capitolo 27 🔞

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Theo si avvicinò alla finestra per osservare la strada ormai buia sulla quale viaggiavano taxi, macchine di ogni genere e la gente che ammassava i marciapiedi, camminando avanti e indietro.

Theo sollevò una mano per posarla sul vetro, sentendo il plug anale muoversi e trattenne il respiro.

Blaise, mentre erano sulla carrozza a Central Park, gli aveva sussurrato la sua fantasia sessuale, mentre la sua mano si muoveva sul suo sesso nascosto sotto la coperta.

Blaise aveva scoperto che c'erano dei punti che gli facevano socchiudere gli occhi per il piacere e li aveva stimolati per tutto il tempo, mentre, con voce roca, gli sussurrava la sua fantasia: ovvero prenderlo da dietro contro le ampie vetrate del suo soggiorno che davano direttamente sulla strada.

C'erano grattacieli di fronte casa sua, uffici, case private...

Sarebbe semplicemente bastato ad una persona in strada sollevare lo sguardo per vedere Theo completamente nudo mentre si faceva sbattere contro il vetro.

La polizia sarebbe giunta in casa sua per multarlo, già lo sapeva.

Il pensiero di essere visti, di sconvolgere i passanti lo faceva ridere divertito.

Non aveva mai osato cosi tanto. E che una fantasia provenisse da Blaise, che era un padre di famiglia, avvocato serio ed impeccabile in tribunale, la diceva lunga.

Theo aveva avuto un flash, di un sogno che aveva avuto tempo prima. Stessa scena. Blaise che gli si avvicinava da dietro proprio davanti alla finestra...

Theo era venuto con un gemito prontamente catturato dalle labbra di Blaise che lo aveva divorato su quella carrozza.

Inutile dire che non appena avevano raggiunto l'appartamento di Theo, si erano spogliati, buttati in doccia e poi Blaise aveva supplicato Theo di poter preparare e inserire il plug anale dentro di lui.

Theo era venuto in quel frangente, troppo eccitato al pensiero di avere il suo sesso dentro. Le dita di Blaise erano state delicate ma ferme, lo avevano accarezzato, allargato e poi si erano mosse delicate finché Theo non aveva bruscamente trattenuto il respiro, spalancando gli occhi azzurri.

"Blaise" lo aveva chiamato lo scrittore e l'avvocato gli aveva baciato la spalla.

"Male?" Aveva chiesto l'uomo con tono preoccupato, ma Theo aveva negato con la testa, prendendo un respiro profondo per cercare di calmare la sua eccitazione.

"No. Io .. sbrigati .. voglio fare l'amore con te" gli aveva detto e Blaise aveva afferrato il plug nero, lo aveva lubrificato abbondantemente e poi con delicatezza lo aveva spinto nell'orifizio dello scrittore.

Theo aveva urlato e si era irrigidito mentre veniva con un lungo gemito addosso a Blaise.

"Mi farai morire" disse Blaise con voce spezzata ed eccitato a sua volta.

"Io? Tu. Cioè. Ti rendi conto dell'effetto che mi fai? Vengo come un dannato adolescente alla sua prima esperienza. Mi ucciderai andando avanti così" disse Theo rabbrividendo mentre Blaise si puliva e poi gli dava uno schiaffetto sulla natica, facendolo sussultare.

"Non amo fare sesso con i cadaveri. Ti voglio sempre eccitato. Mi ecciti, Theo...."

Theo, che si stava infilando una camicia di Blaise, su richiesta dell'uomo, lo guardò dritto negli occhi e deglutì, reprimendo per l'ennesima volta le due paroline che avrebbero potuto rovinare per sempre il loro rapporto. O forse potevano migliorarlo, ma Theo aveva paura. Una relazione a distanza lo avrebbe devastato.

Senza dire una parola, si recò in salotto e rimase in attesa, fissando la strada, entrambe le mani premute sul vetro.

All'improvviso un movimento alle sue spalle lo distolse dai suoi pensieri e gli fece sollevare lo sguardo.

~Zabott~ PromisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora