Taehyung chiuse la porta di casa dietro di sé e digitò la sua password per l'allarme. I numeri e le lettere sopra di quest'ultimo si inserirono velocemente e il suono leggero di una campanella comunicò a Taehyung che la casa era protetta dall'allarme. Controllò velocemente il telefono mentre scendeva furioso le scale: quella mattina avrebbe avuto un colloquio di lavoro in un bar vicino casa sua. I suoi genitori lo aiutavano con l'affitto e le spese delle bollette, ma Taehyung voleva mantenere una sua indipendenza e non gravare necessariamente sui suoi genitori. Le notifiche sul suo cellulare erano solo di un'unica persona: Jimin.
Una parte di lui avrebbe voluto sentire Hoseok, ma non aveva fatto assolutamente niente per far sì che ciò avvenisse. Pensava che una volta lontano, Hoseok avrebbe sentito la sua mancanza ed invece, dalla sua totale assenza e dalla mancanza di messaggi, Taehyung aveva capito che il grande non la sentisse come la sentiva lui invece. Grugnì innervosito quando vide che i messaggi di Jimin erano tutti prettamente scanditi da un'ansia irrequieta e rispose velocemente scrivendo un "Forza Chim, lo hai già fatto prima!". Si incamminò velocemente verso il bar all'angolo della strada, cercando di fare in fretta perché temeva di essere già in ritardo.
Il bar che aveva aperto da poco era decisamente più bello di quanto Taehyung ricordasse e sorrise tra sé sperando di ottenere quel lavoro in quel posto così carino. Appena entrò vide numerosi tavoli posizionati in tutto il locale, rigorosamente in legno e una pianta di ciliegio nel centro del bar accerchiata da piccoli divanetti; mentre sui due lati vi erano dei piccoli acquari nei quali Taehyung riuscì a scorgere diversi pesci, prima di essere fermato da un ragazzo dai capelli rosa che gli sorrise cordiale.
"Buongiorno, è solo?" chiese automaticamente, con in mano diversi menu. Taehyung si ritrovò a pensare che quel ragazzo era veramente bello, oltre ad avere un modo di rapportarsi ai clienti che sembrava decisamente il frutto di anni di esperienza da cameriere. Gli sorrise velocemente e scosse il capo per negare quella domanda.
"No, non sono qui per accomodarmi. Sono qui per fare un colloquio con il manager, mi ha detto di presentarmi ora" rispose educatamente Taehyung. Il ragazzo annuì con la bocca leggermente aperta, come se avesse capito velocemente di cosa stesse parlando Taehyung. Abbassò leggermente il capo e allungò il braccio destro dietro di lui per indicare a Taehyung la strada.
"Se mi vuole seguire" disse il ragazzo con un sorriso smagliante. Taehyung annuì ed aspetto che cominciasse a camminare, per poi seguirlo diligentemente. Il bar era ancora più bello ogni passo che Taehyung faceva e si ritrovò a sospirare sorpreso nel vedere come era stato curato ogni singolo dettaglio, anche il bancone aveva uno stile vintage e su di esso ricadevano leggere delle piante adornate dai fiori.
"Sono tutte vere" disse improvvisamente il ragazzo, indicando le piante che Taehyung stava fissando. Spalancò immediatamente gli occhi a quella notizia, scioccato nel sapere che fossero piante vere e non finte come si aspettava.
"Il manager deve tenerci molto" borbottò silenziosamente, seguendo il cameriere verso una porta su cui c'era scritto "Personale autorizzato" sopra, in grande ed a lettere rosse.
"Sì, parecchio. Io sono Choi Yeonjun, comunque. Piacere" rispose il ragazzo sorridendo ed aprendo la porta, continuando a camminare verso il corridoio bianco che si presentò di fronte ai due. Taehyung abbassò il capo presentandosi a sua volta mentre il ragazzo gli lanciava un sorriso e proseguiva verso il corridoio. Vi erano diversi mobili, su cui si trovavano alcuni stracci sicuramente utilizzati per pulire il locale e varie utensili annessi e subito alla sua sinistra c'era presente la porta della cucina. Taehyung notò poi che come il corridoio giungeva alla fine e vi era una porta in legno con su scritto "Ufficio del manager" ed alla vista deglutì, leggermente in ansia. Quel lavoro sarebbe stato perfetto perché sapeva che cercavano qualcuno non a tempo pieno, ma bensì alcuni giorni durante il turno pomeridiano e questo coincideva perfettamente con la sua università.
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Guilty stage
RomanceE se un giorno Agust D, uno dei rapper più famosi in sud Corea, avesse bisogno di Park Jimin, semplice ballerino della Cube? E se Park Jimin odiasse Agust D? Cosa accadrebbe se i due avessero bisogno l'uno dell'altro? Well come descrizione fa schif...