L'ascensore profuma di lavanda, è ampio e questa musichetta rilassante non avrebbe abbandonato la mia testa per giorni.
Quasi mi distrae dalla situazione che mi circondava, di cui avevo paura di pentirmi dopo.
<<Puh- Mason questa colonia è forte->> commenta schifato Tyler,lo stesso biondino del sedile passeggero.Mason lo avvicina a sé con un braccio, stringendolo contro il suo petto.
<<È buona, senti?>>
Tyler si dimena, facendo versi disgustati accompagnati da smorfie con la stessa enfasi.
Li osservo divertita, lasciandomi sfuggire una piccola risata.Lo sguardo di Mason cade su di me cambiando mood spontaneamente, diventa pungente e freddo.
Fortunatamente il richiamo del piano dell'ascensore lo distrae e usciamo, in silenzio.
È già il sesto piano, mi dovevo rimangiare quel che avevo detto sul vivere qui; la vista-dalle ampie finestre del corridoio-è spettacolare.La corsia è divisa in diverse porte, che dovevano essere i famosi appartamenti.
<<Casa di Paige è stupenda! Enorme! Non ci credo che non sapevi chi fosse prima d'ora>> commenta Avril restandomi vicina.
<<Perché dovrebbe conoscere tutti?>> ribatte Tyler affiancandoci.
Sono abbastanza sicura di aver già visto questo ragazzo, ma non in ambito scolastico. Questa curiosità potrebbe uccidermi.
Io sorrido impacciata, sciogliendomi un po'.
<<Ho tempo di conoscere tutti>> ridacchio mentre ci incamminiamo verso l'appartamento.
<<E vorresti conoscere me?>> chiede il biondino con un sorriso idiota sulle labbra.
Mi sposto leggermente.
<<Nah, negativo>> rispondo con tono secco.
Lui ride rumorosamente posando una mano sulla bocca.
<<Tyler>> Lo richiama Mason in lontananza col suo fare sempre seccato; fermo davanti un'alta porta celeste, segnava il numero 102.Il ragazzo scatta sull'attenti e con una corsetta lo raggiunge.
Lo osservo allontanarsi, tuttavia sembrava lo facesse quasi con dispiacere.Mason bussa sulla porta, solo una volta, attendendo in silenzio.
Teneva stretto a se una busta di carta, marroncina, come quelle che danno al forno.Mi dava fastidio la sua indifferenza, seppure fossi convinta che la mia presenza influiva su questo atteggiamento.
La porta si spalanca e una chioma rossa e riccia fa capolino, una ragazza alta e pallida si palesa sullo stipite, con una larga maglietta della Nasa e dei semplici shorts, visibilmente assonnata.<<Buongiorno>> dice Mason poggiandole il sacchetto di carta sulla testa, per poi invadere l'abitazione con i suoi amici.
Esito leggermente intenta a darmela a gambe, fin quando gli occhi della roscia si posano su di me.
<<E tu?>>mi domanda squadrandomi leggermente.
<<Uhm Lilith, sono di passaggio>> improvviso impacciata porgendole la mano.
Lei l'afferra, ricambiando la stretta di mano.
<<Paige>> mi sorride.Le labbra carnose,curvate in quel accomodante sorriso, le illuminavano il viso.
Tiene la mia mano stretta nella sua, attirandomi leggermente a sé. Irrigidisco.
Allenta la presa, mantenendo il mio sguardo; i suoi occhi scrutavano i miei, analizzandomi in silenzio.Deglutisco a fatica,sono sotto tensione, l'atmosfera sembrava quasi farsi pesante... eppure non riuscivo a smettere di osservare le sottili sfumature verdi nei suoi occhi marroni. Sono quasi invidiosa.
Avril mi afferra per il braccio gettandomi ferocemente nel salotto della casa, Paige ritira la mano.<<Ma che ci vuole a far entrare un ospite Paige!>> Esclama la bionda con la sua vocina stridula.
