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Dopo la cena, andiamo allo Spaccio a passare un'altra bella serata insieme.
<Raga ma io me la berrei pure un po' di birra sapete>
<Hai il piantone>
Mi ricorda William guardandomi.
<Ce l'ho dalle dieci a mezzanotte, quindi poi vado a dormire e lo lascio a te il posto>
Sorrido soddisfatta mentre lui ridacchia.
Poi ci mettiamo in fila e chi c'è al banco inizia a servire le bibite.
Alla fine prendo una soda e mi siedo nel solito divano con Elena e Denis, così iniziamo a chiacchierare.
<Ma con Rosa?>
<Che cosa?>
Domando guardando Elena e cercando di sembrare più normale possibile.
Non devono sapere niente, per ora. Fino a quando non ne avremo parlato per bene e non avremo chiarito le cose, nessuno doveva sapere.
<Non è successo niente?>
<No niente, che doveva succedere?>
<No è che->
<È che sei strana oggi, da quando sei tornata a pranzo>
La interrompe Denis guardandomi incuriosito.
<Esatto, poi anche il fatto che ci avete raggiunto dopo tu, Ale e Luca, due domande ce le siamo fatte>
E ora che cazzo potevo inventarmi? Dovevo trovare una scusa al più presto.
Senza nessuna idea, decido di non parlare e di farli stare tranquilli.
<No niente, state tranquilli. Mi fa piacere che vi siate preoccupati>
Poi giro lo sguardo e vedo Luca giocare a carte con Simone e Erika.
Luca si gira verso di me. Giusto in tempo.
Per sfuggire a quella situazione, subito mi metto ad urlare.
<Raga, vi serve un quarto?>
Elena e Denis si girano verso chi ho urlato ed io faccio segno a Luca di dire di si che mi guarda confuso.
<Si, vieni?>
<Arrivo>
Dico finendo di bere mentre i due si rigiravano verso di me.
<Vado dai>
Dissi alzandomi e loro mi sorrisero. Vado a buttare la lattina e raggiungo quei tre.
<Poi mi spieghi>
Mi sussurra Luca mentre Erika da le carte ed io annuisco.
Così iniziamo a giocare a scala quaranta ed io perdo miseramente. Sono sfortunata nei giochi.
<Sono sfortunata nei giochi di carte>
Dico a Luca mentre raggiungiamo Ale al bancone.
<Sfortunata in gioco, fortunata in amore>
Lo guardo male e lui scoppia a ridere
<Ma vaffanculo>
Pronuncio mentre ci avviciniamo ad Alessandro.
<Apposto, pischè?>
Domanda Ale stranito mentre arriviamo da lui ed io mi siedo sul bancone.
<Apposto>
<Sta morendo dentro in realtà>
Continua Luca mentre io scoppio a ridere seguita da tutti e due.
Ciò un bel rapporto con loro perché sono tutti e due del Lazio, in più Luca è anche romano come me e l'ho scoperto solo sei giorni dopo essere arrivati qua.
Poi cià anche diciotto anni come me, solo che lui sta già all'Università, io ancora in quinto superiore.
Nonostante la differenza di età, io e Luca siamo più piccoli di Ale abbiamo diciotto anni e lui ventidue, siamo un bel trio.
Odiamo le stesse persone e abbiamo molte cose in comune, come la musica. Infatti tutti e due scrivono pezzi ma non li pubblicano perchè si vergognano, io invece amo la musica che ascoltano e che praticano.
Ale ci ha persino rivelato che si è trovato fin da subito bene con tutti e due, anche se ci scambiamo di quattro anni.
<E c'hai ragione cazzo, c'hai anche ragione>
Tutti e tre scoppiamo a ridere e poi tutti e due escono il discorso 'Rosa'.
<Non ciò parlato.>
Rispondo secca guardando verso Rosa che sta giocando a bilirdino con Fratino, Denis e Carmelo.
<Madonna, ma perché non ti fai valere Federì, eddai!>
Dice Luca guardandomi mentre io torno con lo sguardo su di lui.
<Vabbè ma se proprio dobbiam parlare, io ti nominerei Naomi cè>
Mormoro a lui ed Ale mi da subito ragione.
<E c'ha ragione, zì. Non le puoi dare torto>
<Stavamo parlando di lei e Rosa, come siamo finiti in questo discorso?>
<Guardalo come cerca di deviare il discorso.>
Dico ad Ale toccandogli il braccio mentre lui scoppia a ridere.
<Sei falso Luca! Falso!>
Tutti e tre scoppiamo nuovamente a ridere. Sembriamo quel trio che trovi al Bar a ridere e scherzare, non lo hai mai visto litigare. Il trio perfetto insomma.
<Il trio delle meraviglie>
Dico poggiando le mie braccia sulle loro spalle e attirandoli in un'abbraccio.
Appena ci stacchiamo, alzo lo sguardo verso l'orologio e sbarro gli occhi.
<Cazzo, sono le 10>
Dico ricordandomi che cosa devo fare e facendoli spaventare
<Vi saluto che ho il piantone stasera>
Continuo scendendo dal bancone mentre loro mi salutano ed io esco dallo spaccio.
Faccio i corridoi e poi salgo le scale per poi sedermi sulla sedia.
Passo la prima ora da sola e a fare qualunque cosa mi venga in mente, alle 11 sento passi, molto passi, sulle scale e arrivano i miei compagni.
Alcuni mi danno il cinque, altri invece direttamente la buonanotte.
Quando tutti se ne sono andati e sento il minimo rumore ancora in corridoio, mi metto ed urlo:
<Non fate casino che vi spezzo in due, tutti quanti>
Poi mi raggiungono Simone, Carmelo, Cima, Denis, Rosa e Luca che si mettono a parlare, poi la tromba inizia a risuonare in quella stanza e loro come sempre improvvisano un balletto mentre io rido.
<Dai raga andate a dormire, non voglio problemi>
Dico appena la tromba finisce e l'unico punto di luce proviene da questa stanza, il resto è tutto buio.
<Va bene>
Dice Cima incamminandosi.
<Buonanotte Federicaa>
Dice Elia seguendolo mentre anche Cima urla un 'buonanotte'.
Mi salutano tutti e Luca, prima di andarsene mi da un'abbraccio che subito ricambio.
<Notte Fede>
<Notte Lu>

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