Capitolo 15

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Era il giorno di San Valentino.

La mattina mi trovai in camera la colazione con una rosa e un biglietto scritto "Benedetto quel giorno che incontrai i tuoi occhi.Da lì si accese in me un fuoco che era quello dell'amore.Ti amo tanto.Buon San Valentino a noi Tuo Abraham".
Feci le solite cose e mi recai nella sua stanza.Bussai e mi aprì subito.
Lui:Buon giorno amore mio
Io:Giorno a te amore
Lui:Piacuta la colazione?
Io:Si tantissimo.
Lui:Le sorprese non sono ancora finite!
Io:No?!?E cosa c'è ancora?!Ahah.
Lui:Sorpresa!
Ok mi toccava aspettare.Cosa potrebbe essere?!?Bha.Non ne ho la minima idea.
Si vestì e prendemmo l'ascensore.
Non rimnemmo bloccati questa volta ahahahah.
Mi portò nel luogo dove ci scambiammo il primo bacio.
L'arco era pieno di fili d'argento che pendevano.
Mi bendò gli occhi.Mi prese la mano e mi fece sedere su una panchina credo.Mi tolse la benda e si sedette accanto a me con le sue mani sui miei fianchi.Le lacrime di gioia iniziarono a scendere sul mio viso una dopo l'altra.
Non avevo mai ricevuto un regalo del genere,anche perchè i miei non se ne erano mai importati di me.
Sul fiume c'erano tanti palloncini con scritte in "Ti amo e resterò per sempre al tuo fianco anche quando avrai la tempesta dentro te" in limgue diverse e sparse più al largo c'erano delle mie foto.Non so dove le abbia prese ahah.
Lui:Allora piaciuta la sorpresa?
Io:....
Non ebbi voglia di parlare e dirgli la mia opinione.
Lo abbracci e basta così forte da sentirmi una bambina piccola che viene accudita.
Prese il mio viso tra le sue mani così soavi,mi guardò negli occhi e mi baciò.
Io:Ma io non ti ho regalato niente non è giusto!
Lui:Non c'è bisogno del regalo,tu sei già tu con me che sei la vittoria più bella in una vita di sconfitte"

La strada per la mia anima gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora