Riabilitazione

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Vi aspettavate Katsuki? Invece restiamo su Himiko =)


"Se non hai capito qualcosa o hai dei dubbi, chiedi pure."

Trasalgo dalla contemplazione del braccialetto per detenuti che ho in mano. È un modello parecchio brutto, grigio, vecchio, pesante, inguardabile insomma e mi trasmette sensazioni negative. La mia psichiatra, Maki, ha detto di stare lontana da simili oggetti e, quando possibile, da persone che mi mettono a disagio, almeno finché non riesco a controllare gli impulsi che mi spingerebbero a ferirle. Non ho fatto che pensare a ciò da quando il tizio in giacca e cravatta che lavora per la commissione eroi me l'ha mostrato, così mi sono persa la maggior parte della spiegazione sul programma di riabilitazione. Va beh, tanto appena farò qualcosa di sbagliato me lo faranno notare e in generale non hanno un'alta opinione di me. So la cosa essenziale: sarò assegnata a un pro hero, che controllerà i miei effettivi progressi nella redenzione e dopo qualche mese deciderà se sono ancora un pericolo per la società o se posso reinserirmi. A me sembra una gran cavolata, ma è sempre meglio del carcere o di un istituto psichiatrico e lo devo agli sforzi di Tsuki, quindi non ho da lamentarmi. Potrebbe anche capitarmi un eroe simpatico e carino. Del bracciale elettronico però mi lamento!

"Ok. Questo coso è orrendo, non ne avete uno più carino?"

Il tizio, Takeda-san mi pare, sembra impreparato a una tale richiesta. Ridacchio mentre scambia un'occhiata con il collega più anziano, che dopo le presentazioni è stato in silenzio.

"Toga-chan, devi portare il braccialetto, è una condizione per..."

"Sì, va bene, ma deve essere proprio questo qua? Non ce l'avete un vero braccialetto, magari rosa?"

"Ehm, se è la tua unica preoccupazione, possiamo controllare se abbiamo a disposizione un modello più giovanile."

"Grazie. Per caso avete voi il mio cellulare?"

Mi manca uno dei pochi collegamenti che avevo con la Lega. Avevo fatto tante foto poi...

"Mi spiace, non l'avevi quando ti hanno ricoverata."

"Capisco. E il coltello?"

"Sì, ma non lo puoi riavere" mi spiega come se fossi una bambina di cinque anni che fa i capricci.

Non è giusto! È il mio coltello portafortuna, ce l'ho da una vita! Forse se supplico Maki di riaverlo perché è importante per me li convincerà a restituirmelo. Tanto loro che se ne fanno? Non è nemmeno troppo complicato procurarsi un nuovo coltello, non uso modelli speciali.

"Oh, mi avvisano che Endeavor è arrivato. Se hai altre domande puoi farle a lui, Toga-chan."

Ho capito male o ha detto Endeavor?! Non è possibile! Perché uno come lui mi vorrebbe in custodia?! Takeda-san si accorge del mio panico e tenta di rassicurarmi: "Siamo rimasti tutti sorpresi dalla sua candidatura, ma è senz'altro la scelta migliore che poteva capitarti. Cerca di non rifiutarlo, Toga-chan, dal numero uno non puoi che imparare moltissime cose."

Se è tanto entusiasta può andarci lui ad abitare con Endeavor! Il fatto che ho la possibilità di rifiutarlo mi rasserena, ma... non credo lo farò. Mi torna in mente tutto ciò che Dabi mi ha raccontato su di lui. Forse è un segno del karma aver incrociato le nostre strade.

Endeavor entra nella mia camera e faccio caso a quanto sia enorme. Alzo la testa e mi ritrovo a incrociare il suo sguardo. Non mi sembra infastidito, piuttosto mi sta valutando per decidere come comportarsi con me. Ricambio imbronciata finché non è lui a distogliere lo sguardo. Ghigno: uno a zero per me!

"Non credo siano necessarie presentazioni" interviene il burocrate più anziano. "Noi siamo qui per pura formalità, fate finta che non siamo presenti."

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