TOO TOXIC //Draco Malfoy//

CAPITOLO 13

"ERO SOLO UN'ILLUSA"

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E mentre le lacrime mi scorrevano lungo il viso sentii una voce, mi girai di scatto per capire da dove proveniva, ma non c'era nessuno, ero sola.

Il mio sguardo si scontro nello specchio, e notai di avere gli occhi viola. "Hardin?" domandai lentamente, iniziai a sentire il rumore dell'acqua, il fruscio del vento, e non so per quale motivo ero attratta da questi rumori, erano come un messaggio, iniziai a pensare, sospirai "il lago nero". Ero talmente attratta da quei rumori che quando i miei occhi tornarono al loro colore naturale mi ritrovai al lago nero davanti ad Hardin, "Hardin?", "sapevo che saresti venuta, alla fine abbiamo le anime collegate", lo guardai esterrefatta, "lo sapevi?", mi sorrise "ovvio".

HARDIN POV

Notai le lacrime secche sul suo volto, "hai pianto?" gli domandai, lei abbassò lo sguardo, era così bella. "Ti ho fatto una domanda" dissi con sguardo vuoto e senza sentimenti, "s-si" rispose lei sempre con lo sguardo fisso sulle sue scarpe verdi, "perchè?", alzò la testa guardandomi dall'alto in basso inarcando le labbra in una smorfia, "che ti importa!", "hai ragione, non mi importa niente di te", mentii, ero attratto da lei per qualche strano motivo, non riuscivo a smettere di pensare a lei. "Bene, allora perchè hai voluto incontrarmi" esclamò lei, "per insegnarti a comunicare con la mente come faccio io con te, così avrai il pieno controllo del tuo corpo quando comunichi con me", lei inclinò la testa incrociando le braccia, "e cosa ti fa pensare che io voglia parlare con te", aprii la bocca per parlare, ma non avevo niente da dire. E così lei si allontano, lasciandomi da solo al bordo del lago come un cretino.

Y/N POV

Me ne andai, e raggiunsi Gemma nella sua camera, entrai senza bussare, e mi buttai sul suo letto iniziando a piangere. "Y/n che è successo? Ancora Hardin?", alzai la testa dal suo cuscino "No. Draco e Io ci siamo lasciati", "aspetta cosa?!" domandò sorpresa Gemma. Gli raccontai il tutto.

"Beh Y/n, sei tu che alla fine hai deciso che era finita tra voi se usciva da quella porta", disse Gemma, "cazzo Gemma, stai dalla mia parte o No?!", "certo che sono dalla tua parte però..", il mio sguardo si rattristi e al pronunciare la frase il mio cuore si spezzò di nuovo "lui è uscito da quella porta, è stata una sua scelta.", una lacrima colò lungo il mio viso.

Gemma mi abbracciò, "andrà tutto bene".

DRACO POV

Erano passati giorni da quando io e Y/n ci eravamo lasciati, dovevo dimenticarla, era finita, non potevo stare con lei, ero troppo tossico per lei, meritava di meglio, ma non riuscivo a smettere di guardarla, dopo qualche giorno di tristezza sul suo volto c'era solo un grandissimo sorriso, i ragazzi sapendo che non stava più con me iniziarono a provarci, uno dietro l'altro. Ero geloso, e quando mi capitava li minacciavo a morte.

La neve era arrivata a Hogwarts, dicembre, il mese più freddo dell'anno, il mio preferito. Mentre tutti si rotolavano nella neve, creavano pupazzi di neve, facevano battaglie a palle di neve, io ero l'unico che restava a fissarli con uno sguardo disgustato.

Domani ci sarebbe stato il ballo del ceppo, e subito dopo le vacanze natalizie, dove sarei tornato a Malfoy Manor.

"Draco aspettami!" sentii la voce della Parkinson rimbombare nel pontile, continuai a camminare "che vuoi!", "beh, volevo chiederti se potevamo magari andare al ballo insieme", non la calcolai minimamente, la mia mente si era persa quando mi girai e con lo sguardo la vidi, Y/n, era seduta sulle spalle di Cedric, e rideva. Il mio sangue ribolliva dalla rabbia, i miei occhi si riempirono di disgusto e lussuria. Mi girai verso la Parkinson, "Va bene, verrò al ballo con te però voglio qualcosa in cambio", le afferrai il polso e la trascinai in camera sua.

Y/N POV

Ero seduta sulle spalle di Cedric, mentre Hermione e Ron ci lanciavano delle palle di neve, ci stavamo divertendo, fino a quando Ron non mi colpi, e io caddi a terra nella neve fredda, Cedric si girò di scatto "Y/n tutto bene", mi rialzai ridendo "si, fa solo un pò freddo", poi alzai lo sguardo, e notai sul pontile un volto famigliare, era Draco. Tra noi era finita, ma lui è sempre rimasto geloso e possessivo nei miei confronti, e io non ho mai smesso di amarlo. "Sarà meglio rientrare, inizia a fare buio" esclamò Cedric, "si andiamo", presi per mano Cedric assicurandomi che Draco ci stesse guardando, ma lui era già sparito, e mi incamminai per rientrare, "Y/n!" esclamò Hermione, mi girai a guardarla, "noi vi raggiungiamo più tardi", e mi lanciò uno sguardo per farmi capire, iniziai a ridere e annuii, Cedric mi guardò "perchè ridi?", "dai non dirmi che non l'hai capito!", inclinò la testa, "cosa?" "Hermione...Ron..", mi guardò esterrefatto, "oh cavolo, ora ho capito!" e iniziò a ridere pure lui.

Mi accompagnò fino all'entrata della sala comune serpeverde, "Y/n" esclamò prima di andarsene, "dimmi" ,"devo chiederti una cosa", prese un bel respiro profondo "vuoi venire al ballo con me?", il mio respiro si fece pesante, "si volentieri", si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia, "a domani allora" disse lui sorridendo, "a domani".

Entrai in sala comune, ero felicissima, Cedric era un ragazzo fantastico, meraviglioso, ma continuavo a esitare, il mio cuore apparteneva a qualcun altro , e quel qualcuno era Draco.

E mentre mi dirigevo verso la mia camera, sentii dei rumori provenire dalla porta accanto alla mia, sentivo ansimare, "oh Draco!", "Draco", era la camera di quella troia della Parkinson, mi fermai per un secondo ad ascoltare prima di entrare in camera mia, "sta zitta puttana", il cuore si fermò, era la voce di Draco.

Ero solo un'illusa, come potevo pensare che mi amasse veramente.

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