6 Years ~ Drarry ~

La festa -2

Autrice pov

Harry, Draco e Neville iniziarono a immarciarsi verso l'ufficio di Piton. Superarono il portone che, stranamente, era aperto, nonostante l'annuncio dato prima della festa che si sarebbe chiuso alle 19:00 in punto. Più in avanti, chiedendo a qualcuno che usciva, scoprirono perché era aperto. Un ragazzo che stava uscendo dalla sala, dai capelli corvini, alto e pelle chiara - quasi pallida, dava l'aspetto di un vampiro - disse <<è diventata una festa così noiosa che mano a mano la gente se ne voleva andare, così Gazza ha preferito lasciare aperto il portone piuttosto che subirsi la rabbia della gente>>.

Attraversarono tutto il lungo corridoio, sceso le scale e finalmente erano arrivati nei sotterranei. Ora bastava solamente oltrepassare il dormitorio dei serpeverde e sarebbero definitivamente arrivati nell'aula di pozioni

Neville pov

Eravamo quasi arrivati. Ero molto felice di avere qualcuno che faceva insieme a me qualcosa, tutti pensavano che ero un rimbambito che non sa fare niente, ed invece ero insieme a Harry Potter ed al suo migliore amico Draco Malfoy. All'inizio non mi stava molto simpatico quest'ultimo, era il nipote di Bellatrix Black (Lestrange), colei che torturò i miei genitori con la maledizione Crucio. Ancora più paura ne avevo nel sapere che era figlio di Mangiamorte, e invece era diverso da loro e lo si notava molto. Il modo di fare, il non disprezzare tutti. Pensare tutto ciò mi rilassava, ma mi fece notare anche una cosa. Mentre Harry e Draco parlavano sentii un rumore, un verso, che mi fece allertare.

N: ragazzi c'è un problema
D: quale?

Harry stava camminando a passo lento, con la testa rivolta verso di Draco, non aveva sentito quel rumore. Così lo tirai verso l'entrata del dormitorio dei serpeverde. Avevo notato qualcosa che avrei preferito non vedere. Fatta quell'azione Draco ci seguì a ruota.

H: Neville cosa fai?
N: Guarda davanti a te e poi ringraziami

Harry si girò e vide Mrs Purr, la gatta di Gazza, vicino a uno dei pilastri, che si stava avvicinando verso di noi. Harry capì perché lo avevo strattonato indietro. Il vero problema era che se c'era lì Mrs Purr voleva significare che c'era pure Gazza in giro. Se ci avesse visto entrare nell'ufficio di Piton lo avrebbe riferito al professore, cosa che avrebbe portato ad altri problemi.

H: grazie Neville, ma ora come facciamo?
D: Io ho un'idea, Harry ti ricordi quel famoso passaggio segreto di cui ti raccontai, che era nel nostro dormitorio?
H: Si?

D: io so dov'è, me lo indicò una volta Pancy. A quanto pare è un insieme di passaggi che collegano le aule tra i vari dormitori, lo scoprirono e utilizzarono i malandrini. Sai tuo padre faceva parte di quel gruppo, dovresti esserne fiero.
H: Sisi Draco già lo sapevo, me lo ha detto la McGranitt. Potevi dirlo subito di questo passaggio, così ci avremmo messo di meno e non avremmo beccato Gazza nei paraggi.
N: allora, da che parte si va?
D: vieni con noi

Pov Autrice

Così il grande trio "esploriamo sperando di non farci sgamare", dopo aver detto le parola d'ordine, entrarono nella sala comune dei serpeverde. Dopo aver superato il grande camino in marmo acceso che circondava la stanza e gli sguardi dei pochi serpeverde, seduti nelle poltrone nere a riscaldarsi, rimasti indifferenti alla festa, si ritrovarono davanti ad un quadro. E come in ogni film che si rispetti quel quadro rivelò un passaggio segreto. Non era né piccolo né grande, a grandezza uomo. Era un passaggio molto lungo, dall'altezza di 1.60 circa e dalla larghezza di 80 cm.
Per dei ragazzini undicenni come loro non era troppo piccolo, lo reputavano grande. Un passaggio del genere però, che era troppo scoperto, non poteva essere indifeso. Più avanti si andava, più tutto si faceva più oscuro, buio. Ma non in senso di luce, per quella c'era l'incantesimo lumos, era più un senso di timore e paura. Dopo circa una dozzina di passi Harry, Draco e Neville si ritrovarono davanti a una statua che raffigurava un uomo, completamente sommerso dai serpenti. Iniziò così a parlare: