Capitolo 46

8 1 0
                                    


NINA POV

"Eccola" dice Zine abbracciandomi.

"Ciao, grazie tesoro" dico abbracciandolo.

"Voi due ormai siete amici per la pelle" dice Ale.

"Che c'è? Hai paura che ti rubi il migliore amico?" dico io.

"Nah tanto lui preferisce me" dice Ale.

"Okay, io me ne tiro furoi prima che degeneri" dice Zine andando via.

Noi due ridiamo.

"Vuoi che ce ne andiamo? So che non ti piace questo genere di ambiante" dice Ale.

"Nah non c'è molta gente, se non fosse per la musica di merda si starebbe bene" dico io.

Lui ride prendendo un sorso dalla sua birra.

"Ne vuoi un sorso?" mi chiede.

"No, sai che non bevo" dico io.

"Si lo so ma è educazione chiedere" dice.

"Oh si e tu sei super educato" dico io.

"Esatto" dice mettendo una mano sul mio sedere.

Io scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo sorridendo.

"Dobbiamo rimanere cosi tutta la sera?" dice lui.

"Si" dico baciandolo leggermente "Però se vuoi vado via"

"Non provarci nemmeno" dice lui baciandomi.

Passiamo gli altri 10 minuti a baciarci.

"Quando avete finito di limonare ditecelo che almeno vediamo a sederci" dice Mamali ridendo.

"Sei un guasta feste" dice Ale.

"Scusa amico ma per queste cose si va in albergo" dice Mameli e io scoppio a ridere.

"Sei cosi delicato" dico io ridendo.

"Quando andiamo via?" dice Ale a Mameli.

"Zio siamo appena arrivati" dice lui e Ale sbuffa.

"Sarà una serata molto lunga" dico io.

-

Stiamo uscendo dalla discoteca e sono le 2.

Sono tutti ubriachi marci, tranne me.

"Zine dammi le chiavi" dico io.

"Guarda che riesco a guidare anche se ho bevuto un pochino" dice facendo una faccia buffa.

"Si si sono certa di questo ma tu dammele lo stesso" dico e lui me le da.

Li aiuto a salire tutti e vado al volante.

"La patente almeno ce l'hai?" chiede Mameli ridendo.

"Certo che ce l'ho" dico scuotendo la testa.

Metto il navigatore e partiamo.

Dopo una decina di minuti arriviamo.

"Ragazzi siamo appena arrivati, ma vi prego non urlate" dico e loro annuiscono.

Scendono piano piano barcollando.

Saliamo in ascensore ed arriviamo in camera.

C'è chi si sdraia a terra, chi sul diviano, chi sulla sedia.

Ale si mette sul letto e mi fa segno di andare accanto a lui.

Io vado e ci abbracciamo.

In un paio di minuti ci addormentiamo tutti.

-

"Dio che mal di testa" dice Zine.

"Avete bevuto come degli animali, lo credo bene" aprendo piano gli occhi.

"Come siamo tornati?" chiede Mameli.

"Col furgoncino?" dico ovvia.

"Si grazie, ma chi ha guidato?" dice lui.

"Io" faccio una faccia seria.

"Oh mio dio e siamo vivi?" dice Zine e io lo guardo male "Sai come si dice no? Donna al volante pericolo costante"

"La prossima volta vi farò venire a piedi allora" incrocio le braccia.

"Lasciatela in pace" dice Ale dietro di me.

"Quando Ale è innamorato è proprio insopportabile" dice Zine.

Io rido e do un bacio sulle labbra di Ale.

"Mi fate venire il diabete" dice Mameli.

"Vi siete svegliati con la voglia di rompere il cazzo oggi?" dice Ale ridendo leggermente.

"Ho un mal di testa assurdo" dice Zine.

"Aspetta, in valigia dovrei avere qualcosa" dico io andando in camera mia e tornando con il Moment in mano.

"Ecco a voi" dico io.

"Mamma mia sei peggio di Alessandro tu" mi dice Riccardo.

"Perchè?" chiedo io.

"Perchè porta con se sempre uno zaino pieno di medicine e macchinette della pressione" dice Mameli.

"Ipocondriaco" dico io sorridendo "Alle 17 ho il treno"

"No!" dice Ale.

"Si!" dico io.

Lui mette il broncio.

"Di che ti lamenti? Non dovrei nemmeno essere qui" dico io.

"Lo so" dice lui accarezzandomi un braccio.

"Okay vi lasciamo soli" dice Alessandro trasciando fuori tutti.

"Questa volta non litighiamo però" dice lui.

"Sei tu che volevi litigare, non io" dico.

"Sei tu che hai cominciato" dice.

E' cosi bello.

"Non è vero, ma diciamo che hai ragione perchè non ho voglia di litigare" dico io.

"Davvero non ti fidi di me?" chiede Ale.

"Io mi fido di te Ale, non ti avrei lasciato fare molte cose se non mi fossi fidata" dico io.

"E allora perchè quella frase in stazione?" chiede lui.

"Io ti ho semplicemente chiesto di non fare stronzate Ale, perchè può succedere che una persona le faccia senza accorgersene, e tu sei quel genere di persona, fai le cose senza pensarci, sei impulsivo, dici e fai le cose senza pensarci molto, che non sempre è una cattiva cosa, ma ogni tanto bisogna fermarsi a riflettere" dico io.

"Sei cosi sexy quando fai certi discorsi" sorride e io alzo gli occhi al cielo "Ma comunque tutte le cose che faccio non le faccio con l'intento di farti stare male perchè è l'ultima cosa che voglio fare"

"Lo so" dico baciandolo.

Amati sempre - Alessandro CasilloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora