6 Years ~ Drarry ~

- Speciale n°1

- In questo capitolo speciale ci saranno scene di s*sso quindi se non volete leggerle troverete [~] all'inizio e alla fine di tutto -

Pov Autrice

12/05/1998

Era passata più di una settimana da quando la grande battaglia di Hogwarts finì, tutti erano finalmente al sicuro, i Mangiamorte che erano rimasti in vita vennero rintracciati dal ministero e sbattuti ad Azkaban e lasciati là a marcire in solitudine. Dipendeva, però, da persona a persona, la durata della detenzione, che veniva data durante il processo. Ad esempio una di queste persone era Lucius Malfoy: grazie all'intervento di sua moglie Narcissa Black, di suo figlio Draco Malfoy e di Harry Potter la sua detenzione era stata decisa in modo più discreto rispetto ad alcuni Mangiamorte. Infatti doveva essere tenuto in una prigione del ministero diversa da Azkaban, era molto più pulita e confortevole, i detenuti avevano la possibilità di incontrare i loro familiari e potevano ricevere e mandare lettere tramite i gufi dello Stato magico, in più dormivano in celle da due persone.

Ovviamente l'uso della magia era proibito e impossibile per i detenuti, questo ovviamente perché le bacchette vennero state confiscate e tenute in delle apposite stanze del ministero completamente impossibili da trovare. Le serrature della prigione erano protette da potenti magie da auror che per delle semplici persone senza bacchetta era impossibile da rompere. A Lucius Malfoy erano stati dati 10 mesi di prigionia, questo perché, nonostante la moglie e il figlio avessero mentito per salvare Harry e che quest'ultimo gli avrebbe dato una buona parola cercando di salvarlo alla detenzione, lui era comunque diventato un Mangiamorte molto fedele a Voldemort per vari anni, a differenza di sua moglie che di Mangiamorte aveva solo il marchio al braccio.

Era stata comunque una grazia tutto ciò, infatti al Mangiamorte a cui avevano dato una detenzione più corta era costretto a stare 10 anni ad Azkaban. Quindi nessuno si lamentò e tentò di persuadere il ministero.

Lucius stesso ringraziò con tutto se stesso per tutto quello che Harry aveva detto sul suo conto, risparmiandolo. In più a Lucius, prima di essere mandato nella prigione, era stato detto della relazione tra Draco e Harry. Non disse assolutamente niente di sconcertante o omofobo, invece dalla sua bocca uscirono due sole parole rivolte a Harry: << prenditene cura>>.
Tutto ciò di cui Harry aveva bisogno di farsi dire, e che già stava facendo.

27/05/1998

Finalmente Harry e Draco potevano vivere insieme, in libertà e senza pregiudizi. Il loro appartamento si trovava in un semplice quartiere babbano, lontano dalla solita magia che li circondava. Con loro, a fargli compagnia, c'era Teddy Lupin. Aveva da poco compiuto il suo primo mese di vita, ed era uno dei bambini più calmi che Harry avesse visto. Dormiva e mangiava, non faceva altro. Quando piangeva voleva significare solo una cosa: dovevano cambiare il suo pannolino. A parte questo piccolo particolare era un neonato molto facile da gestire. Molto spesso, a farli visita, c'erano Andromeda e Narcissa che venivano per controllare il bambino e ovviamente per salutare Harry e Draco.

A proposito, la loro convivenza stava andando molto bene. Nel loro appartamento c'era una TV babbana con cui passare il tempo vedendo qualche film in videocassetta, che compravano in un negozio alla destra del loro quartiere. Passavano più che altro il loro tempo uscendo, vedendo la TV, accudendo il bambino facendolo dormire e facendolo mangiare, e ogni tanto tra di loro scappava qualche bacio passionale ma poi niente di che, questo per non svegliare il bambino. I vicini non facevano molto rumore ed erano pure simpatici, a parte una famiglia di 7 persone che viveva al secondo piano (loro vivevano all'ultimo, cioè il quinto). Si sentivano spesso dalle scale gridi per i bambini che litigavano, musica del teenager della loro famiglia e l'abbaiare del loro cane. Descritto così sembrava molto fastidiosa come cosa, ma invece non lo era. Harry e Draco si erano subito abituati a quella casa, quindi non ci facevano più caso. Soprattutto la mattina, questo perché erano tutti o a scuola o al lavoro.