La ragazza si limita a farle il verso mentre chiude la porta alle sue spalle.La casa è grande, ordinata, con uno stile urbano e particolare.
Sulle pareti ci sono vari vinili di vecchie canzoni, foto, tavole di skateboard e alcuni dipinti.Mi avvicino cautamente a ognuno di questi, osservandoli entusiasta.
Non ho mai visto un vinile originale da così vicino,mio padre sarebbe impazzito; sono quasi tentata di fargli una foto, ma sarei risultata più strana di quanto non sia già.
<<Ti piacciono?>> Chiede la proprietaria addentando un cornetto, che probabilmente era nella bustina che le aveva offerto Mason.
<<Sì, amo questo album>> dico, tornando a osservare il vinile.
La vedo annuire con la coda dell'occhio.
<<E i dipinti..>> faccio per chiederle.
<<Li ho fatti io>> risponde entusiasta avvicinandosi a gran passi a uno in particolare; un prato di tulipani rossi con un solo e semplice girasole, nascosto centralmente.<<È bellissimo>> commento,scorrendo lo sguardo lungo la grande tela.
Lei mi sorride brevemente, per poi tornare al suo cornetto.
I ragazzi,dalla cucina, ci richiamano invitandoci a bere qualcosa.
<<Seguimi>> mi fa un cenno col capo, nella direzione delle voci.Sono sparsi nella stanza, ognuno a preparare il proprio "pranzo", successivo a quello della mensa a quanto pare.
È una cucina immensa, chiara e pulita, la luce del sole splendeva sulle lucide mattonelle che coprivano il muro.
Mason armeggia con il burro d'arachidi, mentre giocherella con un filtro per le sigarette tra le labbra.
<<Posso offrirti qualcosa?>> chiede Paige prendendo del caffè istantaneo da un cassettone.<<Va bene qualsiasi cosa, tranquilla>>
Sono immobile sulla soglia della porta, in imbarazzo e agitata.
La vedo prendere due tazze dalla lavastoviglie, per poi riempirle con un po' di polvere di caffè.
In realtà quella roba non mi era mai piaciuta, sono abituata alla moka o alle cialde, comunque nulla di istantaneo.
Valeva la pena provare.Aggiunge l'acqua bollente nelle due tazze bianche, lasciando sciogliere il caffè.
La osservo in silenzio mentre con due cucchiaini gira la miscela più volte.<<Non sembri convinta>> dice scrutandomi in viso.
<<Certo che sono convinta>> rispondo avvicinandomi per prendere la tazza.Paige me la passa velocemente, avvisandomi del calore della porcellana.
<<Mason fai anche a me e Lilith quel che...che stai facendo?>>
Lo osserviamo tutti in silenzio, mentre lecca il cucchiaino sporco di burro d'arachidi.
<<Panino con...nutella, burro d'arachidi e marshmallow?>> spiega con la bocca impastata.
Porto una mano alla bocca cercando di non far notare il sorriso che si stava allargando sulla mia faccia.
Mi viene da ridere e allo stesso tempo da vomitare.<<Che schifo>> mugugna Tyler alle mie spalle.
Io annuisco energicamente, osservando Mason portare il panino farcito alla bocca.
<<Non capireste>> ribatte addentando il mostro.Arriccio il naso osservando le sua lingua scorrere sulle labbra, catturando quella sorta di mix tossico.
<<Se ti fa schifo perché continui a guardarmi?>>attacca con fare ovvio, spostando lo sguardo su di me, prima di addentare di nuovo la creatura mostruosa.
<<Perché è divertente>> ribatto <<puoi farne uno anche a me?>>Mason sgrana gli occhi stupito quando afferro una sedia e lo affianco convinta, passando lo sguardo tra me e il suo bottino.
<<Serviti>>
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Different Souls
ChickLitUn romanzo horror decisamente fuori dagli schemi. Lilith Jones è una sedicenne che, nella sua fase peggiore, vuole scoprire se stessa e i segreti che la sua famiglia le ha tenuto nascosto. I comportamenti strani che si manifestano in lei,e intorno...