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Il bagno era un classico bagno normalissimo, con una vasca grande, quadrata e molto pulita.
Molti scaffali in legno erano presenti per sostenere degli asciugamani e anche delle erbe aromatiche e muschi, che sinceramente non davano nemmeno fastidio all'olftato.
Le pareti bianche mi rilassano la vista e la finestrella posta sopra la vasca faceva spifferare una leggera brezza. Stranamente in quella stanza non faceva molto freddo..

Uno specchio era appoggiato sulla parete sopra al lavandino e mi ci rispecchiai un attimo....

Quello che vidi non era la mia figura di quel momento, ma una figura piccola, con dei lunghi capelli ricci e Leggermente più sbiaditi del solito C/C.

Sul volto c'era un'espressione cupa e triste.
Il volto rivolto verso il basso era bagnato dalle lacrime che sembravano aver appena smesso di scorrere verso il basso.

Ogni volta succedeva quando mi preoccupavo troppo:
Un brutto ricordo riaffiorava sempre in vista della mia frustrazione e preoccupazione.
Ho sempre avuto il difetto di preoccuparmi troppo e di farmi salire ansia per niente.

Scacciai via i pensieri negativi e uscii dal bagno per prendere la maglia che mi aveva gentilmente offerto Erwin. Quindi aprii l'armadio posto sulla parete della camera da letto e presi una maglietta dal secondo cassetto.
Era una maglietta blu con una "scollatura a V" e due bottoni posti all'estremità di essa, aveva le maniche lunghissime e mi arrivava fino alle ginocchia. La presi e andai di nuovo in bagno, mi svestii e mi misi in vasca.
L'acqua calda che scivolava piano in ogni angolo del corpo mi rilassata, rendeva la giornata più leggera, e senza che me ne accorgessi riusciva a farmi sfogare in silenzio.
Le lacrime si confondono alla perfezione con l'acqua della vasca e piano piano che l' acqua esplora a il mio corpo, la mia mente si liberava di tutto, cattivi e bei pensieri.

Tolsi il tappo dalla vasca e, mentre l'acqua diminuaiva nella vasca, uscii.
Presi un asciugamano dallo scaffale e avvolsi delicatamente il mio corpo in esso.

Una volta asciutta e rivestita tamponai delicatamente i miei capelli con l'asciugamano e poi con dei movimenti veloci e bizzarri strofinai l' asciugamano per togliergli un po' di acqua in più.
Mi vestiti solo con la maglia, faceva piuttosto caldo, però con il freddo che c'era fuori si stava perfettamente al contrario del freddo polare che sentivo a casa quello era più un clima primaverile da montagna.

Una volta finito ripresi in mano il libro scelto prima, mi sedetti sul letto e continuai a leggerlo.

Gli occhi erano sempre più pesanti, il respiro sempre più lento e la testa sembrava un sasso.
Mi addormentai e mi risvegliati solo quando sentii qualcuno chiamarmi per nome sussurrandomi all'orecchio.

La testa, che era piegata da un lato, con un movimento lento la raddrizzai e quando aprii un occhio per vedere chi mi stesse chiamando mi stupidi di vedere Erwin inginocchiato per terra, con le braccia incrociate sul materasso del letto e con gli occhi puntati sui miei.
Quasi perso il battito, saltati per lo spavento e questo fece uscire una risatina dalla bocca di Erwin.

"-Non volevo spaventarti, scusami ahah-"

Io mi raddrizzai meglio con la schiena e gli sorrisi per tranquillizzarlo.

"-non è niente, tranquillo... -"

mi raddrizzai del tutto e lo ascoltai.

"- Sono venuto a chiamarti per la cena. Ti ho portato dei pantaloni e una maglia più piccoli e pesanti, se vuoi metterli fai pure.... Non sapendo quali sono le tue misure sono andato ad intuito, se ti vanno tanto grandi o piccoli si possono cambiare! -"

Anuii e mi allungai sul letto per prendere in mano i vestiti.
La maglia era bianca a maniche lunghe ed era molto larga, mi sarebbe arrivata poco più su alle ginocchia e i pantaloni grigi, che sembravano comodissimi, erano molto simili a quelli che insossavo io quando sono arrivata qui, solo che non avevano né l'elastico per tenere stretta la vita, né i lacci per stringerla.
Erano molto leggeri, e anche se andavano bene per la stagione mi sarei ammalata presto perché o sempre avuto le difese immunitarie basse. La maglia non mi piaceva molto perciò decisi di tenere su quella larga e lunga di Erwin, anche perché era molto più calda di quella bianca...

"- purtroppo non mi è possibile farti avere una divisa, adesso: le misure giuste sono indispensabili per l'imbragatura perché non deve scivolare durante le ricognizioni e gli allenamenti, altrimenti rischerai di farti male, per questo motivo preferiscono prenderti le misure quando andrai a ritirare la divisa. -"

Anuii.
Presi i pantaloni grigi che mi diede Erwin, e solo quando li presi in mano mi accorsi che erano davvero leggerissimi.
Riflettei un attimo e poi chiesi a Erwin:

" - potrei tenere su i miei pantaloni? - "

Mi voltai verso di lui mentre gli ponevo la domanda.

"- nessun problema, soffri molto il freddo, vero?-"

Annuii.

"-mi ammalo facilmente in verità, per questo preferisco vestirmi sempre pesante, ahaha-"

Erwin sorrise dolcemente e prese miei pantaloni ripiegati che erano riposti sopra alla scrivania.
Me li porse e appena li toccai sentii che erano molto più pesanti dei precedenti.

Mi recai in bagno per comabiarmi e quando uscii e mi recai in camera per raggiungere Erwin vidi che non c'era più .
L'ansia pervase il mio corpo non capii il perché di quella sensazione, ma ero sicura che era l'unico che si fidava di me e che probabilmente mi avrebbe protetta nonostante tutti fossero contro il suo volere, cosa che aveva dimostrato anche in tribunale.
Presa dall'ansia mi recai fuori dalla camera e con il respiro affannato e occhi lucidi corsi in soggiorno.
Erwin era in ufficio che stava trafficando con dei documenti così, sentendomi più sicura, misi le mani sulle ginocchia e feci dei sopriri di sollievo.

"- Stai bene? -"

Ero talmente presa dal controllare i miei battiti cardiaci che non mi ero accorta che il possente corpo di Erwin era davanti a me, inginocchiato.
Ed ecco che, per l'ennesima volta, persi un battito, e caddi all'indietro picchiando in fondo schiena per terra.

"- ti spaventi molto facilmente, dovresti controllare di più la tua paura... -"

Io chiusi gli occhi per l'imbarazzo e le mie guance erano molto rosse, mi rannicchiai su me stessa e appoggiati le gambe sul petto.
Tremavo. Avevo paura. Aveva ragione.... Non so controllarmi. La mia peggior paura era di non essere apprezzata dagli altri, perciò tenevo tutto dentro e quando scoppiavo avevo attacchi di panico.

...

Sbatrai gli occhi quando sentii delle mani afferrarmi saldamente le ascelle e tirarmi su con talmente tanta facilità che mi sembrava di volare.
Mi agitai e iniziai a muovere freneticamente le gambe, estremamente imbarazzata dal gesto di Erwin.

"- ehy, T/N tranquilla, non ti faccio niente!-"

Sussurra Erwin mentre mi teneva sospesa per aria.

"- apri gli occhi, T/N.-"

Lentamente io li aprii. Lo guardai, c'era uno strano luccichio nei suoi occhi, ero incantata dal suo sguardo e non riuscivo a guardare altrove.
Ero ancora rossa in viso.

" - guardami. -"

Disse con sguardo serio.
E mentre ero ancora imbambolata in quei due oceani, mi tranquillizzai appena disse:

"- Non avere paura... Ci sono io-"

Dopo che era evidentemente imbarazzato anche lui, mi mise giù, a appena inchiodai i piedi al suolo tolsi lo sguardo degli occhi di Erwin.

"- andiamo a mangiare, vieni-"

Disse appoggiando una mano sul mio braccio.

Io mi ripresi, e dopo aver messo le mie scarpe, ci avviamo verso dove dovevamo mangiare.

.....

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora