Capitolo tre

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Evangeline si ammirò allo specchio per almeno mezz'ora dopo essersi provata il meraviglioso vestito di Jeans Louis: Sophie aveva giudicato che per i suoi gusti fosse troppo vistoso e aggressivo, ma alla ragazza non importava – in fondo sarebbe andata a un ballo in maschera e nessuno avrebbe capito che si trattava di lei.

Quello stesso pomeriggio si presentò alla magione dei Montgomery un uomo d'affari, amico di suo padre: Evangeline lo aveva sempre trovato estremamente noioso, anche perchè unicamente interessato al guadagno, però lui e Lord Montgomery avevano avviato insieme un fiorente commercio di spezie provenienti dalle Indie Occidentali che aveva riscosso enorme consenso.

La ragazza fu chiamata dabbasso per il consueto té, che quel giorno sarebbe stato più ricco per via dell'inatteso ospite: Sophie fece sparire l'abito per il ballo, che di certo non era adatto ad essere indossato per questo tipo di occasioni, e le mise un vestito sobrio e accollato di mussola bianca con i ricami sul corpetto; i lunghi capelli biondi di Evangeline vennero acconciati in una treccia, poi arrotolata in uno chignon, le forcine che lo tenevano su erano tante e appuntite e sembrava che le si conficcassero nel cervello.

-Siete pronta!- comunicò Sophie, facendo una lieve riverenza e uscendo.

-Grazie!- urlò Evangeline senza nemmeno voltarsi.

La giovane si guardò nel riflesso dello specchio della toeletta, prese la boccetta di profumo e si mise un paio di gocce su ogni polso e poi dietro l'orecchio: era una consuetudine che aveva da sempre e che le aveva inculcato la madre e anche il profumo era sempre lo stesso: acqua di rose.

Successivamente Evangeline prese i piccoli guanti che Sophie le aveva lasciato sul tavolo: erano bianchi e avevano un leggero pizzo che li rendeva sofisticati ma allo stesso tempo semplici.

Una volta che fu pronta, Evangeline fece un respiro, sperando che la tortura durasse il meno possibile, e scese di sotto, dove i genitori e l'amico di suo padre, Lord Harris, erano già lì; la sala era arredata lussuosamente, con mobili in legno del secolo scorso e divanetti dorati con cuscini rossi di velluto. Le grandi finestre, poi, inondavano di luce la stanza e un tavolino di cristallo, posto proprio sotto una di esse, che brillava come un gioiello al sole.

L'esimio ospite era ancora più sgradevole di quanto la ragazza ricordasse, di mezza età, coi lunghi baffi arricciati verso l'alto, i capelli brizzolati e l'enorme naso che sorreggeva il monocolo che aveva sempre, anche se ci vedeva benissimo.

Come suo padre, anche Lord Harris ci teneva allo stile, era sempre compìto e non perdeva mai il proprio contegno; niente avrebbe potuto schiodarlo da quella sedia e niente avrebbe potuto fargli cadere l'immancabile bastone da passeggio che portava con sé.

Evangeline fece una riverenza senza dire una parola, poi si sedette sul divanetto accanto alla madre e prese la sua tazza di té: mentre Lady Montgomery le versava il liquido bollente, la ragazza ascoltava i discorsi che il padre e Lord Harris facevano.

-Sa comportarsi?-

-Assolutamente, come potete vedere ha un ottimo temperamento-

-Bene, non ho bisogno di donne piantagrane nella mia famiglia. Necessito di qualcuna che si occupi della casa e di tutte le faccende che riguardano la gestione domestica-

-Perdonate, Lord Harris – intervenì Lady Montgomery – vostra moglie dove si trova, se mi permettete la domanda?-

Lord Harris arrossì violentemente e rispose:

-Mia moglie al momento si trova alle terme...a Baden Baden se non vado errato. Ha bisogno di...un clima molto caldo per la sua condizione di salute. Lo hanno detto i medici-

Evangeline soffocò una risata, perchè chiunque in società sapeva o immaginava dove potesse essere Lady Harris: da anni non si faceva più vedere a Londra, c'è chi mormorava si fosse trovata un amante e fosse scappata con lui in Francia, e c'è chi invece, molto più macabramente, supponeva che Lord Harris l'avesse richiusa in una soffitta, come tutti avevano letto nel recente romanzo Jane Eyre che aveva scandalizzato mezza Europa.

-Beh, sono certo che Evangeline non vi farà rimpiangere la scelta- esordì Lord Montgomery con entusiasmo.

Evangeline quasi si strozzò con il té nel sentire quelle parole: a cosa si stava riferendo? Sperava di non aver capito.

-Padre, perdonatemi, state parlando di qualcosa che mi riguarda, ma non so di cosa-

Lord Montgomery non apprezzò l'intromissione della figlia, che avrebbe semplicemente dovuto sedersi e ascoltare, ma non poteva darlo a vedere di fronte al suo illustre ospite, perciò decise di rispondere fingendo che non fosse successo nulla di grave.

-Figliola, tu stai per sposarti...-

Evangeline si sentì mancare la terra sotto ai piedi al pensiero che il suo promesso fosse il disgustoso e vecchio Lord Harris.

-... con il figlio di Lord Harris, Giacomo!-

Per un momento l'agitazione abbandonò Evangeline, che però non aveva mai conosciuto il figlio di Lord Harris, e se lui fosse estato della stessa stoffa del padre, avrebbe avuto un gigantesco problema.

-Giacomo – sussurrò Evangeline, che dovette tenere a freno la sua curiosità e le sue mille domande – che nome... particolare-

Lord Harris sorrise, per la prima volta da che la giovane potesse ricordarsi, e rispose:

-La madre era italiana, ha voluto che conservassimo le sue origini e perciò nostro figlio possiede un nome italiano-

-Ah, l'Italia...- borbottò Lord Montgomery.

-E' un paese nato per le scorribande dei giovani scapoli e per i poeti. Niente di più!- concordò Lord Harris.

"Strano, visto che tua moglie è italiana, idiota!" pensò Evangeline, che comunque non poteva sopportare i modi manierosi di Lord Harris e che temeva di sposare un uomo troppo simile a lui.

-Ebbene, non vi trattengo oltre!- aggiunse il facoltoso ospite.

-Allora, alla prossima, amico mio. È sempre un piacere fare affari con te- rispose Lord Montgomery, alzandosi e stringendogli la mano; poi fece cenno al maggiordomo che portò il soprabito e il cappello a Lord Harris e lo accompagnò alla porta.

-Oh cielo, mia cara!- pigolò Lady Montgomery.

-E' un ottimo partito, Evangeline. La sua famiglia ha un titolo ed è benestante. Si dice che il giovane Harris sia uno scapestrato, ma saprai domarlo. In caso contrario, il vostro matrimonio sarà come quello della maggior parte dell'aristocrazia inglese-

Lady Montgomery accennò un velo di tristezza sul volto, poi si voltò verso la figlia e, vedendola in confusione, le accarezzò la spalla.

-Non preoccuparti, cara. Andrà tutto bene-

-Cosa dovrò fare con il ballo a Corte? Sarebbe scortese rifiutare un invito della regina in persona-

-Dovrai andare, questo non si discute!- soggiunse Lord Montgomery, senza ammettere obiezioni.

Evangeline annuì, poi disse:

-Con permesso-

E si ritirò in giardino: la ragazza iniziò a pensare alla vita che l'avrebbe attesa e a tutte le vicende che avrebbe invece voluto vivere, come le sue eroine preferite.

"L'ultima avventura!" pensò tristemente fra sé e sé.

Non sapeva che la sua più grande avventura era appena iniziata.

La Rosa di EvangelineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora