capitolo 3

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Dopo ore ormai, eravamo tutti completamente fatti e ubriachi, io a stento mi tenevo in piedi e per fortuna c'era Thom che mi reggeva. Mi guardai intorno e notai che lo sguardo di Draco bruciava sulla mia pelle, sembrava incazzato ma in quel momento non ero abbastanza lucida da capirne il motivo.

Tutti quanti ballavano e si divertivano mentre io ero seduta sul mio letto senza capire quello che mi accadeva intorno.

"Perché cazzo le stai così attaccato?" Una voce rimbombava nella mia testa

"Perché, ti da fastidio?" Gli rispose di rimando il mio amico per poi chiamarmi vicino a loro. Li guardavo confusa, non ci capivo un assoluta minchia di quello che stavano dicendo eppure riuscivo ad intuire che stavano litigando, ancora, per me.

"Dici che non ti frega niente di lei, ma se io la toccassi?" Chiese il moro portandomi con un braccio vicino a lui. "Smettila cazzo" esordì l'altro. "Non ti importa giusto?" Rise ancora e con un rapido gesto incollò le nostre labbra in un caldo bacio pieno di affetto.

Mi misi in l'unta dei piedi perché lui era moolto più a,ti di me e posai le mie mani sulle sue guancia mentre lui mi stringeva la vita.

Dopo poco ci staccammo, tutti gli occhi erano puntati su di noi.

La vista mi si offuscò, stavo barcollando e sentivo che a breve sarei crollata. Improvvisamente sentii che qualcuno scaglia un pugno contro il ragazzo al mio fianco, o cazzo, Draco e Thomaso si stanno menando.

Fortunatamente arrivò Zabini che li separò "vi si è fottuto il cervello a tutti e due?" chiese quest'ultimo incazzato. Senza rispondergli i due si scambiarono sguardi inferociti, poi il furetto si rivolse agli atri ragazzi presenti

"La festa è finita, andatevene tutti, anche te Parkinson a meno che non voglia lo stesso trattamento di De Owen" puntializzò e senza pensarci scapparono tutti via impaurai, tutti tranne me, Thomaso e Draco.

Mi recai di corsa verso il bagno e diedi di stomaco dentro al water mentre sentivo in sottofondo i continui litigi degli altri due ragazzi. "Vi prego basta" rientrai in camera "avete rotto il cazzo tutti e due" continuai "siete migliori amici cazzo, litigate più voi due di me in tutta la mia fottuta vita" li sgridai.

"Non sono un fottuto trofeo ok?" Chiesi, loro rimasero zitti a guardarmi ad occhi aperti, sapevano che avevo ragione nonostante fosse l'alcol a farmi parlare. "Smettetela, BASTA, BASTA, BASTA" esclamai esausta sdraiandomi sul letto.

"Si, scusa Med" mormorò Thomas

"Non mi importa, adesso voglio solo dormire" annunciai per poi mettermi sotto le coperte e chiudere gli occhi. Ci fu qualche minuto di silenzio poi sentii un corpo avvicinarsi a me e lasciar,i un leggero bacio sulla fronte "ti voglio bene" mormorò Thomas

"Anche io" sorrisi e dubito dopo mi addormentai.

Non so quanto dopo se ne andarono ma una cosa era certa, avevo sentito sbattere violentemente una porta e quindi mi immaginai che fosse di Draco con il suo costante incazzo.

Alle sette suonò la sveglia, mi alzai lenta e mi guardai allo specchio, avevo un colorito pallido, due occhiaie che arrivavano a terra, una lunga maglietta e dei capelli paragonabili ad un cespuglio. La testa mi girava, Dio se mi girava, sembrava di stare sulle montagne russe.

Senza pensarci due volte uscii dal mio dormitorio ed andai verso quello dei maschi, Amy avrebbe saputo come aiutarmi ma lei non c'era e quindi mi dovevo arrangiare in qualche modo.

"Thomas" sbattei sulla porta della sua stanza "apri la porta Thom" continuai ma ad aprirla non fu lui bensì il suo ottimo amichetto, a torso nudo con i pantaloni slacciati . "Malfoy, c'è Thomaso?" Gli chiesi ma lui non rispose, rimase sull'uscio a squadrare la mia figura semi nuda. "Potevi anche coprirti" evitò la mia domanda.

addicted ||DRACO MALFOY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora