La povera Jennie, arrivata a casa, Si distese sul letto e cominciò a piangere, aveva ripensato a quei momenti che se pur stupidi l'avevano resa felice; quei ricordi che aveva creduto di aver immagazzinato, ma che con un solo sguardo, il suo, l'inconscio non riuscì più a sostenere. Questi ricordi occuparono quasi tutta la sua mente e non riuscirono più a lasciarla andare almeno per due giorni o se non altro, fino a quando non riprese la pianificazione della festa che le insegnavano la giornata e non le facevano soffrire.
La giornata più rilevante da per lo più tre settimane di preparazione era il compleanno di Mino.
Il dì cominciò presto, mille e mille lettere da parte dei più importanti nobili erano piazzate sotto la porta
<< Tantissimo auspicio per il suo lieto compleanno, le auguro di passarlo nel migliore dei modi e accompagnato da quelle persone che in qualche modo possono riscaldarvi il cuore>>
Quasi tutte le lettere erano sistematizzate in questo modo e in nessuna di queste c'era nulla di nuovo o troppo astruso per non comprenderlo.Con il volgersi delle faccende, la povera Jennie con il suo bellissimo vestito avorio, era ormai esausta e priva di forze, così so poggiò sul divano dove si addormentò principescamente, ma, quasi senza batter ciglio si fece tardissimo e Jennie si dovette svegliare di scatto per preparare il pranzo a Mino che ormai stava per tornare. I suoi occhi erano ormai comunque rossi e stanchi di piangere e quando Mino tornò la ragazzina nascose il più possibile il suo viso per non farsi beccare in uno dei suoi ormai soliti momenti di debolezza, ma i segreti sono sempre i primi ad essere profanata: difatti Mino se ne accorse.
Insospettito si avvicinò e con la fronte corrugata le chiese
<< Perché piangi?>>
La ragazza era stordita, non sapeva che fare, non poteva mica dirgli che piange per un altro ragazzo, così cercò delle scuse per non dirgli ciò che l' angustiava realmente.
<< Sono le cipolle... ho cucinato e adesso i miei occhi piangono>>
<< Stasera c'è la festa, ti ho comprato un vestito e delle scarpe Unlimited edition, fatti apposta per te. Ah come sarai bellissima stasera...>> disse avvicinandosi lentamente, la ragazza pensando alle parole di Jiyong che anche se l' avevano fatta soffrire erano comunque reali, Si allontanò da lui e andò in camera sua; Lì trovò una scatola, con un profumo familiare e persuasivo|Mademoiselle Kim Jen|
Solo uno poteva permettersi di chiamarla così e questo era Kwon Jiyong.
Così la piccola Jennie aprì la scatola e dentro c'era un vestito che arrivava dolcemente quasi alle ginocchia. La vita era stretta e le spalline scendevano continuamente a causa del tessuto, seta.
Per non parlare delle scarpe che erano monstre ed altamente eleganti.
Così la piccola dopo un lungo tempo ad annusare quel vestito che profumava altamente di Jiyong, cominciò a prepararsi e a modellarsi per apparire come una principessa, con il vestito ideato dal suo principe interamente per lei.
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WHO? YOU?
Romance"Passarono giorni, settimane, mesi... Ma Jennie non riusciva a togliersi dalla mente quel ragazzo che, se pur per una sola serata, le aveva cambiato la vita..."