Chapter II

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CLARKE'S POV
Ciao a tutti mi chiamo Clarke Griffin, sono nata a New York il 24 ottobre del 1999 da Abby e Jake Griffin, i miei genitori.
Io e mia madre non abbiamo un bel rapporto da quando mio padre è morto e non abbiamo neanche l'occasione di migliorarlo visto che lei è sempre troppo presa dal suo lavoro da primario in neurologia. Per fortuna a tirarmi su di morale ci sono le mie due migliori amiche, Raven e Octavia che ci sono sempre per me fin da piccole, come io ci sono stata per loro. Ci siamo sempre supportate e sopportate a vicenda.

Adesso sono a scuola da un paio di ore e sto disegnando svogliatamente su un foglio.
Sto divagando nella mia mente. Quando il professor Honey mi riporta alla realtà.

"Signorina Griffin, gentilmente mi potrebbe dire dove eravamo rimasti." Mi dice. Lì, vado in panico.

"Eh..." alzo la testa e vedo il prof che mi guarda "ehm... Uh..." cerco una scusa da dire ma poi qualcuno mi anticipa

"Mi scusi Signor Honey ma oggi Clarke non sta tanto bene per questo non è riuscita a seguire la sua lezione" Mi giro e vedo Peter che con un sorrisetto mi salva da quella situazione.
Il professore mi guarda ed io annuisco impacciata e quando stava per ribattere vengo salvata dalla campanella. Prendo le mie cose ed esco di corsa nascondendomi dietro la porta almeno per ringraziare Peter.

"Hey Pete grazie per avermi salvata prima." Gli dico appena lo vedo.

"No problem, Clarke" dice sorridendo "Ecco... senti, oggi sei libera?" Mi domanda in imbarazzo.

"Perché?" Gli domando.

"Perché ti volevo chiedere...se volevi uscire...sempre se ti va." Mi dice con aria speranzosa.

"Hm...scusa Pete ma non posso oggi." Dico e vedo che è un po' triste "non fraintendermi uscirei con te solo che avevo promesso di uscire con Rae e O e sai com'è Rae mi ucciderebbe se rifiuto" finisco con una risatina per smorzare l'imbarazzo che si era creato.

"Non fa niente Clarke." Dice in modo disinvolto. "Ee poi fai bene ad andare da Raven se no ucciderebbe anche me" Aggiunge ridendo.

"Eh si ci farebbe all'arresto se lo saprebbe" dico ridendo e lui mi segue a ruota.
Ad un tratto però, sentiamo una voce dietro di noi.

"Ah si....non credevo di essere così macabra ma in effetti se qualcuno mi ruba la mia Clarkie lo uccido."
Parli del diavolo ed eccola qui.
Signori e signore, vi presento, in tutto il suo sarcasmo, la signorina Raven Stark.

"Allora Rae, sappi che non mi permetterò mai di portartela via. Ci tengo alla mia vita." Dice Peter ridendo.
Poi ci saluta e se ne va.

"Wow Clarkie, non ti facevo una ruba cuori eeeh" mi dice provocandomi.

"Io? Nah...siamo solo amici." Dico io.

"Si Griffin, l'importante e crederci." Mi dice con una piccola risatina "comunque adesso andiamo da O, poi andiamo a mangiare e dopo andiamo a casa mia." Aggiunge lei.
Andiamo all'armadietto di O e poi ci incamminiamo verso il nostro ristorante preferito.
Eravamo quasi arrivate alla metà, quando Rae rompe il silenzio, dicendo:

"Sentite ragazze, stasera ci saranno anche i miei cugini, Lincoln e Lexa. Non vi da fastidio, vero?" Io e O ci guardiamo, e rispondiamo all'unisono:

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