Ninth

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WHaTstUUUp EvEryyyboDyyyyyyDYYDYDYDY!!!!111!111

im back con un altro capitolo delle meravigliose avventure di questi nostri bambini! stavo pensando di fare una di quelle challenge dove mi presento, che ne pensate????

so che sono una brutta persona, ma non mi giustifico (perchè sono appunto una brutta persona). ringrazio nuovamente chi legge questa storia o la aggiunge alla sua libreria, cercherò di essere più presente. <3

kiss kiss,

gossip girl xoxoxoxoxoxoxo. comunque ho deciso di mettere queste note all'inzio così beh, dovete leggerle per forza. (: 

<3 <3 

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"Il primo concerto si terrà giovedì sera. Comincerà alle ore 20, ma ovviamente con i ritardi tecnici, che contiamo di avere, cominceremo anche alle 21" cominciò a dire Min-Ho, il manager di Jimin, che stringeva il foglio dei vari concerti che avrebbe fatto Agust D.

Jimin annuì distrattamente, appoggiando la guancia sinistra sul palmo della mano e volgendo lo sguardo sul paesaggio. Andiamo, chi mai si concentrerebbe su uno stupido programma quando ore prima c'era stato il miglior bacio dell'intera storia umana? Nessuno, ecco. Jimin non era da meno: rivoleva le labbra del suo hyung sulle sue perché Yoongi era così bello e così bravo, che Jimin avrebbe potuto benissimo prendere casa sulle sue labbra e rimanere lì a vivere fino a che non sarebbe diventato vecchio. La miglior prospettiva di vita.

"Jimin?!" sbraitò il suo manager, sventolando il foglio davanti ai suoi occhi pur di richiamare la sua attenzione. Jimin chiuse gli occhi e fece una smorfia infastidita quando sentì il foglio solleticargli il naso.

"Saranno almeno cinque minuti pieni che cerco di parlarti!" esclamò infastidito. Jimin alzò gli occhi al cielo ed incrociò le braccia sul suo petto, appoggiando la schiena contro lo schienale della sedia.

"Ho capito, ho capito. Giovedì il primo concerto, inizia alle 21" ripeté Jimin lineare, come se stesse ripetendo la lista della spesa. Il suo manager osservò il ragazzo e sospirò stanco, appoggiando il foglio che aveva in mano sul tavolo.

"Queste sono le date, per favore avvisa la tua famiglia che il tour durerà una ventina di giorni" disse velocemente l'uomo, allentandosi la cravatta divenuta d'improvviso troppo stretta.

"Sarà fatto, manager-nim. Posso andare ora?" chiese Jimin veloce, stringendo il foglio nella mano destra. Il manager annuì semplicemente, lasciandosi cadere su una di quelle sedie girevoli che si trovavano nelle sale riunioni.

Jimin sorrise velocemente e si precipitò fuori dalla sala delle riunioni, perdendosi il commento poco gentile del suo manager sulla sua attenzione.

"Tu!" esclamò per l'ennesima volta Yoongi, puntando un dito contro Seokjin, che era seduto sul divano dello studio del rapper.

Ha una bella faccia tosta pensò Yoongi infastidito. Il bruno aveva realizzato che non solo Seokjin gli aveva fatto perdere la pomiciata migliore di quella settimana, ma che anche il manager di Jimin aveva rovinato i suoi piani. Ed ora quando avrebbe riavuto l'occasione?

Occasione che aveva sfruttato e di cui non si era sentito neanche un po' in colpa. Desiderava accarezzare Jimin da quando l'aveva visto ballare in quel video, desiderava che il ragazzo potesse avvicinarsi a lui sempre di più fino a che Yoongi non avesse avuto il suo completo controllo. E ci era riuscito, se ci pensava attentamente; aveva avuto il controllo, quasi totale, su Jimin e quei minuti erano stati ciò che Yoongi voleva fossero eterni. E Seokjin aveva semplicemente rovinato tutto, facendo allontanare Jimin dalla presa del rapper e facendolo allontanare verso il polo opposto della stanza. Una parte di Yoongi era sicurissima che Jimin era semplicemente troppo imbarazzato per poter parlare o semplicemente stare vicino a Yoongi, ma quell'altra piccola parte di Yoongi era seriamente furiosa per come Jimin si era allontanato dalla sua presa, nonostante lui avesse provato a tenerlo accanto a se. Stranamente Yoongi aveva già cominciato a trattarlo come cosa sua e questo non era affatto male.

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