TOO TOXIC //Draco Malfoy//

CAPITOLO 21

"COSA SUCCEDE?"

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Le mani di Tiger e Goyle strette attorno alle mie braccia facevano male, "lasciatemi cazzo".

Tutti nella sala comune ci fissavano, prima che potessero strattonarmi sul pavimento udii una voce "Che succede qua?", tutta la sala calò in un silenzio tremendo, Hardin si avvicinò tranquillamente a noi, Tiger borbottò "abbiamo preso la traditrice", mentre strinse la presa sul mio braccio, ansimai.

"Bene. Ora lasciatela" ribattè Hardin, i 2 scagnozzi esitarono, Hardin si avvicinò pericolosamente "non so se mi sono spiegato bene. Sapete chi sono io. Vero?" disse con voce cruda, subito mi ritrovai seduta sul pavimento, con le braccia doloranti, e gli occhi di tutti puntati addosso. Hardin era rispettato e temuto essendo il figlio di Piton, magari se solo tutti sapessero chi sono non mi farebbero del male.

Hardin mi porse la mano per alzarmi, la rifiutai "non ho bisogno del tuo aiuto", ero arrabbiata, non posso farci niente. Mi diressi in camera, e trovai seduti sul mio letto Gemma e Blaise, "che ci fate qua?" domandai, avrei voluto dirgli tutto quello che era successo, ma non potevo, chissà cosa avrebbero pensato, Gemma si alzò "sei solo una puttana!" esclamò, "troia", le parole mi uscirono dalla bocca senza neanche pensarci, Blaise si avvicna a noi, "ragazze calme... mi piacerebbe vedere mentre vi picchiate, ma ho dimenticato i pop corn. Perciò... parliamo civilmente", io e Gemma iniziamo a guardarlo sbalordite, e nel giro di qualche secondo iniziamo a ridere, è sempre stato così Blaise, trovava sempre un modo per farci sorridere.

Gemma lo baciò, "sei il solito cretino" disse scherzando, il cuore mi si spezzò mentre li guardavo, erano una coppia stupenda, "Y/n stai bene?" mi domandò Blaise notando la lacrima che colava sul mio volto, annuisco, "Blaise ci vediamo domani, devo parlare con Y/n in privato" disse Gemma, baciando la guancia di Blaise, ci saluta ed esce dalla stanza.

Ci sediamo sul letto, "dimmi la verità, cosa succede?", le lacrime iniziano a riempirmi gli occhi, "non c'è la faccio più, ho mal di testa, la mia vita è un disastro...sono un disastro", Gemma mi interrompe, "tu non sei un disastro Y/n", la fermo subito alzando la voce, "ti sbagli!...Ti ho mentito Gemma, non ti ho detto che facevo parte dell'esercito di Silente, e davvero vorrei dirti tutto ma non posso" abbasso la testa e sospiro, "Y/n... sono la tua migliore amica, puoi fidarti di me", aveva ragione, lei è la mia migliore amica, e mi sarebbe davvero servito il suo consiglio, mi mancava parlare con lei, "Bene. Voldemort è tornato" dico severamente offuscando lo sguardo, subito lei inizia a ridere "Potter ti ha fatto il lavaggio del cervel-" la interrompo "sono seria, me lo ha detto Hard-...", mi blocco, cavolo, non ci avevo pensato, devo dirle di Hardin, "te lo ha detto...?", sbuffo, "Hardin mio fratello", noto il suo sguardo disperso e così gli racconto tutto.

"Miseriaccia, hai un fratello davvero figo" aggiunge Gemma, gli dò un colpo sulla spalla "daii Gemma!"

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Era passata una settimana da quando io e Draco ci eravamo lasciati, cercavo di dimenticarlo, ma era impossibile, sentivo i suoi occhi puntati su di me in ogni secondo della giornata, volevo avvicinarmi a lui e baciarlo, assaporarlo.

Le mie giornate erano monotone, la mattina facevo lezione, il pomeriggio lo passavo con Harry, Hermione e Ron, mentre la sera spesso Gemma veniva in camera mia e parlavamo, mi sarebbe piaciuto stare con lei tutto il giorno, ma lei stava attaccata a Blaise e lui era sempre con Draco, ed io cercavo di evitarlo.

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Maggio era arrivato, la scuola stava per finire, ancora un mese, era l'unica cosa a cui pensavo, ancora un mese, devo resistere ancora un mese e poi passerò l'estate con la mia famiglia. Si, la mia famiglia, ora tutti sanno che sono una Piton, e quest'estate la passero con mio padre e mio fratello.

Hogwarts non è più la stessa, la Umbridge aveva impostato tutto come voleva lei, e se non rispettavi le regole finiva male. Ormai non sento più dolore alla mano, ho perso il conto di tutte le volte che mi ha messo in punizione insieme hai miei amici grinfondoro, seduti nel suo ufficio a scrivere con la penna incantata che incideva nella pelle.

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"Y/n... Malfoy non smette di guardarti", mi disse Hermione sgranando gli occhi, mi girai e notai Draco che non distoglieva un secondo gli occhi da me, si trovava seduto dall'altro lato della biblioteca, oramai lo avevo dimenticato, se ricordo bene ero solo un giocattolo per lui, e in questi mesi mi ha sempre trattata male, faceva battutine sul mio conto, ed era colpa sua se tutti ora sapevano che ero una Piton. "Non mi importa, può fissarmi quanto vuole", dissi con sguardo menefreghista, "vado a preparami per la festa di stasera" dice Hermione, annuisco con il muso lungo e la guardo mentre si allontana, anch'io sarei voluta andare ha quella festa, ma non mi avevano invitato.

Mi avvicinai alla libreria cercando un libro di pozioni, mio padre voleva che diventassi brava come lui essendo che sono una Piton, perciò passavo molto tempo a studiare pozioni.

Che cavolo mettono sempre i libri in alto, e io sono troppo bassa per prenderli, inizio a salterellare un pò per cercare di prenderlo, "troppo orgogliosa per chiedere aiuto?" sento la sua voce, "sicuramente non chiedo aiuto a te Draco", gli lancio una smorfia e continuo a salterellare mentre lui e lì immobile che mi fissa con un sorrisetto malizioso, finalmente afferro un libro, facendone cadere uno sulla mia testa, "aia" ansimo, Draco mi guarda con un sorriso accattivante e geloso, in questi mesi ogni volta che si avvicinava un ragazzo lui lo minacciava, "sta zitto Malfoy" borbotto, e lui si avvicina a me, talmente vicino che riesco a sentire la sua fragranza Sauvage di Dior, le sue labbra sono a un centimetro dalle mie, aspettavo che mi baciasse, ma niente, sorride e se ne va, "ci si vede Y/n", a fatto così da quando ci siamo lasciati, mi stuzzica e io casco hai suoi piedi, è insopportabile, lo odiavo, stavo imparando ad odiarlo in un certo senso, anche se devo dire che mi manca molto il modo in cui mi chiamava 'stellina'.

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