Fanno di nuovo squadra, ma stavolta non è un'esercitazione.
Registro distrattamente ciò che ha detto Himiko: sono troppo occupato a scansionarla con lo sguardo per assicurarmi che stia bene, che io non le abbia fatto del male mentre ero incosciente. Tornare alla realtà è stato facile e difficile al tempo stesso: riesco a distinguere con chiarezza ciò che è accaduto davvero da ciò che ho sognato, tuttavia c'era una concretezza tale nell'incubo che mi impedisce di accantonarlo definitivamente come qualcosa di falso e illusorio. Le sensazioni fisiche erano simulate, le emozioni provate erano autentiche...
"Tsuki? Vuoi un altro bacio?"
Non le rispondo. Il sollievo che lei sia davanti a me, viva e scherzosa come sempre, mi travolge. Non ci provo nemmeno a resistere. Abbraccio la Svampita di slancio, seppellendo il mio viso tra i suoi capelli. Non credo di essere mai stato tanto felice di vederla, di sentirmi avvolgere dal suo calore mentre lei ricambia stupita il mio abbraccio. Riconosco l'odore di vaniglia proprio di Himiko e la sua voce mi solletica teneramente l'orecchio. Credo che non potrei mai fare a meno di questa biondina pazza, perché è la mia biondina pazza.
Himiko mi carezza il collo e le spalle con la mano destra, mormora dolci parole consolatrici, come farebbe una mamma che conforta il suo bambino. Ha capito che sono sconvolto, altrimenti avrebbe detto qualche cretinata circa l'abbraccio. L'adoro... non ucciderei mai nessuno, figuriamoci lei.
L'incubo mi fa ancora tremare, come quando ero agitato per Deku e All Might e solo la mia cara Svampita è riuscita a calmarmi. Farei di tutto per non perderla e ora mi sembra così stupido aver sprecato tanto tempo a fingere che non mi piaceva... ci ho messo un'eternità a concederle la mia amicizia, anche se per lei provo qualcosa di molto più forte... sono stato un coglione.
Per fortuna non è troppo tardi. Non mi lascerò più condizionare o frenare da nulla, tantomeno dal mio caratteraccio. Ho imparato a domarlo, in questi mesi, grazie a Himiko, e voglio che lei sappia quanto sia preziosa per me. Ma chiacchiereremo dopo che avrò catturato quello schifoso porco bastardo. Mi ha fatto sperimentare un'esperienza terribile! Come se non bastasse, vorrebbe abusare della mia Himiko e ucciderla! Che è molto, molto peggio!
Ci stacchiamo dall'abbraccio e noto che Himiko non è illesa. Le afferro il polso sinistro, le esamino la ferita e le domando preoccupato: "Te l'ho fatta io?"
"Eh? Certo che no, è stato il maniaco pervertito. L'ho sentito al piano di sopra, non è ancora scappato. Andiamo a ucciderlo insieme? O restiamo ad abbracciarci, è anche meglio!"
Scuoto la testa. Alzarmi mi procura un senso di vertigine e nausea. La biondina si appresta a fare lo stesso, ma le intimo di restare seduta e non muoversi. Himiko sbuffa per esprimere il suo disaccordo e mi fissa imbronciata, ma obbedisce.
Mi sciacquo la faccia in cucina, recuperando padronanza di me stesso e cancellando i segni di lacrime, rossetto e qualche gocciolina di sangue. In una situazione normale avrei dovuto chiamare i rinforzi, a questo punto, ma è diventata una lotta troppo personale. E poi come spiegherei agli altri la presenza della Svampita? Ho sempre pensato che avrei raccontato tutto ad Aizawa o a un altro professore appena Himiko mi avesse dato informazioni importanti sugli spostamenti della Lega; sicuramente ciò avrebbe giustificato essermi tenuto in contatto con una villain senza avvertire nessuno. Però non so ancora un cazzo di utile. Conoscendola, la Svampita non tradirebbe mai i suoi amici, quindi catturarla adesso sarebbe controproducente. E dei risultati li ho già ottenuti come dimostrazione che parlarle sia efficace: non ha più ucciso nessuno.
Recupero del ghiaccio e dei tovaglioli e torno dalla Svampita. Intanto penso a come mettere fuori gioco lo stronzo maniaco.
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Mad
FanfictionHimiko approfitta del rapimento di Katsuki per fare un esperimento che avrà ripercussioni sul loro futuro. Dal testo: "Voglio fare un esperimento con te, Tsuki!" Il mio annuncio sembra metterlo in guardia. "Tranquillo, devi solo rispondere a delle d...