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Le mancava un incentivo, qualcosa che la spingesse a sbloccarsi.
La classe era immersa nel silenzio, la tensione era quasi palpabile.
<<Da dove vieni, Sara? >> le chiedo con un tono di voce fin troppo alto.
Il mio modo di sbloccarla funzionava, le sue spalle sembrano rilassarsi.

<<Vengo da..>> ecco ribloccarsi di nuovo.
<<Roma>> sospira continuando.
Il suo sguardo si perdeva quasi nel mio.

Il professore le fa qualche domanda riguardo il suo paese, la scuola, e per qualsiasi problema di farsi aiutare dai compagni o i docenti.
Le sorrido una volta che la sua attenzione torna su di me.

                       °   °   °
La campanella suona e finalmente posso sgranchirmi le gambe per i corridoi.
Sara era sparita con una tipa del consiglio studentesco, come si chiamava.. Shalissa? Melissa? Qualcosa del genere.
Butto appunti e libri nello zaino dirigendomi verso l'uscita dell'aula, ma i miei piedi si bloccano quando scontro qualcosa, o qualcuno.

Alzo lentamente lo sguardo incontrando quegli occhi verdi smeraldo famosi in tutta la scuola,Mason Scott e la sua squadra di basket.

<<Attenta cosa! >> esclama qualcuno alle sue spalle.

Il ragazzo si limita a fissarmi con sguardo impassibile.
Dei fogli erano sparsi sui suoi piedi, reazione del nostro scontro probabilmente.
Mi chino a raccoglierli goffamente e rialzandomi dico solo uno "scusa", non realmente sincero.
Abbandono la stanza e la situazione correndo per i corridoi diretta dall'unica persona che mi interessava in questa stupida scuola.

Entrata nella gigantesca biblioteca mi dirigo nella parte romanzi rosa dove avrei trovato sicuramente il soggetto che cercavo.
<<Tay?>> sussurro tra le librerie.
<<Ehi primadonna!>> esclama alle mie spalle afferrandomi.
Sobbalzo.

<<Cazzo Tay siamo in biblioteca!>> gli ricordo facendo un cenno di scuse alla bibliotecaria che ci teneva d'occhio.

Ci conosciamo dalle medie e la storia è stata molto imbarazzante, semplicemente decisi di dichiararmi e la sua risposta fu più o meno "tu sai che ho fatto coming out vero? +", da quel giorno siamo stati, imbarazzatamente, inseparabili.
Ci completiamo perfettamente se pur con caratteri diversi.

<<Sembri tesa... ancora Victoria?>> mi chiede accarezzandomi il braccio.
Ho notato quel lampo di tristezza che ha attraversato i suoi occhioni marroni.
Scuoto la testa, mi ero quasi scordata di lei.

Decidiamo di parlarne davanti a un bel frullato del bar della scuola.
<<Oddio calma gli ormoni Tay, è uno studente come altri>> gli ricordo.
<<No Lil non capisci, è Mason Scott>> gesticola lui.

<<Quindi?>>

Una mano delicata si posa sulla mia spalla,il gesto mi porta a voltarmi di scatto augurandomi che non fosse Victoria.
Sara indietreggia di un passo confusa dalla situazione.

<<Cavolo rilassati ragazza, piacere Tay>> si sporge lui sul tavolino per stringere la mano della ragazza.
<<Sono Sara>> ricambia lei sorridente.

Li osservo in silenzio mentre chiacchierano di cose generali.
Non riuscivo a trovare il motivo di questa pressione sul petto, cosa mi turbasse.

Bevo un sorso di frullato continuando a contemplare i due distrattamente.
Tay giocava con una ciocca del suo ciuffo rosa scolorito, aveva proprio rovinato il suo biondo oro con quella tinta scadente.
Sara gli sorride ascoltando con interesse i discorsi complicati e non richiesti del mio migliore amico.
<<Mi dispiace>> le mimo con le labbra ironicamente,pare divertirsi.

Usciamo dal bar e Tay ancora non aveva concluso il discorso sulle etichette assegnate agli studenti.

<<Okay, okay, ad esempio..quella è Jessica, capo cheerleader, fidanzata di Mason Scott e grandissima pu->>

<<Vuoi darle anche il codice fiscale? >> lo interrompo.

Risponde sbuffando per poi continuare il suo discorso.
<<Ed è sempre con qualche ragazza della squadra, lei è la bionda ossigenata accanto a...Victoria?>> si blocca dandomi una gomitata allo stomaco.
Un po' di frullato mi esce dalle labbra ma riesco, con un gesto fulmineo, a guardare nella direzione indicata.

Non potevo credere a quel che vedevo.
Victoria che rideva con Jessica Langthon?

Non ci sarebbe nulla di male in tutto ciò, se non fosse che fino a ieri non potevano vedersi.
Da parte della mia migliore amica c'era un odio represso per quella ragazza.

Gli occhi scuri della roscia incontrano finalmente i miei.
Non riuscivo a muovermi, a spostare lo sguardo, a capire.

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