Pov Harry
Chapter two
Seppure sia trascorsa una settimana da quella notte, il ricordo di quegli occhi così magnetici e profondi continua a perseguitarmi. Sento ancora il suo profumo forte e virile nell’aria e avverto la pelle pizzicare dove le sue mani e la sua bocca l’hanno sfiorata. Ogni notte nei miei sogni rivivo il nostro incontro rovente in quel bagno e la conseguente delusione per il suo brusco abbandono, per poi ritrovarmi improvvisamente solo nel mio letto accaldato e con il cuore al galoppo.
Anche questa mattina mi sono svegliato tra le lenzuola bagnate dal mio sudore e tra gli urli di mia madre che mi incita ad alzarmi per andare a scuola. Fisso la sveglia sul comodino e mi rendo conto che sono in netto ritardo ed ho giusto il tempo di fare una rapida doccia. Prendo al volo i primo vestiti che mi capitano a tiro e mi precipito fuori di casa senza nemmeno fare colazione. Fortunatamente il bus ancora non è passato, quindi per ammazzare il tempo, decido di ascoltare la musica dal mio ipod, almeno fin quando non salirà Niall a farmi compagnia.
Le note di Roar di Katy Parry risuonano a tutto volume nelle mie orecchie, è sempre la prima canzone che ascolto perché mi da la giusta carica per affrontare le sei ore di scuola.
Niall:” Hey amico!”
Sento le mie cuffiette uscire con prepotenza dalle mie orecchie. Mi giro e vedo il mio migliore amico e immediatamente le mie labbra si curvano in un sorriso smagliante.
Harry: “mi hai fatto prendere un colpo! Iperattivo stamattina?”
Niall:” Ma dai, non fare il melodrammatico. È una settimana che sei strano e con la testa tra le nuvole… C’è qualcosa che dovrei sapere?”
Mi salva l’arrivo del bus, perché proprio non avrei saputo rispondere alla sua domanda….Salvo per un pelo!
Ci dirigiamo verso gli armadietti per prendere i libri che ci servono pre affrontare le prime ore di lezione, ed è proprio in quel momento che sento su di me un paio di occhi, mi giro e vedo quello stesso ragazzo che mi fissava e rideva nel night club proprio una settimana fa. Ricambio subito con uno sguardo truce e quasi mi prende un infarto perché accanto a lui vedo quel paio d'occhi che mi stregò. Subito sento le mie guance avvampare, chissà se lui si ricorda di me o se per lui sono solo uno dei tanti. Decido di scoprirlo subito e gli passo affianco e immediatamente vengo colpito da quell’odore che mi inebriò e che continuo a sognare ogni singola notte! Lo vedo che mi guarda ma il suo sguardo sembra attraversarmi, mi immobilizzo e Niall non sembra capire cosa stia succedendo. Vengo salvato per la seconda volta, questa volta è la campanella che ci richiama in classe.
Il professor Philips continua a spiegare i versi di Romeo e Giulietta, ma la mia testa vola verso un’altra tragedia. Perché non mi ha riconosciuto? E’ vero il suo alito sapeva d’alcool e forse era ubriaco, ma come si fa a non ricordare o ad essere impassibili di fronte a quanto accaduto?
Mentre Giulietta beve il veleno per ricongiungersi al suo amato, la mia anima è avvelenata da questi pensieri. Ho desiderato per tutta la settimana di incontrarlo e ora che l’ho visto mi sento peggio di prima.
Non so spiegarmi come non l’ho mai visto prima, eppure avrei dovuto scorgerli ovunque due occhi così. Cerco di fare mente locale e cercare di ricordare se durante qualche lezione o durante la pausa pranzo l’avessi già visto, ma nulla. Niente mi fa pensare a lui, oltre alla fatidica sera, ovviamente!
Finalmente la tanto agognata ora di pranzo arriva e mi dirigo verso la mensa con la mente affollata dai miei soliti pensieri, quando Niall mi interrompe bruscamente:”Amico non so cosa tu abbia, ma sei abbastanza strano e inquietante! Dimmi cosa succede una volte per tutte!”
Sto per sputare il rospo quando vendo entrare a mensa i due ragazzi dei quali ancora non conosco i nomi.
“Niall tu per caso sai chi sono quei due ragazzi?”
Niall:”Perché ti interessa così tanto Harry? Comunque il moro con gli occhi scuri si chiama Zayn, mi stupisce il fatto che tu non lo conosca e che non l’abbia mai visto dato che è molto popolare da queste parti, mentre il ragazzo castano e con gli occhi azzurri si chiama Louis e si è trasferito qui da poco, subito è entrato a far parte della cerchia vip in quanto è molto ricco e simpatico. Si dice che si sia trasferito qui perché si è fatto espellere da due scuole private molto importanti, ma nessuno sa il perché. I genitori sono divorziati e lui è qui con la mamma e hanno una villa molto molto grande nella quale se non mi sbaglio tra qualche giorno darà una festa!”
Come fa Niall a sapere tutte queste cose?
“Imbuchiamoci alla festa!”
Vedo il volto di Niall passare da un’espressione di stupore a una divertita.
”Come mai tutto questo interesse? Non siamo tipi da feste noi…comunque mi devi ancora delle spiegazioni!”
Messo alle strette dal mio migliore amico svuoto il sacco, ma solo in parte (risparmiandogli i dettagli più hot). Il mio amico rimane scioccato così perso dall’euforia decide di assecondarmi accordandoci così di andare alla festa, ovviamente da imbucati!
Mentre mangiamo l’euforia per il nostro piano si fa sentire, è come se fino ad ora non avessi vissuto a pieno la mia vita, è incredibile, ma credo che per questo io dovrei solo ringraziare quello stronzo di mio padre e quell’orribile litigata che mi ha costretto a scappare di casa!
Fantasticando sulla festa vado a posare il vassoio della mensa quando inciampo rovinosamente sul pavimento, facendo ridere metà delle persone presenti in sala. Mi sento terribilmente in imbarazzo e mentalmente prego che il mio Louis non mi abbia visto! Mentre mi accingo a raccogliere il disastro che ho combinato sul pavimento vedo due mani che mi aiutano a riordinare. Alzo la testa e quasi mi viene un coccolone per l’angelica visione d’innanzi a me! Eccolo, colui che è presente in tutti i miei sogli e lo stesso che mi ha ignorato in corridoio, sta aiutando proprio me! Arrossisco di colpo ripensando alle sue mani e alla sua bocca su di me, e non posso fare a meno di domandarmi se lui mi abbia riconosciuto! Non riesco a dire una parola e per questo mi schiaffeggio mentalmente, ma sono troppo in imbarazzo! Lui non è da meno non mi ha rivolto la parola, ma gli sono grato per l’aiuto. Prego che questo momento non finisca mai, verde nell’azzurro e azzurro nel verde. Quando tutto il disastro è ripulito non so proprio cosa fare, lui si alza immediatamente e io non posso fare a meno di imitarlo. Mentre prendo coraggio per ringraziarlo lui mi fa un occhiolino e se ne va. Immediatamente mi ritrovo ad arrossire, di nuovo.
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Olive.
FanfictionL’adolescenza è un periodo difficile per ogni ragazzo, ma per Harry, un giovane uomo introverso, timido e omosessuale, lo è ancora di più. Le continue discussioni con il padre, che non accetta le sue inclinazioni sessuali, e i continui soprusi da pa...