◾ 21 Ritorno A "Casa"

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VICTORIA'S POV

Io e Scriffh ci smaterializzammo davanti al portone della mia casa.

Quando vidi d'avanti a me la solita cupa atmosfera, ricordi ed orrori si fecero largo dentro i miei pensieri.

-Padroncina Avery, state bene?- disse Scriffh notando il cipiglio oscuro e improvviso sul mio viso. 

-Si... ,  sto bene grazie Scriffh- dissi io esitando un pò a pronunciare le parole "sto bene".

Non stavo bene e finche sarei stata qui, in questo posto orrendo che tutti chiamano "casa", non sarei mai stata bene.

Troppi incubi, ricordi dolorosi e pochi momenti nostalgici mi passavano davanti agli occhi, ed io uno ad uno li rivivevo tutti.

Che cosa orrenda.

Mi venivano i brividi.

Ci avviammo verso la porta d'entrata e bussammo due volte, poco dopo sentimmo la serratura della porta scattare.

La porta si aprì producendo un flebile scricchiolio e davanti a noi si presentò la tetra figura di mia madre.

-Finalmente siete arrivati- disse con tono severo,

-Salve madre- risposi io.

Quando nella mia famiglia i si rivolgeva ai propri genitori dovevi mostrargli sempre rispetto dandogli del lei, che cosa strana a pensarci.

-Tuo padre ti aspetta dentro, sai che non è molto paziente- disse lei inarcando un sopracciglio facendo sembrare la sua espressione, se possibile, ancora più severa e sottolineando la parola "NON".

Mio padre non era mai stato un uomo paziente, anzi odiava terribilmente chi arrivava in ritardo o chi lo faceva aspettare troppo tempo.

Mormorando un "grazie" che a malapena si poteva sentire abbassai il capo ed entrai in casa sentendo l'odore di ebano e cera per legno mischiato anche ad un delicato profumo di rose.

Nonostante l'odore era davvero accogliente, quella casa non lo era.

Camminando per il lungo corridoio arrivai d'avanti al portone spalancato della sala da pranzo dove c'era un enorme tavolata, anch'essa di legno scuro e con intarsi floreali, mentre all'estremità della stanza, dove il calore era dato dalla presenza di un camino in marmo bianco, c'era una poltrona nero opaco dove era seduto mio padre.

-Victoria, che piacere rivederti- disse una voce profonda che era impossibile dimenticare,

-Padre...- sussurrai, lui si alzò con in mano l'edizione di quel giorno della gazzetta del profeta.

"Un classico" pensai trattenendomi dall'alzare gli occhi.

-Come stai figlia mia?- disse lui guardandomi con aria superiore -Bene padre e lei?- risposi io, -Non c'è male- rispose a sua volta.

La tensione dentro quella stanza era alle stelle e si poteva intuire che tutti cercavano fi sapere quale sarebbe stato il prossimo passo per continuare la conversazione.

-Bene adesso che sei arrivata puoi ritirarti in camera tua, a cena discuteremo dei programmi per la settimana. ceniamo alle sette in punto sii puntuale.- tagliò corto mio padre con tono freddo e distaccato.

Annuii con un cenno del capo e mi girai chiudendo le porte della sala.

Percorsi la lunga scalinata tenendomi al passamano della ringhiera ed arrivai al piano superiore.

Percorsi quello che sembrava l'interminabile corridoio fino ad arrivare all'ultima stanza posizionata alla mia sinistra.

Quella era camera mia.

Abbassai lentamente la maniglia di quella porta color nero opaco e l'aprii lentamente.

Era come l'avevo lasciata.

C'era un letto di una piazza e mezza con federe del cuscino e copriletto color verde smeraldo con alcune rifiniture argentate.

Bhe erano soliti utilizzare colori che richiamassero la casta Serpeverde.

Girai la testa verso la parete libera della mia grande camera e con mio sollievo e fortuna vidi che sulla parete erano ancora incollati i poster di vari band Rock babbane, alcuni disegni che avevo fatto, foto-magiche che ritraevano me e i miei amici mentre ci stavamo divertendo e alcuni striscioni della casata Grifondoro. Era la mia parete preferita, la parete dei miei ricordi, la parete che mostrava chi ero veramente.

Passai con tocco leggero la mano sul mio letto per poi sdraiarmici sopra e mi misi a pensare.

O più che altro a sperare.

Sperare di non sposarmi.

sperare di scappare da qui.

Sperare di tornare ad Hogwarts con i malandrini il prima possibile.

Sperare di avere la mia vita.







Note Autrice

Ciao👋
Eccomi tornata con un nuovo capitolo dopo, davvero, tanto tempo💓
Scusatemi se questo mese non sono riuscita a pubblicare ma non avendo ispirazione e con la scuola potevo fare davvero poco🥀
Spero che vi piaccia il nuovo capitolo📝
Miraccomando votate⭐
Al prossimo capitolo♒

✨Ale✨

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