CAPITOLO 22

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SOLA

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8 giugno 1998

Caro diario,
La scuola è finita, finalmente tutto cambierà.

Y/N

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1 settembre 1998

Tutto cambierà.
Eppure qui non è cambiato niente.
Sono qui, ad affrontare il mio primo giorno di scuola del mio ultimo anno.
Ma lui non c'è.
Nessuno c'è.
Sono sola.

Y/N

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La mia gonna svolazzava mentre rapidamente mi dirigo verso il lago nero.
Non c'è posto migliore dove restare soli.
Il venticello autunnale mi avvolge come una coperta, seduta su quelle foglie secche appena cadute.
Non so cosa mi sia preso, ma la mia vita è cambiata drasticamente.
Mi sentivo SOLA.
In questi momenti solitamente avrei desiderato l'abbraccio di Gemma o di Blaise, ma prima bisognerebbe trovarli. Non si sono nemmeno degnati di salutarmi per l'ultima volta.
Puff! Scomparsi nel nulla, ho sentito in giro che Gemma è incinta e perciò sono scappati .
Cazzo...
Sono la sua migliore amica, eppure lei non mi ha detto niente.
Si è svegliata una mattina e se nè andata.

Mi diressi nella sala comune, con il mio diario stretto nelle mani, avrò pure diciassette anni, ma quel diario me lo ha regalato Hardin, e lo proteggerò a costo della vita, se solo qualcuno lo leggesse... e scoprisse quello che è successo...quello che ho fatto durante quest'estate....

Entrai in sala comune, e lo vidi.
Erano passati 3 mesi, e avevo desiderato di dimenticarlo, ma mi mancavano i suoi occhi freddi, gelidi, i suoi capelli biondo platino leggermente coricati sulla fronte.

Presi la mia tazza e mi preparai un thè caldo, ad un tratto vidi la mano di Draco sbattere sull'armadietto davanti a me, di scatto mi giro e i suoi occhi si scontrano sui miei.
Le farfalle iniziarono a vagare libere nel mio stomaco,
mentre un brivido mi gela la schiena.

DRACO POV

"Bentornata signorina Piton", lei non rispose, abbassò la testa.
Dovevo essere arrabbiato con lei, per colpa sua e dei suoi amici grinfondoro mio padre è finito ad Azkaban, ma non riuscivo a starle lontano.
"guardami quando ti parlo" arricciai il naso, afferrandole la mascella.
Il suo sguardo era perso, come se fosse morta, quelli non erano gli occhi splendenti di cui mi ero innamorato, erano spenti, cupi.

Si staccò dalla presa, afferrò la sua tazza e si diresse nella sua camera, i capelli che ondeggiavano ad ogni suo movimento.

Y/N POV

Mi chiusi in camera per tutto il resto della serata, affacciata alla finestra mentre guardavo la pioggia scendere e il diario stretto nelle mani.

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Mi alzo e mi preparo per sopravvivere alla giornata di oggi.
Mentre sto per infilare la gonna mi scappa l'occhio sullo specchio davanti a me.
Mi soffermo... a fissare le cicatrici sulle mie cosce...
Le mie dita scorrono su ognuna delle 10 cicatrici, le mie gambe iniziano a tremare e cado sulle ginocchia con le lacrime agli occhi.
Dovevo impedirlo. Dovevo impedire che mi facesse male.

Mi diressi in classe, prendendo posto all'ultimo banco per non attirare l'attenzione.
Ero persa, non ero più la stessa dell'anno scorso, non sapevo quale era la differenza tra amare e usare qualcuno.
Ho giocato col fuoco, e mi sono bruciata.

Vidi Draco entrare in classe e dirigersi verso di me, ma prima che potesse sedersi nel banco libero un ragazzo lo precede.
Forse il karma.
Non mi andava di sedermi vicino a Draco, ero troppo scossa.
Non guardai neanche in faccia il ragazzo seduto affianco a me, o almeno non feci in tempo.
"perchè questo muso lungo" sussurrò poggiandomi la mano sulla coscia e premendo sulle mie cicatrici.

Gli feci un sorrisino imbronciato, "Non toccarmi " , strinse la presa sulla coscia,premendo sempre più forte sulle cicatrici

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Gli feci un sorrisino imbronciato, "Non toccarmi " , strinse la presa sulla coscia,
premendo sempre più forte sulle cicatrici.
Gli afferrai la mano spostandola.

La McGrannit entrò in classe e presentò il nuovo studente: Mattheo Riddle.
Lo guardai sbalordita, era il figlio di Voldemort, non poteva essere vero.
"Tu saresti la sorella di Hardin?!", deglutisco, non posso crederci, sono seduta in parte ad un assassino, all'assassino di mio fratello.
"Prendo il tuo silenzio come un si", la rabbia mi ribolliva nel sangue di scatto mi alzai, afferrai i libri velocemente ed uscii dalla classe facendo cadere la sedia all'indietro.

"Signorina Piton" sentii la voce della McGrannit, ma non la calcolai minimamente e mi diressi alla torre di astronomia.

Mi rannicchiai dietro un tavolino, in modo che se qualcuno mi avesse cercato non mi avrebbe trovato. Ma chi dovrebbe cercarmi? Magari Cedric se non avesse finito la scuola come Fred e George, oppure il golden trio...
Ma che cosa sto dicendo...
Spariti pure loro...
Sono partiti alla ricerca degli Horcrux per uccidere Voldemort.
E mio fratello...beh è morto. L'unica cosa che mi rimane di lui è questo diario.

E così un'altra volta mi ritrovo SOLA.

Ho passato tutta la giornata rannicchiata a piangere mentre le mie dita strisciavano sulle cicatrici.

"Sapevo che eri qui" mi alzai per andarmene alla vista del biondino di fronte a me.
Ma le sue mani si scontrarono sul muro bloccandomi.
"Che succede?" mi domandò Draco inclinando la testa, "niente"- "stavi piangendo?"
-"non sono affari tuoi" - "ma la smetti di mentirmi!" disse scontrando rumorosamente la mano contro il muro, "ti ho vista con Riddle"
Non riuscivo a smettere di fissargli le sue morbide e sottili labbra.
Le desideravo attaccate alle mie.
"resteremo qua finche non parlerai" Draco accinse il viso in una smorfia.
"Questo giocattolo è rotto, trovatene un altro Malfoy"
Pensavo di averlo spiazzato con questa frase e invece...
"Posso sempre aggiustarlo" - "la colla è finita" - "posso sempre usare lo scotch"
"Peccato che non lo hai comprato".

Mi guardò silenzioso, non sapendo come rispondere, ormai ero a pezzi.
Sospirai in una smorfia delusa e mi girai per andarmene.

"Fanculo", mi afferrò il braccio e mi voltò baciandomi.
Mi era mancato il suo bacio.
Ma NO...

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TOO TOXIC //Draco Malfoy//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora