-chapter 2.

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Fortunatamente la prima settimana di scuola passò abbastanza spedita.
Era arrivato venerdì pomeriggio e assieme a Mattew e Annah , Janie e Lucy avevano pensato di uscire per il quartiere.

-Ci vediamo per le 14, davanti casa di Annah- Scrisse Mattew sul gruppo che comprendeva tutta la compagnia.

Successivamente più o meno verso l'ora prevista, la compagnia si trovò davanti casa di Annah propensa di passare una giornata tutti assieme. "Dove si va?" Domandò Lucy .
"Parco come al solito?" Propose Mattew.
"Parco" Approvarono le ragazze.

Una volta arrivati gli amici si sedettero su una panchina di legno inumidita e iniziarono una profonda conversazione sull'ultimo numero di Hajime Isayama, autore del noto anime Attacco dei Giganti.
Dopo diverse ore però tutti si salutarono, ritirandosi nelle rispettive case.

Contemporaneamente, nella foresta accanto la cittadina di Jacksonville...

"Io ho finito, ho eseguito l'ordine come da lei chiesto" Disse con tono deciso Ben Drowned, un ragazzo vestito interamente da abiti verdi con occhi profondi e neri senza fine, dai quali colava un viscoso liquido rosso. "Ben fatto! Torna pure alla CreepyHouse, mentre io e i miei Proxy continueremo a controllare le vostre missioni" Annunciò Slenderman invitandolo a ritirarsi; il famoso personaggio di leggende metropolitane dai lunghi tentacoli e dal portamento elegante era considerato un operatore perché era responsabile delle missioni delle Creepypasta e assieme ai suoi Proxy Masky, Hoodie e Ticci Toby, si assicurava che queste fossero portate a compimento entro fine serata.
Egli però era anche una sorta di capo, che aveva preso il posto del vero padrone... Zalgo situato, per fortuna, negli inferi dov'era temporaneamente bloccato.

Lentamente una ad una arrivarono anche le ultime Creepypasta, quelle più recenti e più difficoltose nel portare a compimento i lavori, prima del tempo. "Inutili... Una Creepypasta deve rispettare i tempi assegnati, sapete?" Annunciò secco l'Operatore scagliandosi su Laughing Jill, Jingles, The Chessmaster, Grace, e Killing Kate.
Essi preoccupati di un' eventuale allontanamento si scusarono mortificati.
"Sono giunto al limite" - Annunciò grave-"Alla prossima, come avrete intuito, sarete esiliati per sempre dal mio territorio diventando semplici e miserabili anime senza dimora..." Agitò i suoi lunghi tentacoli sbuffando, poi disse:"Adesso seguitemi, torniamo alla CreepyHouse...Vi meritate una severa punizione".
Anche i Proxy si erano incamminati dietro, quando l'Operatore ordinò loro di soffermarsi lì e di bruciare i cadaveri -le missioni- .
"Come desidera" Disse Hoodie sotto il suo spesso passamontagna nero.
A quel punto una volta che Slenderman e le Creepypasta si furono allontanate, i Proxy diedero inizio all'ultimo step delle loro missioni: Toby passò delicatamente una tanica di circa 1 litro e mezzo, molto pesante, contenente benzina; successivamente una volta gettata e sparsa sul mucchio di cadaveri, Hoodie pronto accese un piccolo ma potente fiammifero che generò un falò enorme.

Toby, Masky ed Hoodie si soffermarono lì, seduti per terra ad osservare quel cumulo di persone morte solo per il volere ed il divertimento di un demone. "Torniamo a casa?" Chiese dopo un po' Toby impaziente tirando la manica del fratello più vicino, ahimè Masky. "Si, son d'accordo, andiamo"-Disse questo alzandosi e scuotendosi i pantaloni polverosi e pieni di evidenti tracce di cenere-"Brian, tu non vieni?".
"No, credo che starò qua ancora un po', voi andate... Vi raggiungerò più tardi".
Al che i due fratelli si incamminarono verso una strada sterrata che si addentrava nella foresta oscurata dalla sera e solo quando del falò vi rimase della semplice brace ardente Hoodie si alzò, e togliendosi il passamontagna scoprendo finalmente il viso accaldato e sudato, si incamminò raggiungendo gli altri a casa.

HoodieXLaughingLucy-The Story of the BebryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora