-Vi andrebbe di passeggiare con me?- chiese Alexander, guardando Evangeline negli occhi.
Lei annuì e basta, senza proferire nemmeno una parola: il suo sguardo già parlava da sé e diceva a gran voce "portami via da qui!"
Lui le aprì la strada con un gesto e un lieve inchino e lei, prese le gonne che strisciavano per terra, si avviò.
-Allora - cominciò lui - cosa mi dite di voi?-
Evangeline sospirò e rispose:
-Non c'è molto da scoprire su di me, sono una normalissima ragazza di Londra. I miei genitori vogliono farmi sposare a tutti i costi-
-Oh, anche i miei- disse lui, ridacchiando.
-Davvero? Con chi?- chiese lei, curiosa.
-Se ve lo dicessi, potreste capire chi sono!-
-Giusto...-
I due continuarono a passeggiare e lui strappò svogliatamente una foglia dal cespuglio che aveva alla sua destra.
-Ditemi qualcosa su di voi che non sa nessuno-
-Mmmm - Evangeline ci pensò un po' su, "perché non dire la verità? Tanto non sa chi sono davvero" - scrivo avventure sui pirati!-
-Pirati?!- ripetè lui, voltandosi con sguardo sconvolto.
-Sì- ridacchiò Evangeline. Non aveva mai rivelato a nessuno questo dettaglio della sua vita, perché i suoi genitori lo trovavano estremamente disdicevole.
-Lo trovo affascinante- commentò Alexander.
-E voi? Qualcosa che nessuno sa di voi?-
-Mmm - Alexander ci pensò su e poi concluse - mi piace danzare-
-Danzare?- chiese Evangeline.
-Sì, ci sono alcuni che danzano per mestiere - disse Alexander - ecco, io vorrei farlo-
-Affascinante- commentò lei.
-Trovate?-
-Certo. Non ho mai conosciuto un uomo che volesse fare il ballerino-
-Non è considerata un'attività particolarmente virile-
Alexander camminava assorto guardandosi la punta dei piedi, segno, secondo Evangeline, che ciò che aveva appena rivelato era un segreto molto difficile da svelare.
-Avete mai provato a parlare con i vostri genitori di questa...vocazione?- chiese lei.
Alexander alzò lo sguardo e rise, rise davvero sguaiatamente:
-Me lo immagino, il vecchio. Gli verrebbe un colpo-
-E vostra madre? Magari sarebbe più comprensiva-
-Mia madre è morta-
-Oh...-
Evangeline arrossì, non era avvezza a quel genere di situazioni e non sapeva come gestirle, anche perché il galateo che le era stato impartito non diceva come rispondere a un uomo durante una passeggiata segreta nel roseto della Regina.
-Comunque, - disse lui, riprendendo il consueto sorriso sulle labbra - scommetto due scellini che non avreste il coraggio di buttarvi là dentro!-
Alexander stava indicando una fontana che stava in fondo al viale: il rumore dell'acqua che scendeva riempiva l'aria e le goccioline schizzavano sul marmo della costruzione.
-State scherzando, vero?- disse Evangeline, ridendo nervosamente al solo pensiero di accettare la sfida.
-Assolutamente no. Non avete il coraggio?-
-E se ci vedesse qualcuno?-
-Sono tutti alla festa, chi dovrebbe vederci?-
Evangeline ci pensò seriamente su, avrebbe voluto lasciarsi andare, avrebbe voluto essere più avventurosa, avrebbe voluto non temere il giudizio dei suoi genitori, ma lei semplicemente non era così.
-Ok, allora vado prima io-
Quella frase interruppe il flusso di pensieri di Evangeline, che si ridestò e vide Alexander che si toglieva le scarpe e si avvicinava alla fontana di marmo.
-Fate sul serio?!- chiese lei, stupita che un gentiluomo fosse così imprudente e...diverso.
-Avete bisogno di una spinta?- chiese Alexander, mentre immergeva il piede destro nella fontana.
Una smorfia gli si dipinse sul viso, segno che l'acqua era fredda, ma lui non demorse e infilò anche il piede sinistro, poi si voltò verso Evangeline e urlò:
-Venite, una volta che vi sarete abituata alla temperatura, è una sensazione piacevole!-
Evangeline rise e si avviò anch'ella, quando raggiunse Alexander commentò:
-Siete davvero l'uomo più bizzarro che abbia mai conosciuto-
-Questo non è un commento molto appropriato-
-Nemmeno urlare alle signorine, lo è!-
-Andiamo, Rose - disse lui, porgendole la mano - smettete di preoccuparvi di cosa è appropriato...-
Evangeline sorrise, prese la mano e, sfilandosi le piccole scarpine dai piedi, si immerse nell'acqua: l'orlo del vestito, sebbene lei lo stesse tenendo su, si era infradiciato, ma non le importava.
La ragazza iniziò a schizzare Alexander e lui rispose, molto poco signorilmente, provocando una vera e propria battaglia.
Solo quando furono zuppi entrambi, lui uscì dalla fontana e la aiutò a sua volta a tornare coi piedi per terra, dandole la giacca del suo abito perché si coprisse le spalle nude.
-Vi prenderete un'infreddatura....- disse lui, strofinandole le mani sulle braccia per provocare calore.
-Come potrei, con voi qui?- disse lei, guardandolo fisso negli occhi.
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La Rosa di Evangeline
ChickLitEvangeline è una giovane ereditiera della Londra vittoriana: il suo carattere vivace e curioso è motivo di preoccupazione per i suoi genitori, che intendono trovarle marito. Una mattina il padre di Evangeline, Lord Montgomery, le comunica un'eccitan...