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<Oh>
Sussurro ad Ale una volta che si è seduto al tavolo con me per la colazione.
<Buongiorno>
<Ce siamo già salutati, ascoltame>
<Un buongiorno me lo potevi pure dare bene>
Si lamenta lui mentre io alzo gli occhi al cielo.
<Già lo abbiamo passato sto primo passo, non me fà partì a giugolare de prima mattina, famme parlà prima che arrivano l'altri>
<Che c'è?>
Prendo un respiro profondo e poi guardo che nessuno ancora si sia seduto con noi.
<Mi ha baciato>
<Che me stai a dì>
Dice guardandomi serio mentre io annuisco e lui non ci crede.
<Non ti sto a scherzà, giuro>
Rispondo guardandolo.
<No vabbè e te che hai fatto?>
<Alessà, che ho fatto secondo te?>
<Scusa c'hai ragione, sto dormendo ancora>
<Eh, ho notato cazzo>
<Ma come->
<Shh, ne parliamo dopo>
Lo zittisco sussurrando notando che Denis si stava sedendo con noi.
<Buongiorno>
Ci saluta allegramente mettendosi al mio fianco.
<Buongiorno!>
Sorrido anch'io guardandolo.
<Ah a lui pure cor sorriso, a me manco quello>
Si lamenta ancora Ale facendomi scoppiare a ridere.
Poi il tavolo si riempie e noto con gran piacere che ci sta anche Andrea, solo che lui è alla fine del tavolo dalla fila di Ale ed io all'inizio.
Ci scambiamo uno sguardo con un sorriso, lui poi lo distoglie tornando a parlare con Fratino ancora con il sorriso stampato in volto.
Mentre invece Fratino lo guarda interrompendosi nel parlare e guarda me sorridendo compiaciuto, ci parlerò dopo.
Andiamo in adunata e si devono riformare quindi le squadre.
Elena viene in squadra con noi, Erika nella rossa, Ciupilan blu, Denis rosso, Antonio con noi, Carmelo rosso e Simone sta con noi.
Successivamente il comandante ci comunica che loro devono cercare un caposquadra e poi ci spiega quello che faremo in questi giorni.

<Per te Rizzo chi dovrebbe essè capitano?>
Domanda Badi a Matteo mentre siamo a tavola.
<O Cima o te, ragionandoci. Devi mettere un mix di prestazione fisica, disciplina>
<Anch'io penso te>
Dissi ad Ale al mio fianco indicandolo.
<Per quanto voglio bene a Nicholas, non penso abbia le doti del caposquadra>
<Esatto>
Mi da ragione Naomi guardandomi mentre torno a mangiare il mio pollo.
Successivamente andiamo in camerata, prendiamo gli zaini e ripartiamo uscendo dalla Caserma.
<Oh!>
Chiamo Fratino al mio fianco, siamo gli ultimi della fila.
<Che c'è?>
Mi chiede lui camminandomi di fianco.
<Me lo puoi dire di ieri eh>
<Che è successo ieri?>
<Come se non lo sapessi>
Rispondo guardandolo male mentre lui scoppia a ridere.
<M'hai spinto tu ad annà verso il bagno, lo sapevi>
<Non sapevo niente>
Si giustifica lui mentre continuiamo a camminare uno di fianco all'altro.
<Cè, ve siete messi d'accordo?>
<Ma chi?>
<Tu e quell'altro, ieri sera>
<Io?! Non ho fatto e organizzato nulla. Ti stai sbagliando Fede>
Risponde lui con il suo fare da stupido mentre io scuoto la testa.
<Sisi, me sto sbagliando, sisi>
Lui scoppia a ridere seguito da me ed entriamo nella struttura dove ci hanno portati, scoprendo una piscina.
Lasciamo gli zaini negli spogliatoi e poi ci leviamo le scarpe mettendoci le ciabatte.
Ci spiegano quello che dobbiamo fare, cioè galleggiare per tre minuti.
Piano piano ci buttiamo tutti ed è congelata.
<È ghiacciatissima>
Commento muovendo le braccia e galleggiando per la piscina.
<Preferisco il sole cuocente>
Mi dice Linda facendomi ridere.
<Com'è stare a galla con l'uniforme?>
Chiede il comandante ricevendo tanti dissenzi.
Poi prima fanno uscire noi ragazze e poi escono loro.
Successivamente ci spiega anche come proteggere lo zaino e poi facciamo l'esercizio piano piano.
Sembravamo tutti cagnolini che nuotano.
Mentre siamo in fila, alcuni tra cui me abbiamo già fatto l'esercizio, Fratino decide di levarsi la maglietta e strizzarla, così viene rimproverato dall'Istruttrice Colucci.
Quando torna anche Rosa, Fratino, Elia e Cima decidono di fargli uno scherzo e di dirgli di togliere la maglia a cui poi si aggiunge anche William.
Il ragazzo segue quello che dicono i compagni e, non lo avesse mai fatto, stavo morendo.
Mentre lui viene rimproverato dalla Colucci che lo ha visto, io penso che tra un po' svengo.
<Potrei svenire>
Sussurro a Alice che scoppia rumorosamente a ridere.
<Cazzo quel tatuaggio è proprio bello>
Dico guardando il tatuaggio di Rosa.
<Solo il tatuaggio>
Dice Naomi guardandomi ironica.
<Si, sto guardando solo quello>
Rispondo a Naomi che scoppia a ridere seguita dagli altri.
<Solo quello>
<Si, solo quello>
Dico per poi spostare lo sguardo verso la piscina.
<Daje regà, ma sempre voi due dovete essè!>
Urla Alessandro ad Andrea e Rosa.
Giro di nuovo lo sguardo e vedo l'istruttrice che li butta in acqua mentre noi ridiamo.
Poi finalmente ci fanno andare a fare la doccia e a cambiarci.

È sera, oggi dopo la piscina abbiamo avuto una lezione teorica e poi abbiamo intrapreso un viaggio nella memoria della Grande Guerra.
L'istruttrice Colucci ci riunisce tutti in una camerata ed esce delle lettere che man mano a mano consegna a tutti.
Quando la ricevo, subito la prendo e mi dirigo in camerata dove poi vengo raggiunta dalle altre.
Mi siedo nel mio letto e la apro, iniziando a leggerla.

<Cara Federica,
Ciao amore di mamma, come stai?
Qui stiamo tutti bene, il nonno è fiero di te ed è contentissimo.
Gli manchi più di tutti in questo periodo.
L'altro giorno ci diceva che, quando stavi in camera con lui anche senza fare niente, lui era felice di averti lì con lui.
Manchi anche a me e a papà, per non parlare anche di Giorgia e Lily, a loro manca la loro sorellona che si metteva a giocare con loro dopo aver finito di studiare.
Mi mancano i nostri discorsi alle due di notte, mi manca consolarti dopo un brutto voto, mi manca spronarti in vista di un'interrogazione.
Mi mancano i nostri abbracci e i nostri momenti davanti alla tv a commentare qualsiasi programma televisivo.
Comunque, cambiando discorso, sono fiera di te. Siamo tutti fieri di te e sappiamo (o immaginiamo) che quello che stai affrontando è molto duro.
Ma tu ce la farai sicuramente.
Ricordati perchè sei lì. Hai deciso di intraprendere questo viaggio soprattutto per te stessa e per mostrare al resto del mondo di che pasta sei fatta,non mollare.
Ti amo, la mamma>

Finisco di leggere nella mia mente e istintivamente piango.
<Chi ti ha scritto?>
Mi domanda Elena guardandomi.
<Mia mamma>
Rispondo tirando su con il naso e con un sorriso. Lei ricambia e poi mi da un'abbraccio forte.
Poi mi alzo ed esco un'attimo dalla stanza.
Nel corridoio incontro Luca che sorride.
<Pure tu?>
E apre le braccia venendomi incontro.
<Tutti massacrati>
Dice abbracciandomi e facendomi ridacchiare per poi stringermi forte.
<Mi sento così piccola in questo momento>
Dico con gli occhi chiusi e la guancia poggiata sul suo petto. È molto più alto di me.
<Ma tu sei piccola>
Alzo la testa, lui mi guarda la basso ed io lo guardo male facendolo scoppiare ancora di più a ridere.
<Ora fammi andare. Torno dopo ad abbracciarti>
Dico staccandomi, lui ride e mi lascia andare.
Mi dirigo quindi di nuovo sui miei passi.
<Apposto?>
Mi domanda Rosa alzandosi e vedendomi davanti allo stipite della loro stanza.
Poi, come se lo sapessimo già, ci avviciniamo uno all'altra e ci abbracciamo.
<Chi ti ha scritto?>
<Mia mamma. A te?>
<Anche a me>
Dice lui staccandosi e guardandomi.
<Cioè non tua mamma ma la mia>
Scoppio a ridere e mi asciugo gli occhi lucidi, poi ci sediamo sul suo letto e leggiamo uno la lettera dell'altro e poi ci confrontiamo.
<Ti giuro che non ho mai pianto per una cosa che mi ha detto mia mamma>
<Si?>
Dico guardandolo e adocchiando un sorriso.
<Ti giuro. Non lo so perché mi ha fatto quest'effetto>
<È una cosa bella dai>
Dico abbracciandomelo un'altro po' e asciugandogli la lacrima che stava bagnando la sua guancia.
<Te? Che mi dici?>
Prendo un respiro profondo e poi inizio a parlare.
<Io co mia mamma sono un sacco legata. Sono stata la prima figlia, dopo tre bambini persi>
Lui mi guarda attentamente e ascolta, senza commentare.
<È la persona più importante della mia vita. Mi ha aiutato un sacco negli ultimi anni e non siamo mai state lontano così tanto>
<Come non mollo io però, non devi mollare neanche tu>
<No infatti>
Dico rialzando lo sguardo e incrociando il suo.
Lui mi accenna un sorriso e poi, istintivamente mi bacia.
Metto le mie mani sulle sue guance e chiudo gli occhi ricambiando.
<Dovremo parlarne>
Mormoro quando ci stacchiamo per riprendere fiato.
<Si ma non adesso>

La CasermaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora