CAPITOLO 18

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"DEVI SAPERE LA VERITA'"

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DUE SETTIMANE DOPO

"Y/n!" sentii una voce famigliare rimbombare per la sala comune serpeverde, "Gemma!", gli corsi incontro abbracciandola, "mi sei mancata moltissimo, avresti potuto scrivermi" disse Gemma guardandomi storta, mi avvicino al suo orecchio sussurrando in maniera che nessuno possa sentire, "non ho avuto tempo, ho passato queste 2 settimane a Villa Malfoy", noto un sorrisino arricciarsi sul volto di Gemma che mi afferra un polso e mi trascina in camera mia, "bene ora che siamo sole raccontami tutto", sorrido e passo l'intero pomeriggio a raccontargli quanto sia stato fantastico, quanto Draco è fantastico. Io e lui parlavamo per ore e ore abbracciati sul suo divano in pelle davanti al camino. Ho scoperto molto sulla sua vita e lui sulla mia, non che fosse eccitante.

"e avete solo parlato..." dice Gemma sogghignando lo sguardo in un sorrisetto. Alzò gli occhi al cielo inarcando il sopracciglio "mentre tu e Blaise non avete fatto niente giusto?!" dico ridendo, sapevo che Blaise aveva invitato Gemma per le vacanze, essendo che non c'ero.

Mi lancia un cuscino, "oh! io e Blaise siamo stati molto impegnati" dice ridendo, "bene non mi interessava" dico distogliendo lo sguardo da lei.

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Raggiunsi la sala grande per la cena e mi sedetti vicino a Gemma, il più lontano possibile da Draco, "eii", Gemma si gira guardandomi pensierosa "che c'è?" dico, "perchè non sei vicino a Draco?", gli dò un calcio con la gamba, e sottovoce "shh, non vogliamo che si sappia in giro che siamo tornati insieme", mi guarda quasi disgustata, totalmente esterrefatta, non era sicuramente d'accordo. Faccio un sospiro. Io e Draco non vogliamo che si sappia in giro di noi, o perlomeno io non voglio che si sappia in giro, per quale motivo non lo sò ma quando glielo detto la presa molto male.

Il silenzio calò nella sala grande e una voce irritante sobbalzò per la stanza, "voglio annunciarvi che da questo momento prenderò il posto del Professor Silente". Era la Umbridge, la potevi riconoscere a distanza di chilometri e chilometri, era sempre vestita di rosa.

Un colpo mi veni al sentir pronunciare quelle parole, dove era finito Silente? Tutti nella sala iniziarono a bisbigliare, e io mi giro verso Gemma, "ho sentito dire che Silente è scappato, non so per quale motivo", alzo le spalle e finisco di cenare.

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Vado alla porta di Draco prima di andare a dormire, busso e Blaise apre la porta "eii Blaise posso parlare con Draco?" domando, scuote la testa "mi dispiace ma non è qui" "Blaise so che Draco è qui!", Blaise rivolge lo sguardo all'interno della camera cercando l'approvazione di qualcuno, si allontana dalla porta, e dopo qualche istante vedo gli occhi dei quali mi sono innamorata "Draco" sorrido e lui mi sbatte la porta in faccia. Era plausibile, era arrabbiato. Posso capirlo, magari pensa che mi vergogno di lui. Sospiro.

Era meglio se lo lasciavo solo, domani lo avrei affrontato, mi dirigo verso la mia camera quando ad un tratto inizio ad avere un forte mal di testa da non riuscire a reggermi in piedi, mi appoggio al muro e posso percepire i miei occhi viola, "Hardin" sospiro. Riprendo il controllo del mio corpo e mi dirigo verso la camera di Hardin, apro la porta senza bussare, "basta chiamarmi!" urlo sbattendo la porta dietro di me, Hardin è sdraiato sul letto, che mi guarda affascinato, "che cosa vuoi!?" esclamo, lui tira fuori la bacchetta sigillando la porta dietro di me, "che cazzo fai!" "devi sapere la verità" dice lui con una voce calma, "non so di cosa tu stia parlando e non mi importa perciò lasciami uscire da qui!", "sono tuo fratello", la mia prima reazione è una risata "stai scherz-" ma prima ancora che possa finire mi porge un foglio, "è il tuo certificato di nascita", fisso il foglio mentre il mio cuore sta impazzendo, la stanza è in un silenzio insopportabile, una lacrima mi cola lungo il viso e senza pensarci mi precipito tra le braccia di Hardin, lo stringo in un abbraccio, per qualche secondo esita e poi avvolge le braccia intorno al mio gracile corpo. Era mio fratello, avevo un fratello.

Mi stacco da lui, "quindi Piton è mio padre", "si, ma tu non lo dovresti sapere", "allora perchè me lo hai detto!" esclamo, non ci sto capendo niente, il mio cuore sta scoppiando, "non posso dirtelo", dice lui poggiando le mani sulle mie spalle, guardandolo dal basso arriccio il naso "perchè?", Hardin esitò e subito con voce bassa disse "anche se non ti conosco bene sei la mia sorellina e non voglio metterti in pericolo", mi allontano da lui, "Hardin dimmi la verità!", la stanza calò in un silenzio agghiacciante "Hardin!?", "Voldemort è tornato".

Il mio cuore si fermò il mio respiro accelerò "no. Impossibile", Hardin si avvicinò, mise una mano sul mio volto, "posso solo dirti che nessuno deve sapere che sei la figlia di Piton o sarai in pericolo", "Hardin. Non ci sto capendo niente" dissi fissandolo negl'occhi, "ora che ti ho avvisato dobbiamo tornare come prima", indietreggiai "come prima?", Hardin inarcò il sopracciglio "dobbiamo odiarci come abbiamo fatto in questi mesi", avevo appena scoperto di avere un fratello, di avere una famiglia, e già dovevo abbandonarla in un certo senso.

"Non sarà difficile" mentii, avrei voluto abbracciarlo di nuovo e conoscerlo meglio, ma lui punto di nuovo la bacchetta sulla porta, "alohomora" pronunciò, e io uscii da quella stanza.

Ormai era tardi, tutti erano nelle loro stanze, mi diressi nella mia con un blocco in gola, allora Harry non si era inventato tutto, Voldemort era veramente tornato, e io ho un fratello, e mio padre è Piton, non sto capendo più nulla. Devo sapere tutta la verità e se non vogliono dirmela la scoprirò da sola.

E ho in mente un piano.

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TOO TOXIC //Draco Malfoy//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora