capitolo 17 OPZIONE B

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NOTE: Visto che ero indecisa su due episodi per far incontrare gli Zabott e scoprire l'uno dell'altro ho deciso di scrivere due opzioni. ✌️ Grazie mille a @poseidon1999 per l'idea!!

Blaise stava camminando avanti e indietro nella stanza d'albergo che aveva prenotato per quella notte a Londra. Il giorno dopo avrebbe finalmente incontrato Starnight ed era nervoso e agitato.

Non era mai stato con un uomo in vita sua, si sentiva in tremendo imbarazzo perchè incontrarsi in una camera d'albergo significava una sola cosa. L'avvocato si sedette ai piedi del letto e si portò le mani sulla testa, mordendosi il labbro. Sapeva di comportarsi come un adolescente alla prima esperienza, in effetti non si era fatto troppi problemi quando a sedici anni aveva deciso di compiere quel passo con la sua fidanzatina del liceo, ma adesso che aveva quasi trentacinque anni e si trovava nuovamente nella stessa identica situazione, aveva paura.

Non sapeva nemmeno il nome reale di Starnight, non aveva indizi su come potesse essere fisicamente, magari nemmeno gli piaceva o peggio poteva essere un pazzo!

Blaise si lasciò andare di schiena sul materasso, incrociò entrambe le mani sul ventre e rimase in silenzio a fissare il soffitto.

In quel preciso istante si rese conto che voleva parlare con qualcuno, ma non aveva idea con chi. Ultimamente parlava sempre con Starnight e scrivergli per dirgli che si sentiva nervoso per incontrarlo non gli sembrava un bel gesto, magari finiva per far saltare l'incontro.

Non poteva parlarne nemmeno con Seamus, perché gli aveva detto che era in viaggio di lavoro e non se la sentiva di raccontargli la verità, così afferrò il cellulare e prese a scorrere con il dito la sua rubrica.

Solo in quel momento si rese conto di non averne molti, tutto perché aveva sacrificato la propria vita dietro ad Harper. Con un sospiro stava per gettare il cellulare sul materasso accanto a lui quando alla lettera "P" gli comparve il numero di Harry Potter. Senza pensarci, decise di scrivergli un messaggio e dopo qualche minuto di scambio tra i due, Potter decise di chiamare l'avvocato.

"Aspetta, non ho capito. Tu... ti devi incontrare con un uomo? Ma credevo che con Natalie, alla festa...."

Blaise sorrise.

"E' una brava donna, simpatica, ma non è scattata la scintilla, temo..."

"Ma perché non me lo hai detto subito che non ti interessava..."

"Perché non avevo idea che entro breve avrei incontrato lui, qui, a Londra. Sono già in albergo, domani ci incontreremo. Mi sento male al sol pensiero. Secondo te è strano vedersi per la prima volta in una stanza d'albergo? Non sarebbe meglio un bar? Un luogo affollato?" chiese Blaise sentendo l'ansia colpirlo mentre esponeva ad alta voce i suoi dubbi.

"Beh, Blaise non posso e voglio essere io a dirti se una cosa va bene o meno. Io mi sono visto in passato con degli uomini in stanze d'albergo, ma era per una scopata e basta, ma non so di preciso che rapporto c'è tra di voi. Se lo ritieni un amico allora vedetevi da qualche parte, camminate e parlate... Oppure se non te la senti di incontrarlo nella stanza d'albergo, puoi dirglielo, non dovrebbe offendersi, penso..." disse Harry.

"E' che ho paura che una frase del genere significhi solo che io non voglio più vederlo e ti assicuro che non è così. Solo che sono nervoso... Non ho mai fatto una cosa del genere con nessuno in vita mia..." spiegò Blaise con un sospiro.

"Ma se siete amici come dici, perché hai paura di dirgli la verità? Ci sta voler aspettare. Ci sono volte in cui una coppia si fa travolgere subito dalla passione e altre in cui preferisce aspettare di conoscersi meglio prima di compiere quel passo. Non devi sentirti in colpa se preferisci aspettare. Davvero. Devi stare tranquillo, anzi. Se pensi di essere in pericolo scrivimi domani l'indirizzo e fammi uno squillo se la situazione si fa pesante, ok? Voglio aiutarti, ti verrò a prendere personalmente."

~Zabott~ PromisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora