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Il giorno dopo mi svegliai nel grande letto di Erwin con lui che mi abbracciava da dietro.

La notte prima fu molto hot, ma non troppo, ci fermammo prima che potesse accadere l'improbabile, ricordando a me stessa che nel 1800 non esistevano ancora le protezioni per evitare malattie sessualmente trasmissibile, quindi fino a prova contraria potevo ammalarmi e dover dire "CIAO, CIAO!" alla mia età giovane adulta.

Ricordando questo ci fermammo con solo un paio di pantaloni per quanto riguarda me, invece Erwin con solo un paio di mutande.

Quella sera quando ci addormentato sentii benissimo l'erezione che aveva e che probabilmente si imbarazzava di ammettere di avere. Non avevo la forza di alzarmi, stavo così bene tra sue braccia, fosse stato per me avrei passato anche quella giornata tra le sue braccia e a coccolarlo dolcemente. Cullata dalle sue carezze sulla schiena che faceva il volto, mi riaddormentai non riposai per tanto dato che poco dopo sentii Erwin accarezzare il mio ventre delicatamente con il pollice, generando quasi quasi un leggero solletico piacevole alla pelle, si soffermò particolarmente vicino al l'ombelico.
Il mio ventre era particolarmente punteggiato da nei e lentiggini rispetto al resto del corpo.
Si fermò, mi svegliai ma non aprii gli occhi.

"- T/N, devi svegliarti, amore. -"

Mugugnai qualcosa anche a me incomprensibile ma poi mi alzai.

Tutti i capelli erano spettinati e davanti al volto.

Anche Erwin si tirò su e mi tirò in dietro tutti i capelli che avevo avanti gli occhi.

Mi prese in braccio e mi portò in bagno.

" - E-Erwin, che fai? -"

Dissi io imbarazzata.

"-Ti porto a fare un bagno-"

Disse strofinando il suo naso contro il mio.

Ormai non mi imbarazza o più a questa vicinanza, mi ero abituata al suo modo di mostrarmi il suo affetto, dovrò riuscire a mostrare anche il mio affetto con lui.

Lo trovo molto cambiato da quando ci siamo conosciuti: prima era molto più "freddo" e molto meno aperto con me.

Adesso sembra di vivere in un sogno.

La sua presenza mi faceva molto più piacere rispetto alla presenza di qualsiasi altro.

"- adesso ti lascio qui, io vado a prendere il cambio. -"

Uscì dal bagno e chiuse la porta, io intanto riempivo la vasca con l'acqua.

Misi dentro del sapone e Iniziai a spogliarmi, cioè a togliermi solo i pantaloni e l'intimo dato che avevo su solo quello.

Sentii bussare.

"- posso? -"

Chiese con dolcezza e pazienza.

"- aspetta che mi copro -"

Dissi io prendendo l'asciugamano grande per poi avvolgerlo su me stessa.

"- entra pure. -"

Dissi io aprendo la porta.
Erwin mi osservò dalla testa ai piedi, dall'alto verso il basso, poi arrossendo molto mi porse la mia divisa da recluta, ormai pronta.

"- poi chiamami per mettere l'imbragatura, ok? -"

Disse.

Annuii alla sua domanda e poi chiuse la porta mentre io mi immergevo nella vasca.
Mi lavai anche i capelli e dopo 20 minuti uscii con i capelli ancora bagnati.

Uscii con solo la camicia bianca della divisa e la spazzola.

"- Erwin, mi pettineresti i capelli? Tu sei più delicato di me... -"

Chiesi timidamente.
Lui era steso sul letto che leggeva un libro e appena mi vide scatto in piedi mettendo un segno al libro dalla copertina bruna.

"- certo, siediti-"

Mi sedetti sul letto.
Erwin si sedette dietro di me e per evitare che i miei capelli, che toccavano il materasso, bagnassero tutto mise anche un asciugamano.

Inizio a pettinare delicatamente e con dei movimenti fluidi, ogni tanto si fermava per sciogliere qualche nodo che si formava però era così rilassante e delicato che mi faceva tornare su tutto il sonno delle ore perse della notte prima.

Mi stupii del pensiero che feci, ero così rilassata dalla sera prima che mi dimenticai letteralmente di cosa facemmo, Erwin che mi baciava il collo, il suo profumo che si mi schiava con l'odore di muschio grezzo che penetrava dalla finestra per metà aperta, i suoi movimenti così esperti, il mio fare impacciato, i suoi baci sul mio ventre, la sua pelle calda e umida contro la mia fredda e arida e ogni singolo movimento con cui giocava con la mia sanità mentale in quel momento.

Purtroppo avendo 18 anni non volevo ancora rischiare, quindi gli spiegai che sarebbe stato più sicuro con le protezioni adeguate che in caso avremmo preso una volta che sarei tornata a casa.

Lui accettò senza ribattere, comprendendo anche il mio imbarazzo in quel momento, lui era tranquillo, ero sicura: non lo stava facendo per la prima volta; ma poco importa, sinceramente preferivo sentire una sua storia di infanzia che una sua storia d'amore passata prima di me.

"- ecco. Ho finito. -"

I capelli che erano ancora lisci iniziarono a prendere la forma ondulata.

"-Da lisci sembrano anche più lunghi, ahaha-"

Disse Erwin alzandosi dal letto e andando in bagno con la sua divisa.
Mi misi i pantaloni color panna della divisa, allacciai l'ultimo bottone della camicia e infilati la camicia nei pantaloni in modo ordinato.
Strofinai ancora una volta i miei capelli nell'asciugamano e vedendo che erano ancora umidi decisi di dare inizio a un concerto dove muovevo freneticamente la testa, tante goccie d'acqua colpirono il pocer malcapitato di Erwin che era appena uscito dal bagno.
Si coprì la faccia con gli avambracci e iniziò a ridere.

"- ehy, che fai? Ahahah-"

Disse tra una risata e l'tra.
anche lui aveva i capelli bagnati ma lui si passò un asciugamano sulla testa ed erano già asciutti, i miei erano molto umidi e facevano fatica ad asciugare.

"- dai andiamo, dobbiamo ideare una strategia, no?-"

Annuii e mi misi la giacca che andava anche quella alla perfezione e uscimmo.
Camminammo per tutta la piazza del campo e arrivammo davanti a una porticina in un vicolo.
Mi bloccai, cosa dovevo fare?

"- È il mio studio, entra non ti mangio mica hahah-"

Disse scherzoso, mi prese per mano e insieme entrammo.
Notai che la sua scrivania era uguale a quella nel suo olloggio, così come la sua sedia. A pochi metri da essa era posto un tavolo con non troppe sedie, era pieno zeppo di squadre e righe dalla più corta alla più lunga e sotto di esse era posto un grande foglio, grande come la metà del tavolo.

"- mettiamoci al lavoro-"

Dissi io sedendomi al tavolo con lui.

....

~il segreto di Northway~ Erwin Smith X Reader  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora