Chapter 12
Louis POV
Eccoci, finalmente la mia principessa è nel posto preciso in cui deve trovarsi : sotto di me.
Adoro i suoi piccoli gemiti, lei…oops lui è proprio bravo in certe cose. Ancora non lo sa, ma riesce a farmi impazzire, mentre io so perfettamente l’effetto che ho su di lui. Lo capisco dal modo in cui mi guarda mentre sfilo i jeans e nel modo in cui mi aiuta a sfilare i boxer. E’ pronto e io lo sono altrettanto. Lo butto sul divano e una volta sfilato via tutto anche a lui, si inizia a giocare sul serio. Si morde le labbra e l’eccitazione sale in me, e pian piano inizio a muovermi più velocemente in lui fin quando sento dei rumori dall’altra stanza.
Mi blocco sul colpo.
“Principessa è ora di andare!”
È lui, è tornato a casa, quel gran pezzo di merda del nuovo fidanzato di mia mamma…non so quanto duri questa volta, ma per il momento non voglio fargli sapere ancora il mio orientamento sessuale.
Che palle mi ha interrotto proprio sul più bello, ma che cazz… “LOUISSSSSSSS!! Sono a casaaa! Tua madre tornerà tardi e mi ha detto di venire a cenare qui per farti compagnia! Dai scendi che ordiniamo questa benedetta pizza, ho troppa fame!”
Ma come si permette, e poi da quando in qua mia madre mi manda un babysitter, in fondo non le è mai fregato un emerito cazzo di me fin ora, proprio ora deve iniziare ad interessarsi del sottoscritto.
“Principessa, purtroppo il dovere di bravo figlio mi chiama, rivestiti in fretta e andiamo!” Lui mi guarda accigliato: “Louis innanzi tutto ti ho detto mille volte di non chiamarmi principessa, e non mi va più di ripetertelo, basta! E poi come pensi che io possa risolvere la mia situazione qui nei paesi bassi?” Lo guardo divertito puntando il mio sguardo verso il suo inguine e mi accorgo che lui è ancora moooolto eccitato. Non posso fare altro che sorridere maliziosamente. “Scendo subito Daniel, dammi solo un attimo stiamo finendo una partita alla play!” Dopo di che mi avvento subito su Harry, rude come non mai glielo prendo subito in bocca, facendolo godere come un pazzo. Succhio quasi con violenza per fare il più in fretta possibile. Punto il mio sguardo nel suo, mentre la mia testa percorre la sua lunghezza, solo in questo momento mi rendo conto della sua espressione che sembra quasi contratta, ma che comunque ha un qualcosa di angelico e potrei venire solo guardandolo godere. Mi rendo conto che lui sta per raggiungere l’orgasmo nel momento in cui afferra i miei capelli per accompagnare i miei movimenti, iniziando a gemere sempre più forte. “Lou, sto per..” Non riesce nemmeno a terminare la frase, che un liquido caldo invade la mia bocca, che ingoio senza fare storie. Non avevo mai ingoiato sperma fino ad ora, ma se devo essere onesto al cento per cento non fa tanto schifo quanto pensassi: ha un sapore agrodolce, oserei dire un sapore da Harry!
Ci rivestiamo in fretta, e quasi spingo Harry fuori dalla porta di casa, ma evidentemente non sono stato così veloce, perché proprio in quel momento comprare Daniel: “Louis finalmente sto crepando di fa…oh ciao io sono Daniel, il fidanzato della mamma di Louis, stiamo per cenare, ho ordinato una pizza enorme, ti vorresti fermare a cena qui?” A quelle parole mi irrigidisco sensibilmente, come si permette di invitare persone a cena in casa MIA?! Vedo Harry arrossire e abbassare lo sguardo sui suoi piedi, come se ad un tratto le sue scarpe fossero la cosa più interessante del mondo, ed evidentemente sta aspettando il mio consenso per accettare, d’altra parte uno sfigatello del genere non ha null’altro da fare. Io da parte mia non ho nessunissima intenzione di aprir bocca. Mi piace tantissimo vederlo imbarazzato. Così quella merda di Daniel lo tira per un braccio e lo porta quasi di peso in cucina: “Spero ti piaccia la pizza con i peperoni, ho ordinato quella perché Jay mi ha detto che era la preferita di Louis”. A quelle parole esplodo: “Se solo mia madre si prendesse la briga di interessarsi al figlio, a quest’ora saprebbe che la mia pizza preferita è quella con la salsiccia e non quella ai peperoni, dato che sono allergico. E adesso sai che vi dico andate al diavolo tutti e due, mangiate quello che cazzo volete, fate come se foste a casa vostra, io me ne vado!” Sbraito come un pazzo e me ne vado sbattendo la porta.
Nemmeno il tempo di girare l’angolo della strada, ancora con il fiatone, che sento una leggera stretta calda sul polso che mi trattiene e al tempo stesso mi fa girare, facendomi ritrovare di fronte a due occhioni verdi con le pupille ancora dilatate (e presuppongo che lo siano per il piccolo siparietto di piacere che abbiamo avuto sul divano di casa mia). Sorrido beffardo ritirandomi frettolosamente il polso strattonando il ragazzo di fronte a me: “Che cazzo vuoi, non avevi fame dopo tutta quell’attività fisica che abbiamo fatto?” Punta di nuovo lo sguardo a terra mordendosi il labbro: “Veramente io volevo solo chiederti cosa fosse successo in casa…non ci ho capito niente, ho fatto forse qualcosa di male?” Balbetta lui, e mi fa quasi pena, ma non posso farmi intenerire dal mio giocattolino, non posso apparire debole avanti a lui, quindi come al solito lo respingo in malo modo: “Vattene via Harry, è tardi e la tua mammina si starà preoccupando! Non ti ho chiesto di seguirmi e mai te lo chiederò, quindi ora vattene e lasciami in pace!” Concludo alzando un po’ la voce, preso dalla litigata appena fatta con Daniel.
A questo punto Harry con gli occhi lucidi e il labbro tremante, quasi sul punto di scoppiare in lacrime si gira e scappa via, ancora un po’ zoppicando, lasciandomi solo con i miei pensieri.
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Olive.
FanfictionL’adolescenza è un periodo difficile per ogni ragazzo, ma per Harry, un giovane uomo introverso, timido e omosessuale, lo è ancora di più. Le continue discussioni con il padre, che non accetta le sue inclinazioni sessuali, e i continui soprusi da pa...