I Want

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Chapter 9

Harry POV

A Liam :

<<Hey Liam, scusa se ieri non mi sono fatto sentire, ma pensavo che riposassi. Come stai??? Io sono ancora un po' ammaccato >>

La risposta non tarda ad arrivare!

Da Liam :

<< Harryyy sto decisamente meglio grazie! Solo adesso mi sono reso conto di non averti ringraziato per essere venuto in mio soccorso...quindi...GRAZIEEEEE!!! ;)>>

A Liam :

<<Non ti preoccupare ;) Però prima o poi dovrai dirmi il perché ti sei ritrovato in mezzo a quella situazione!>>

Non so se inviare quest'ultimo messaggio perché in realtà non sarebbero affari miei e non so come lui potrebbe prenderla! Ma la curiosità ha la meglio su di me e con il pollice premo INVIO.

Ho appena finito di ripulire il bancone della pasticceria. Amo fare questo turno lavorativo perché è molto tranquillo e quindi posso studiare tranquillamente o al massimo fare quattro chiacchiere con Niall, che occasionalmente viene a trovarmi. Mentre attendo la risposta di Liam sento un paio di occhi puntati su di me: Oscar, il mio datore di lavoro, mi sta fulminando con lo sguardo.

Ripongo in fretta il cellulare nella tasca del grembiule e fingo di sistemare i dolci nella vetrina (già perfettamente allineati).

"Ragazzo non ti pago mica per messaggiare con i tuoi amichetti scansafatiche?! Io devo un attimo uscire a fare delle commissioni molto importanti, mi raccomando qui rimani solo tu fino al prossimo turno! Non combinare disastri come al solito e non battere la fiacca!"

Abbaia quel cazzone del mio capo! Dio se lo odio, è proprio uno schiavista! Ma fare e vendere i dolci mi piace troppo, è la mia passione, ed è per questo che non ho ancora abbandonato il mio lavoro! Quindi come sempre faccio buon viso a cattivo gioco: "Okay Oscar lasci la pasticceria in ottime mani, non ti preoccupare!". Cerco di tranquillizzarlo alla meglio, ma tuttavia sembra essere ancora titubante, ma nonostante tutto se ne va, ringraziando il cielo!

Mentre cazzeggio con il telefono tra candy crash e video esilaranti su youtube, sento il suono del campanello della porta, che annuncia l'ingresso di qualcuno. Metto via il cellulare e lentamente alzo la testa per servire il cliente, quando per poco non rischio la morte soffocando con la mia stessa saliva. Tutto quello che ne viene fuori è un suono strozzato che provoca un ghigno divertito sul volto del ragazzo appena entrato: Louis!

"Ciao principessa! Non sapevo lavorassi qui....quali altre cose sai fare con quelle tue manine d'oro?" E mi fa un sorriso malizioso.

Divento furioso a quel nomignolo di merda, come si permette?

"Che cazzo vuoi Tomlinson?"

"Veramente volevo un cupcake, ma mi accontento anche del tuo amore" mi dice facendomi un occhiolino e divento tutto rosso non so se per la rabbia o per l'imbarazzo, probabilmente per entrambi!

"Quale cupcake vuoi, stronzo?"

"Dammi il tuo preferito!"

Quanto è irritante, ma purtroppo è un cliente e lo devo servire per forza, quindi metto un cupcake alla banana nella bustina bianca e glielo porgo bruscamente.

"Sul serio Styles? Banana? E poi ti arrabbi se ti chiamo principessa?"

"Fottiti!"

"Fottimi!"

Lo vedo scavalcare il bancone come una furia e prendermi in maniera irruenta il volto tra le mani. Stringe forte le mie guance e poi spinge le sue labbra sulle mie. Eccolo nuovamente quel odore. Tabacco e cannella.

Mi è terribilmente mancato, ma devo essere forte.

Lo spingo lontano da me facendo forza sulle sue spalle.

"No, Tomlinson, no!"

Lui sembra non ascoltarmi e socchiudendo gli occhi mi si avvicina nuovamente e prende a baciarmi. Questa volta non riesco a resistergli. Rispondo in maniera appassionata al bacio, facendo schiudere le labbra e unire le nostre lingue.

Lui si stacca e inizia a mordicchiarmi il collo. È una sensazione stupenda e non riesco a trattenere un gemito."Mhhh"

Non riesco proprio a resistergli, è più forte di me. Penso proprio di desiderarlo, anzi ne sono sicuro. Prendo a muovere le mani sul suo corpo perfetto. Sento sotto i miei polpastrelli la sua magnifica muscolatura. Piano mi faccio strada con le dita sotto la sua maglia cercando di togliergliela, ma lui mi precede togliendo la mia. Mi rendo conto che siamo ancora dietro al bancone e sotto la vista di tutti, divento rossissimo e nervosissimo, bloccandomi immediatamente, ma lo voglio troppo per cui lo afferro con forza e lo spingo nel laboratorio della pasticceria che presto diventerà testimone della nostra passione, ah se queste mura potessero parlare!

Mentre continua a baciarmi con foga mi spinge indietro fino a quando non mi ritrovo sbattuto contro un tavolo da lavoro lurido e pieno di cianfrusaglie per decorazioni di torte nuziali. Velocemente mi volto e butto tutto a terra. Lui mi solleva di peso e mi fa sedere sul bancone così io gli cingo il bacino con le mie gambe. Louis inizia una lenta tortura sui miei capezzoli, li mordicchia, li succhia facendomi gemere con versi poco virili. Lui subito capisce che voglio di più così mi libera dai jeans armeggiando prima un po' con la cintura. Tento di fare la stessa cosa, ma mi tremano le mani, quindi decido di far fare tutto a lui. Lui legge l'imbarazzo nei miei occhi e con aria soddisfatta mi strappa i boxer di dosso e mi spinge con forza con la schiena sul tavolo facendomi stendere completamente. Me lo ritrovo a cavalcioni che inizia a marchiarmi il collo succhiando piccole parti di pelle e con le dita mi strizza il capezzolo. Sento la sua erezione sui miei addominali così decido di ricambiare iniziando a massaggiargliela, prima piano, ma poi sempre più veloce.

Sembra che questo tipo di contatto non gli basti. Si discosta da me piano per poi prendermi in modo prepotente e voltarmi. Sembra essere pronto, ma non so se posso dire lo stesso di me. Gemo mentre mi spinge più forte contro il freddo marmo del ripiano da lavoro.

Ed eccolo che tenta di farsi spazio in me prima con le dita inumidite, per poi passare al suo cazzo. È una spinta prepotente che mi prende alla sprovvista e non posso fare a meno di ansimare contro il freddo marmo. Quando inizio ad abituarmi lui prende a muoversi e mi tocca soffocare tutto quello che potrebbe uscire dalle mie labbra. Lui si accorge di quello che sta provocando in me e mi domanda qualcosa "Principessa ti piace?"

Mugugno qualcosa che vuole essere una risposta positiva e gli lascio la possibilità di fare di me quello che vuole.

Mentre entrambi raggiungiamo il culmine sentiamo dei rumori. Subito Louis esce da me e ci rivestiamo in fretta con il terrore che Oscar o qualche cliente si trovi nell'altra stanza.

Accaldato e sudato cerco di ricompormi alla meno peggio e come una furia esco dal laboratorio, ma non trovandovi nessuno. Poco dopo Louis esce dal laboratorio con un sorriso sornione e un gatto tra le braccia: "Principessa guarda chi ho trovato!".

"Fragolaaaaaaa esci immediatamente! Se ti vede Oscar mi licenzia e dopo mi ammazzaaaa!"

Louis scoppia a ridere mi da una pacca sul culo e se ne va: "Alla prossima!".

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