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"- non ti do fastidio? -"

Disse curioso.

"- ma va! È s-solo che ora ti conosco meglio, quindi riesco a fidarmi più di prima. -"

Lui sorrise e rimise a loro posto tutte le cose che aveva preso precedentemente per uscire.

Io restai ferma immobile ad osservare ogni suo movimento, così fluidi e continuati che mi veniva voglia di guardarlo per ore.

Mi risvegliai dai pensieri quando iniziò a parlare.

"- Bene, allora ci vediamo in camera!-"

Mi disse con un lieve sussurro, probabilmente è una di quelle case in cui le pareti lasciano trapassare i suoni. L'ho studiato in teoria della tecnica a scuola, in quest'epoca probabilmente non si usavano ancora i Pannelli fonoassorbenti.

Mentre io riflettevo, Erwin se ne andò in camera, vedevo la sua ombra che coprivano la luce delle candele poste con dei supporti decorati sul muro bianco. Stava trafficando qualcosa con le coperte e con i cuscini.

Sapevo qual era il suo scopo, mi fiondai in camera correndo leggermente, per non fare troppo rumore.
Entrai in stanza e mentre, in mezzo alla stanza, aspettavo che si accorgesse di me vedevo che stava sistemando vicine due poltrone, le stava mettendo più o meno vicine al camino che scoppiettava, menomale che c'era davanti una rete metallica che deviava la fuoriuscita dei piccoli legnetti infuocati...

"- Erwin, che fai? -"

Lui si volto e mi guardò, mise giù le lenzuola e i cuscini sulle poltrone.

"- preparo il mio letto -"

Disse indicando le poltrone.
Io aggrottai le sopracciglia.
I miei grandi occhi erano fermi sui suoi e le labbra erano serrate e le guance erano gonfie e rosse, mi accigliai.

" - non pensarci proprio! Ci dormo io lì. -"

Dissi avvicinandomi a lui e alle poltrone.

Lui mi continuava a guardarmi negli occhi. Piano piano si avvicinava di più alle poltrone, come facevo anche io.

Di scatto sembrava avessimo avuto la stessa idea, saltammo sulle poltrone, io (avendo saltato dopo) atterrai su di lui che si era seduto comodo.

Ero appoggiata su di lui a pancia in giù e lui non aveva nemmeno detto niente, sembrava che non gli avessi nemmeno fatto male...

"- scusa.... Ma insisto che tu dorma sul tuo letto! -"

Dissi io mentre mi misi sull'latra poltrona.
Lui emise un sorpiro di sconfitta e un volta alzato dalla poltrona la mie espressione si rilassò in un sorriso sincero.

Lui sorrise e con passo leggero si avvicinò al letto.

Risistemai una poltrona, non ero alta come lui, stavo benissimo su una poltrona.

Una volta rimessa a posto, tirai su la coperta messa da Erwin qualche minuto prima, schiacciai un po' il cuscino e in poco tempo mi addormentati di nuovo, ripensando ai bei tempi con mia nonna.

Il mattino dopo mi svegliai molto presto, a causa della luce riflessa dai vetri.

Mi voltai verso il letto e vidi che Erwin dormiva ancora. Era disteso come una stella e occupava quasi tutto il letto.
Mi alzai e mi diressi verso di lui, aveva tutti i capelli spettinati e scompigliati, il ciuffo più lungo gli copriva gli occhi e la bocca socchiusa era leggermente screpolata e asciutta.

Il mio stomaco che brontolava infuriato stava per svegliare Erwin, che con un'espressione leggermente infastidita si era rigirato dall'altra parte con il volto.

Risi leggermente e con ancora l'espressione di Erwin in mente mi diressi in soggiorno dove riaccesi il camino perché faceva molto freddo in quel lato della stanza.
Anche a casa mia era presente un camino e per me e mio padre era abitudine accenderlo presto.
Dopo essermi assicurata che la fiamma non si sarebbe spenta dopo 10 minuti mi diressi in cucina, dove presi una tazza bianca, ci misi dentro un po' di zucchero di canna dato che c'era solo quello, frugai un po' tra le dispense e trovai del caffè d'orzo in polvere.

Presi anche quello. Facevo spesso il caffè d'orzo ai miei genitori, era il loro preferito e a volte lo bevevo anche io durante la settimana per essere più sveglia durante le ore scolastiche, Purtroppo non c'era la solita moka per fare un caffè buono, quindi presi un pentolino piccolo e lo riempii d'acqua. Ci misi dentro la polvere di caffè d'orzo e lasciai l'acqua bollire.

Dopo 10 minuti, l'acqua iniziò a fare delle bolle, aveva preso un bellissimo color marrone/nero opaco e una volta che la pentola si era raffreddata abbastanza la presi per il manico, recuperai un setaccio piccolo e filtrai il caffè in due tazze, menomale che le inutili lezioni di chimica iniziavano a dare i loro frutti...
Presi un'altra tazza, ci misi due cucchiai di zucchero di canna, misi il caffè filtrato e la presi in mano.
Mi voltai per andare a sedermi sul tavolo ma mi ritrovai il petto di Erwin a pochi centimetri dal naso.

Sobbalzai e per poco non feci uscire il caffè dalle tazze.

"- scusami, non potevo fare a meno di sentire il buon odore del mio caffè preferito! -"

Prese una tazza e insieme ci sedemmo al tavolo, parlammo del più e del meno, finché non mi disse di prepararmi perché dovevamo andare a prendere le misure per la mia divisa.

Non avendo molta scelta mi rimisi su i vestiti di prima.
Mi lavai solo i capelli.
I miei L/C si asciugarono sorprendentemente in fretta e appena Erwin uscì dalla camera con la divisa uscimmo dall'alloggio e andammo in una stanza dove erano presenti molte persone.
Una ragazza mi prese le misure, il peso e l'altezza.

Disse che pesavo vermanete poco, ero molto bassa ed avevo misure veramente piccole, come per esempio le mie mani che erano simili a quelle di una ragazzina... Una volta prese le misure ci dirigemmo verso il campo di addestramento.

Io stavo costantemente dietro ad Erwin, tutti mi guardavano con uno sguardo cattivo e io non capivo il perché...

"- Erwin, perché tutti mi guardano così? -"

dissi io alzando la testa verso la sua.
Lui si fermò e si inginocchiò verso di me.
Nessuno era più presente in cortile. Erano tutti al campo di addestramento e questo dettaglio mi risparmiò un'ora di imbarazzo.

"- nessuno avrebbe mai immaginato che avremmo fatto entrare qualcuno nella Legione Esplorativa senza prima l'addestramento obbligatorio di 3 anni. Nessuno ha diritto di saltare questi anni di allenamento, poiché ti preparano a ogni problema in battaglia. Sono solo invidiosi di te, perché tu avrai un addestramento speciale che ti preparerà in poco tempo a tutti i problemi che potresti avere in battaglia.
Entrambi abbiamo fatto una promessa, io non intendo infrangerla. Ora andiamo, ok? Ti mostrerò il programma che seguirai con me, Hanji e Levi per l'addestramento. - "

Mi fece un dolce serriso mentre si alza a per poi continuare a camminare.
Mi prese la mia piccola mano, che riusciva a tenere tranquillamente con quattro dita.
Arrossì molto a quel gesto. La sua mano è molto ruvida ma anche morbida.
Tenevo la testa bassa dal rossore sulle guance.
La rialzai quando vidi che ci siamo fermati davanti a un cancello che richiude a al suo interno un'enorme campo dove si stavano addestrando tutti.
Erwin mi lasciò la mano delicatamente e io la lasciai scorrere lungo il mio bacino.

Erwin mi guardò e mi fece cenno di aprire il cancello.

"-preparati T/N, perché questa è solo la prima tappa di un lungo viaggio. -"

Mi sussurrò Erwin all'orecchio.

.....

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora