Esperimento riuscito

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L'ideale conclusione di ciò che Toga aveva inconsapevolmente innescato XD


Cerco di trattenere i colpi di tosse mentre guardo Tsuki correre a prendere le chiavi. Quel cavolo di maniaco pervertito mi ha proprio colto di sorpresa! Mi è venuto addosso, si è impossessato della mano sana e me l'ha ammanettata in pochissimi secondi! A niente è servito tirare con tutte le mie forze oppure pugnalare tubo e manette, e ovviamente il maniaco era a distanza di sicurezza. Ho pensato di lanciare il coltello, ma Tsuki è arrivato prima che potessi farlo.

È colpa mia che ho ignorato la puzza di gas! Mi sarei dovuta insospettire, invece... però è un ottimo stratagemma per impedire a Tsuki di usare il quirk. È utile anche con chi, come Dabi, ha un quirk di fuoco. Almeno imparo un trucchetto da questa disavventura!

Anche Tsuki si sforza di non tossire. Alza un mazzo con sei piccole chiavi; probabilmente tutte aprono un paio di manette. Inizia a provarne una, io intanto mi volto verso il bagno, ansiosa. Mai il lume di una candela mi era parso tanto spaventoso!

L'aria si sta facendo sempre più irrespirabile, fra poco esploderà tutto! Rabbrividisco e sposto lo sguardo sulla mia mano poco prima che venga liberata. Non faccio in tempo a esporre a Tsuki i miei dubbi sul riuscire a scendere le scale in tempo, che lui mi prende in braccio e corre verso la finestra. Io mi aggiusto per consentirgli una presa migliore e guardo dietro di noi, dove la luce comincia a espandersi. Poggio la testa sulla spalla di Tsuki, troppo terrorizzata per guardare oltre. Sento un'esplosione, vicinissima; l'ha fatta Tsuki e ci ha permesso di infrangere il vetro della finestra. È seguita subito dopo da un'esplosione molto più enorme che mi assorda. La sua onda d'urto ci fa finire contro il muro della palazzina di fronte. Stringo più forte Tsuki senza aprire gli occhi, affidandomi completamente a lui per l'atterraggio.

Tsuki usa un'altra esplosione per farci atterrare più o meno incolumi, ma qualcosa deve essere andato storto, perché mi lascia cadere in malo modo – il mio fianco sinistro non ringrazia per questo trattamento – e lo sento pochi metri lontano da me. Deve aver urlato, altrimenti non mi spiego come ho fatto a sentirlo.

Riprendo fiato e apro gli occhi, preoccupata. Metto a fuoco la mia mano sulla strada; detriti di ferro, cemento, vetro, eccetera sparsi ovunque; il palazzo, che ora arde; e finalmente Tsuki. Dopo un paio di tentativi riesco ad alzarmi, ma incespico. Mi accorgo che un tacco si è rotto, allora mi tolgo la scarpa sana per evitare di inciampare e storcermi una caviglia, e finalmente mi precipito da Tsuki.

È mezzo disteso, sporco di fuliggine, polvere e sudore e non gli ho mai visto i capelli tanto... esplosivi. È terribilmente pallido e con un'espressione sofferente, ma sta tentando di contenersi controllando la respirazione. Non capisco immediatamente dove sia ferito, colpa del suo costume da eroe, poi però individuo una pozza di sangue che si sta formando sotto la sua gamba destra. In effetti è in una posizione strana. Mi dispiace moltissimo che se la sia rotta e stia soffrendo, ma non posso fare a meno di arrossire e guardare contenta lo scorrere del suo sangue, per fortuna poco copioso.

"Posso assaggiare, Tsuki?" chiedo ad alta voce, per farmi udire al di sopra del frastuono dell'incendio.

"Col cazzo! Aiutami a rialzarmi, piuttosto!"

"Non sono un'esperta, ma non credo dovresti muovere la gamba. Tanto tra poco arriveranno almeno i pompieri, no?"

"Ma il fottuto maniaco se la sarà svignata!"

"Non se io..."

"Non me la sono svignata."

Sobbalzo e mi volto: Hajime è a una decina di metri da noi; impugna una pistola con entrambe le mani e ci tiene sotto tiro. È davvero ricco di sorprese, il maniaco pervertito...

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