Mi svegliai a causa del mio cellulare che, assordante, non la smetteva di suonare.
Aprii a fatica gli occhi e a tentoni afferrai il cellulare da sopra il comodino, staccandolo dal caricabatterie. Senza guardare nemmeno chi fosse risposi e lo portai all'orecchio.«Pronto?»
«...stavi ancora dormendo?» Sentii la voce di Eren dopo un momento di silenzio.
«Mh... No... Sì, forse.» Mugugnai con gli occhi socchiusi e la luce del sole che mi accecava attraverso la finestra.
«La tua voce assonnata è la cosa più carina che abbia mai sentito.» Eren ridacchiò.
Affondai per un istante il volto nel cuscino, cercando di trattenere un sorriso. «Smettila di fare il ruffiano. Cosa c'è?»
«Sono quasi le tredici e pensavo fossi già sveglia.»
«Stasera c'è la festa e poi devo stare da te. Quindi ho dormito di più.» Gli spiegai, mentre ancora assonnata mi poggiavo sui gomiti per tirarmi su.
«Davvero non puoi passare la serata con me? È solo una festa...»
«Scusa ma Reiner non avrebbe mai smesso di tormentarmi se non avessi detto sì. E in ogni caso, non ci starò molto. Inizierà verso le nove e trenta, quindi pensavo di andarmene verso la mezzanotte.»
«Allora ti vengo a prendere a quell'ora, principessa?» Mi prese in giro sogghignando.
«Ah-ah, spiritoso.» Sbadigliai rumorosamente e lentamente mi alzai. «Sì comunque. Tra poco ti mando l'indirizzo.»
«Non possiamo nemmeno passare il pomeriggio insieme?»
Sospirai. «Deve passare Annie da me per aiutarmi a scegliere cosa indossare. Reiner vuole farci fare amicizia, siccome secondo lui ci somigliamo.» Mi strinsi nelle spalle e uscii da camera mia.
«E va bene... Allora ci vediamo stasera.»
Lo salutai e riattaccai, andando verso la cucina. Trovai Levi finire di pranzare, che mi guardò ancora in pigiama.
«Alla buon'ora. Stasera ti devo accompagnare o venire a prendere?» Cambiò subito argomento, mentre io aprivo il frigo per prendere qualcosa da mangiare.
«No, vai pure al lavoro. Mi accompagnerà una mia compagna. E al ritorno mi verrà a prendere Eren.»
Sembrò turbarsi, ma cercò di nasconderlo e bevve un sorso d'acqua. «Non bere troppo, almeno. E sta lontana da tutti quei mocciosi che invece si ubriacheranno. Io tornerò verso le due dal lavoro, come al solito.»
Mi sedetti a tavola di fronte a lui e feci un respiro profondo. «Mi fermo da Eren, in verità.»
Vidi Levi irrigidirsi. Non volevo mentirgli dicendo che stavo a dormire da Sasha, nonostante ne fossi tentata, ma non avrebbe avuto alcun senso. Non dovevo giustificarmi, specialmente per il fatto di voler passare la notte dal mio ragazzo; oltre al fatto che ormai non ero più una ragazzina e potevo prendere le mie decisioni in modo autonomo.
«Non ti preoccupare. Tornerò per domattina o nel primo pomeriggio.» Aggiunsi, notandolo rabbuiarsi.
Ammetto che vedere Levi struggersi a causa delle sue ansie da fratello maggiore (iper)protettivo mi divertiva e a stento trattenni una risata.
Quando uscì per andare al lavoro io mi ero già lavata, così feci una veloce cena ed aspettai l'arrivo di Annie, che arrivò mezz'ora dopo le otto.
«Scusami, di sicuro non avevi voglia di aiutarmi.»
«Reiner non mi avrebbe comunque lasciata in pace se non l'avessi fatto. L'alternativa se no sarebbe stata aiutarlo con gli ultimi preparativi, quindi preferisco stare qua a frugare nel tuo armadio.» Mi rispose con distacco, iniziando a spostare e guardare i miei abiti.
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𝐃𝐨𝐰𝐧𝐭𝐨𝐰𝐧 𝐁𝐚𝐛𝐲 «Eren x Reader»
FanfictionCon assoluto silenzio avvicinò il suo volto al mio, fermandosi non appena le punte dei nostri nasi si sfiorarono. Tenevo le labbra serrate e sentivo il mio cuore battere talmente forte che ebbi il timore mi esplodesse nel petto. «[T/n] non hai mai b...