Lucy rimase sorpresa da ciò che le era appena stato detto:"È uno scherzo, vero?" Si lasciò sfuggire.
Slenderman a quel punto sbuffò:"Avrei altro da fare anziché star qua a perder tempo".
-Ok no, non sta scherzando- Pensò lei sospirando.
"Posso avere qualche minuto per rifletterci su?".
A quella proposta, l'entità acconsentí lasciando pigramente la stanza.
Una volta sola, la ragazza si stese nuovamente sul suo letto e afferrando il suo morbido cuscino cominciò ad ipotizzare cosa sarebbe successo se avesse rigettato o meno la proposta della Creepypasta: in primo luogo se avesse accettato la cosa più dolorosa contro cui avrebbe dovuto combattere sarebbe stata senz'ombra di dubbio la mancanza dei genitori; d'altro canto anche la scuola, gli amici e gli studi erano fondamentali: senza essi che razza di futuro avrebbe avuto?.
Caso contrario, sicuramente il rimorso si sarebbe fatto sentire a breve.
Che fare quindi?.
Alla fine però la tentazione prese il sopravvento:"Ho deciso".
Sentite quelle parole, Slenderman entrò in camera silenziosamente e chiudendo la porta dietro di sé domando:"Ebbene?".
"Accetto" Disse Lucy prontamente.
Slenderman lanciò così una borsa di spesso tessuto nero ordinando:"Riempila solo con ciò che ti serve, questa sarà l'ultima volta che vedrai la tua casa"
-... L'ultima volta che vedrò la mia casa...- Con quella triste frase che eccheggiava dentro alla sua testa, Lucy cominciò a riempire la borsa con i suoi vestiti più belli piegati con cura e attenzione, con i cosmetici chiusi tutti quanti gelosamente all'interno del suo beautycase e alcune paia di scarpe.
Strano ma vero in quella strepitosa borsa c'era stato tutto: sembrava non avesse mai fine.
"Ho finito" Disse poi chiudendo la zip e alzandosi da terra.
A quel punto Slenderman le porse la sua mano bianca spettrale e assieme uscirono dall'abitazione lasciando la cittadina di Jacksonville quella stessa notte.———
Era l'alba.
Il sole stava lentamente sorgendo da dietro le montagne illuminando il paesaggio circostante; il dormitorio dei Proxy fu la prima delle tante stanze ad essere immersa in una splendida luce dorata.
Il primo a svegliarsi fra tutti fu Hoodie:"Avanti dobbiamo alzarci" - Disse stiracchiandosi, poi cambiando espressione notò:"Strano che non sia stato l'Operatore a chiamarci".
I fratelli approvarono:"Si hai ragione, è molto strano".
Una volta pronti i quattro ragazzi uscirono dalla loro stanza, sorpresi di non essere gli unici ad essere straniti dalla situazione: anche alcune Creepypasta girovagavano confuse.
A quel punto tutti assieme, si recarono nelle varie stanze per svegliare gli ultimi rimasti appisolati nei loro letti:"Avanti svegliatevi, l'Operatore potrebbe tornare da un momento all'altro e voi non potete farvi trovare conciati ancora così". Anche Toby contribuì dando il meglio di sé sbattendo ripetutamente contro il fondo di una pentola d'acciaio un mestolo.
Una volta presenti tutti a rapporto poi, appena in tempo in lontananza si scorse la sagoma dell'Operatore ma... Non era solo; con lui c'era un qualcuno che nessuno riuscì a riconoscere.
Alcuni molto stupiti si affacciarono curiosi e dubbiosi dalla finestra spostando di poco le tende per non farsi scoprire.
Ma proprio in quel momento, l'Operatore varcò la soglia d'ingresso, e tutti nonostante la curiosità di scoprire i piani di questo assunsero una posizione eretta e salda.
"Aspetta ho dimenticato le munizioni per la pistola, senza quelle non posso andare in missione" Disse Hoodie al fratello Masky.
"Fa' in fretta e cerca di non farti scoprire"."Miei fedeli Proxy e voi... Creepypasta ho una notizia che potrebbe interessarvi" - Disse Slenderman solennemente-"Avrete una nuova compagna di omicidi, eccola qui". Tese poi una mano dietro di sé invitando:"Avanti, mostrati".
Appena in tempo arrivò anche Hoodie che come tutti gli altri fu rapidamente rapito dalla scena, scoprendo che colei che sarebbe entrata a far parte di quella spietata famiglia, non era altro che... "Lucy?".
Ella uscì allo scoperto mostrando un viso delineato dal suo solito sorriso dolce e le guance rossastre; gli occhi poche volte guardavano direttamente le Creepypasta.
Immediatamente Hoodie per evitare di svelare a detta sua, la sua identità si infilò addosso il suo passamontagna.
"Avanti presentati" La invitò Slenderman spingendola dinnanzi a lui.
"Io sono Lucy Woods, vengo da Jacksonville e..."
"Diventerà una di noi, grazie al rituale che io stesso eseguirò questa notte con il vostro aiuto. Accoglietela bene, mi raccomando oggi avrete la giornata libera... Fatele vedere intanto anche la casa" La interruppe Slenderman.
Alla notizia le Creepypasta non sembrarono molto entusiaste ma il perché rimase ignoto.
Poi due ragazzi fecero un passo avanti:"Io sono Homicidal Liu" Disse il primo; "Io sono Eyeless Jack" -Disse il secondo-"Ci offriamo volontari per mostrare la casa alla ragazza".
Lucy sorrise loro come segno di ringraziamento.
Il primo ragazzo che aveva parlato aveva una lunga sciarpa nera e bianca attorno al collo tirata su fino alla bocca; il dettaglio che colpì particolarmente furono le numerose cuciture sul viso, sembrava che le ferite non volessero mai sanarsi.
Il secondo invece al contrario del primo teneva il viso nascosto dietro ad una maschera blu scuro: dalle fessure oculari usciva un liquido color nero pece che all'apparenza pareva avere una consistenza molto viscosa.
Eyeless Jack prese la borsa mentre Homicidal Liu invitò la -Nuova Arrivata- ad esplorare le tante stanze della CreepyHouse.
In quel momento attorno a Lucy si raggrupparono la maggior parte dei ragazzi presenti e Hoodie cominciò a sentire una strana sensazione negativa dentro di sé: forse stava solo diventando geloso, ma sapeva che lei stava cominciando ad essere davvero importante per lui stesso, ma... In un altro modo.
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HoodieXLaughingLucy-The Story of the Bebry
FanfictionÈ la review della fantomatica storia d'amore tra la Creepypasta Laughing Lucy, ed il Proxy Hoodie. started writing: 18 December 2020