CAPITOLO 15.1 FUNERALE

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Draco stava facendo i piatti dopo pranzo quando sentì suonare il campanello.
Il ragazzo sbuffò e voltò la testa per guardare dietro di lui.

Aveva entrambe le mani affondate nell'acqua piena di schiuma nel lavandino e non poteva assolutamente staccarsi da lì.

"Qualcuno può essere così gentile da andare ad aprire la porta?" chiese Draco urlando e poco dopo sentì dei passi in corridoio e la porta di ingresso che veniva aperta.

"Padre Harry! Siamo qui per il nostro torneo di scacchi!" sentì dire da una voce maschile e Draco alzò gli occhi al cielo.

Perchè continuavano a giocare se non sapevano nemmeno in che direzione muovere le pedine?

"Che piacere vedervi detective! Prego, accomodatevi! Un caffè?"

"Mi farebbe piacere" sentì dire chiaramente dalla voce che apparteneva a Nate.

Il cuore di Draco prese a battere forte nel suo petto mentre lo stomaco si chiudeva in una morsa elettrizzata ed emozionata.

Quando però si accorse del suo abbigliamento, un vestitino bianco sotto cui indossava la biancheria femminile del medesimo colore, si morse il labbro preoccupato.

"Ciao, Draco!" disse il detective Ritz entrando in cucina, mentre Ron tirava fuori da un mobile due scacchiere.

"Perché diavolo non ti copri?" chiese Padre Harry burbero e le guance di Draco si tinsero di rosa.

"N-Non pensavo fosse un problema..." balbettò Draco strofinando con forza il piatto che teneva tra le mani, nonostante fosse già pulito da un pezzo.

"Non lo è, davvero!" disse il detective Ritz guardando poi Nate che si era un attimo imbambolato a fissargli il sedere.

"N-nessun problema anche per me..." rispose velocemente il ragazzo prima di sedersi.
Draco continuò a lavare i piatti cercando di impedire alla sua eccitazione di non palesarsi dato che l'abbigliamento che indossava in quel momento non lo avrebbe affatto aiutato a nasconderla.

Sabato era vicino ormai e il pensiero di lui e Nate insieme in un albergo lo agitava un pochino.
Sperava che Nate non si aspettasse da lui chissà quale performance sessuale, perché dubitava di essere in grado di rilassarsi una volta chiusi in quella camera da letto.

Nate gli piaceva un sacco e la paura di rovinare tutto era tanta.

Quando sentì Padre Harry avvicinarsi a lui per riempire la caffettiera con l'acqua, Draco si irrigidì e si chiuse nelle spalle, gesto che ormai faceva da una settimana da quando le cose con il poliziotto si erano scaldate.

Era un gesto che faceva per proteggersi dall'uomo di Chiesa.

Avere costanti pensieri poco casti in sua presenza lo mettevano molto a disagio e lo facevano sentire più sporco di quando veniva usato dai clienti di quel pappone.

L'uomo, come giusto che fosse, indossava sempre un crocifisso che teneva in bella vista e ogni volta che Draco lo fissava credeva di prendere fuoco da un momento all'altro.

Draco si fece da una parte chiudendo le spalle e rimase fermo a fissare il profilo perfetto dell'uomo.

Anche quei pensieri, ovvero trovare molto affascinante un Prete lo mettevano a disagio.
E se Padre Harry gli potesse leggere nel pensiero e scoprire che la sua fantasia più spinta era proprio quella di farlo con un prete?!

Beh, non erano i preti in generale, la sua fantasia era nata proprio dopo l'incontro con l'uomo.

E soprattutto dopo quello che gli aveva detto Charlie sul suo passato e sul fatto che i due un tempo fossero stati fidanzati…

~Drarry~ Like a VirginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora