capitolo 12

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MADELAINE SUDLOVE

Brutto stronzo arrogante, davvero crede di potermi controllare, si sbaglia.
Devi imparare ad odiarlo Madelaine, non puoi permettergli di farti soffrire,
non ti merita.

Tornai nella sala comune e mi lasciai cadere su un  divano al fianco di Thomaso senza guardarlo in faccia.  Ero arrabbiata, eccitata e spaventata allo stesso tempo e non riuscivo a gestire le mie emozioni senza darlo a vedere.

"Si può sapere che cazzo hai?" sbottò una voce alla mia sinistra

"Impara a farti i cazzi tuoi Thomaso, grazie" sorrisi ironicamente e lui mi rispose alla stessa maniera. Girai la sala con lo sguardo per un po' di tempo fino a quando non vidi la figura di Malfoy ritornare alla festa e avvicinarsi ad un gruppetto di ragazze. Mi alzai dal divano e mi diressi a bere qualcosa senza distogliere lo sguardo dal biondo fino a quando non lo incrociai ritrovandomi obbligata a lasciarlo andare.

Ero furiosa, non era assolutamente giusto che qualcuno mi trattasse così, soprattutto se quel qualcuno fosse stato Draco Fottuto Malfoy.

Continuai a bere fino a quando diventai brilla: la testa mi girava e sentivo di poter fare qualsiasi cosa. Vidi in lontananza Draco baciare una ragazzina bionda continuando a palpare ogni parte del suo corpo. Dopo poco lo vidi mentre la portava via dalla festa lungo le scale per il dormitorio e li non riuscii a sopportarlo.

Bevvi tutto d'un sorso l'ultimo shottino che avevo davanti e senza pensare alle conseguenze lo seguii di corsa, rischiando di cadere ad ogni passo che facevo, fino alla porta di camera sua.

Iniziai a sbattere i pugni sulla porta ormai chiusa a chiave e caddi subito in ginocchio continuando a singhiozzare pregandolo di fermarsi.

Speravo davvero con tutto il cuore che fosse solo un brutto incubo, speravo che aprisse la porta e mi facesse catapultare tra le sue braccia, volevo solamente stare con lui per un altra notte.

"Draco apri!" urlai continudando a sbattere sul legno ancora e ancora

"sei uno stronzo!" continuai senza ricevere risposta.

"ti prego, Draco" lo implorai a voce bassa avendo esaurito tutte le forze.Piansi ancora accasciata all'uscio della porta chiusa fino a quando mi presero da dietro.

"Andiamo Maddie, su" Thomaso mi tirò su e subito mi misi tra le sue braccia per poi piangere più forte.

Mi strinse per un po' senza dire niente e solo dopo mi portò a letto e mi mise sotto le coperte aspettando che mi addormentassi.

DRACO MALFOY

Non ne potevo più di quella situazione, non riuscivo a far finta che non mi importasse niente di lei ma allo stesso tempo sapevo che se avessi voluto proteggerla avrei dovuto allontanarla da me.

Avrei voluto continuare a potere parlare con lei come facevamo prima che succedesse tutto questo, che tornassimo a insultarci e ad odiarci piuttosto che averla tra le mie braccia e non poterla rendere mia dopo tutto il tempo che la avevo bramata.

Quando portai quella ragazza in stanza non pensavo alle conseguenze e al male che avrei potuto causarle, ero arrabbiato e sopraffatto da tutte le emozioni che mi colpivano ogni secondo di più.

Presi la ragazzina e le strappai i vestiti senza degarla di uno sguardo e levai i miei per poi iniziare a scolarmela.

"Draco ti chiamano" esordì questa ansimando

non le diedi ascolto e continuai a spingere sempre più forte per cercare di distrarmi dalla voce che mi implorava di smetterla.

"c-chi è alla porta?" continuò a domandare

addicted ||DRACO MALFOY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora