Cap15: Di nuovo in alto mare

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Uccidere i membri della gang non servì a niente, infatti due giorni dopo fui arrestato per omicidio e spaccio, in oltre fui accusato di essere al comando di un'associazione criminale.

Fui incarcerato nella prigione di San Francisco, dove non avevo amici.

La gang era di nuovo senza un capo e i miei uomini come se non bastasse rispettavano poco Scrutch, per il suo brusco carattere.

La mia unica possibilità era chiedere il trasferimento al carcere di Los Angeles, dove avrei potuto subito uscire, il suo carisma stava scomparendo.

La mia proposta non fu accettata, fui costretto quindi a restare a San Francisco, neanche i Farzetti riuscirono ad aiutarmi, per le piccole bande era una grande occasione.

A San Francisco il carcere era diverso da quello di Los Angeles, non riuscivo proprio ad ambientarmi e non sapevo nemmeno quanto tempo sarei dovuto restarci, non mi sarei potuto sentire peggio.

Ero trattato malissimo, forse per via del colore della mia pelle, anche se eravamo nel 1998 e i pregiudizi verso i neri stavano scomparendo, tuttavia i miei compagni di cella anche se bianchi mi trattavano come uno di loro, come un membro della cella 34.

Arrivò il giorno del colloquio, al posto di Scrutch si presentò un uomo dei Farzetti che mi diede una triste notizia, quei teppisti avevano assassinato Scrutch.

Fingendosi interessati alla nostra merce si avvicinarono e lo accoltellarono, davanti agli occhi dei miei uomini che riuscirono però a vendicare il loro capo temporaneo.

La notizia mi distrusse, avevo passato con lui la mia infanzia ed era il fratello che non avevo mai avuto, decisi quindi di dedicargli un canzone " R.I.P my homie"

Purtroppo i miei uomini non riuscirono a capire però di quale gang facessero parte i nemici.

Chiesi al mafioso di gestire i Claind e di proteggerli fino al mio ritorno, non sarebbe dovuto accadere più un episodio come questo.

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