Capitolo 6

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Aprile 2021

<Vuoi muoverti? Saranno ormai cinque minuti buoni che osservi la scacchiera e non hai ancora mosso una pedina! Avanti!> esclamo mentre attendo la sua prossima mossa.

Sono seduta sul letto di Christian mentre giochiamo a scacchi, i suoi sono fuori per lavoro mentre suo fratello è in giro con degli amici e non tornerà prima dell'ora di cena.

Che abbiamo fatto? Ci siamo allenati nel salotto, abbiamo guardato una serie TV e ora stiamo facendo una partita a scacchi.

In realtà questa è la quinta partita, ne abbiamo vinte due a testa e ora siamo allo spareggio.

Chris è visibilmente concentrato, la piccola ruga che ha in mezzo alla fronte è evidente e, dopo una impazienza iniziale, non posso fare a meno di fissarlo divertita.

Le sue sopracciglia sono leggermente aggrottate mentre cerca di capire come riparare il suo re con le poche pedine che gli sono rimaste.

<Non ridere, Ayla> borbotta senza spostare lo sguardo dalla scacchiera e sposta una pedina per poi guardarmi negli occhi; reggendo il suo sguardo, afferro la mia pedina, la sposto e affermo:<Scacco matto>

Sostengo il suo sguardo per un paio di secondi, ma un attimo dopo la scacchiera è a terra e la mia schiena aderisce al materasso mentre le sue labbra sono sulle mie.

Le mie mani si infilano tra i suoi capelli mentre le sue scorrono sulle mie cosce, poco dopo sono sotto la mia maglietta ma devo impormi di staccarlo da me prima di andare oltre.

Per questa settimana, non sono a disposizione.

<Chris...> bisbiglio mentre le sue labbra scendono lungo il mio collo e questo mette a dura prova il mio controllo; il danese si ferma un secondo e sembra ricordarsi di qualcosa.

<Non dirmi che è quel periodo del mese> mi prega chiudendo gli occhi e sospirando, con questa espressione potrei immaginarlo in un altro modo ma questo non è proprio il momento.

<Purtroppo sì, ma non lo faccio apposta!> mi scuso e immediatamente lo sento dire tra i denti:<Dannazione>

Appoggia la testa sul mio petto e mi cinge la vita con le braccia, accomodandosi; avrei da ridire ma so già che lo farei arrabbiare ed è l'ultima cosa a cui voglio pensare, perché mi arrabbierei anche io e oggi ho un gran bisogno di relax.

Il cartello a luci rosse lampeggia nuovamente nella mia testa, questa volta a intermittenza ma recita sempre REGOLA TRASGREDITA.

La mia mano finisce tra i suoi capelli e ci gioco mentre lui chiude gli occhi, abbandonandosi alla tranquillità del momento.

Il sole che entra dalla finestra illumina i suoi lineamenti e non posso fare a meno di pensare che Christian è davvero un bel ragazzo.

Sotto il mio tocco, i suoi lineamenti si rilassano e il suo respiro si fa sempre più pesante, le sue braccia mi stringono saldamente mentre getto uno sguardo alla porta della sua stanza.

Anche se siamo soli, abbiamo preferito chiudere la porta per evitare che qualcuno ci vedesse; il mio sguardo si sposta lungo la sua stanza, ha una scrivania in legno chiaro che si abbina perfettamente con le pareti azzurre della sua stanza.

Al muro, ha una piccola libreria sulla quale sono contenuti alcuni libri e un paio di foto incorniciate; la fotografia a cui lui tiene di più è quella con suo nonno, che l'ha lasciato la scorsa estate.

Conoscevo il nonno di Christian, era il nonno che ogni bambino o adolescente desidera; sempre dalla parte del nipote e certe volte lo copriva in qualche bravata che Christian faceva.

LUST||Christian LundgaardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora