive
-Young&Alive, Bazzi

Marsiglia, 14 luglio

Janette crede di conoscere bene Céline, non solo perché le loro madri erano solite far loro il bagnetto insieme e ormai è ufficialmente parte della famiglia Delacroix per la sua storia con Jacques, ma soprattutto poiché nonostante lei abbia passato ben quattro anni della sua adolescenza in Inghilterra e altri due in giro per il mondo sono sempre rimaste in contatto. Però alcune cose di lei non le capirà mai, e una di queste è sicuramente la sua passione per la natura.

«Céline, sei davvero sicura di non volerti fermare a riposare?» le chiede, stringendosi il fianco sinistro con una mano e cercando nello zaino la borraccia d'acqua. Mentre beve, Céline si ferma pochi metri più avanti ad aspettarla e con la fotocamera che tiene appesa al collo scatta qualche foto sul panorama che si estende di fronte a loro. Anche Janette si volta a osservare il mare, ma non ha il coraggio di abbassare lo sguardo sul burrone cui si trovano fortunatamente molto distanti.

Dopo aver scattato le foto ed essere stata raggiunta dalla sua amica bionda, Céline decide che magari è anche ora di fermarsi a mangiare qualcosa. Si allontanano dalla strada battuta e trovano fortunatamente l'ombra di un pino sotto cui rifugiarsi dal sole che a mezzogiorno picchia forte sulla testa.

Si siedono su una coperta che ha portato Sophie e tirano fuori il pranzo al sacco che hanno comprato stamattina vicino all'hotel dove alloggiano durante questa vacanza improvvisata.

«Non ho ancora capito perché siamo a Marsiglia» chiede tra un boccone e l'altro Sophie, quasi stesa sulla coperta con il cappello di paglia sul grembo e gli occhiali da sole appuntati tra i capelli neri, fissando i suoi occhi altrettanto scuri su quella che delle tre ha avuto l'idea.

Céline, sentendosi improvvisamente osservata, alza gli occhi dalla fotocamera e incontra lo sguardo penetrante della sua nuova amica che Janette ha tanto insistito per invitare. «Perché io volevo vedere le calette di Marsiglia e voi vi siete attaccate» dice con scioltezza, senza preoccuparsi di essere stata troppo schietta o di averle offese. D'altronde, non ha mica detto che non le voleva, ma che semplicemente lei aveva pensato di partire anche da sola.

Sophie sbuffa ma dopo un'occhiata di Janette si trattiene dall'insultare Céline. In fondo, quando non fa la stronza senza accorgersene, è anche simpatica. «E come mai?» fa di nuovo, reggendosi con i gomiti per poter stare sollevata e non distogliere gli occhi da quelli azzurri di lei.

Céline li alza al cielo, trova la domanda terribilmente stupida. «Perché m'interessava vederle» risponde con irritazione, tornando a concentrarsi sulle foto che ha scattato nel corso della camminata. Sono tantissime, ognuna ritrae qualche caletta o insenatura in cui purtroppo non può entrare ma che sembrano comunque meravigliose, ed è già indecisa su quale scegliere per il blog.

«Sarebbe stato più interessante rimanere a Monaco e andare a quel nuovo ristorante che hanno aperto sulla Rocca» borbotta Sophie e Céline decide di lasciare perdere. Alla ragazza semplicemente non piace la natura, o camminare e fare sforzi, e si sta lamentando così tanto solo per questo. Spera non sia per darle fastidio, visto che di solito vanno abbastanza d'accordo.

Sarebbe più semplice farlo, se Janette non le desse man forte. «Avevo pianificato di monopolizzare nuovamente la televisione dei tuoi nonni per guardare il tuo Charles che corre» le da anche una gomitata sul fianco, beccandosi perciò la peggiore delle fulminate.

«Oggi parte anche primo, vero?» continua l'altra, facendole perdere definitivamente la concentrazione. Borbotta qualche lamentela, lasciando stare il rullino, e torna a mangiare senza ribattere alle loro provocazioni.

Fire on Fire || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora