Era di nuovo il tramonto. Per l'intero pomeriggio non avevo fatto altro che pensare a cosa dire ad Eren. Non capivo nemmeno cosa provavo io in primis, onestamente, dunque una parte di me avrebbe voluto semplicemente ignorarlo per il resto della mia vita.
D'altra parte dovevo dirgli qualcosa: non potevo farlo aspettare troppo a lungo e nemmeno io volevo attendere oltre per sistemare la faccenda. Le domande principali erano tre, sostanzialmente.
Ricambiavo i sentimenti di Eren?
Se sì, sarei riuscita a sopportare il suo lavoro da stripper?
E ancora, se ci fossimo messi insieme Levi l'avrebbe ucciso prima ancora di poterci anche solo baciare?Sbuffai rumorosamente e mi buttai sul letto a peso morto, portandomi un cuscino in faccia per ovattare un urlo di frustrazione.
Ne avevo parlato con Armin, il giorno prima uscita da scuola.
«Lo conosco e so che, nonostante tutto, Eren è una brava persona. Dovresti dargli una possibilità.»
E come se non bastasse ne avevo parlato con Sasha e Connie in chiamata.
«Devi dirgli di sì! Punto primo è un figo; punto secondo è un tuo amico d'infanzia; punto terzo cazzo [T/n] fa lo stripper! Sarà stra bravo a letto!» Da Sasha me la dovevo aspettare una risposta simile.
«Prima di pensare a scopare dovresti pensare se lui piace anche te e se può renderti felice. Se no è ovvio che non può funzionare.» Connie incredibilmente (e lo dico perché solitamente era stupido tanto quanto Sasha) si era preoccupato di come mi sentivo io in tutto questo, senza dare per scontato che io ricambiassi già i suoi sentimenti o che presto l'avrei fatto.Dopo averci pensato a lungo, e non ancora totalmente convinta della mia decisione, presi il cellulare e mandai un messaggio ad Eren.
Ci sei tra mezz'ora al parco?‹
Aspettai qualche minuto e rispose.
Eren
›ti aspetto lìMi vestii e messa la giaccia uscii di casa, dicendo a Levi che dovevo fare una commissione.
Andai a piedi al parco e, nonostante fossi arrivata con leggero anticipo, trovai Eren già seduto sull'altalena ad aspettarmi, assorto nel suo cellulare.
Aveva probabilmente sentito i miei passi e alzò la testa. Appena mi vide ritirò il cellulare nella felpa e mi venne incontro, dandomi l'impressione che non avesse pensato ad altro che a questo momento fin dalla sera prima.Ci guardammo in silenzio per una manciata di secondi e con un profondo respiro decisi di iniziare.
«Ho pensato tutto il giorno a quello che mi hai detto. Tutta la notte a dir la verità...» Ammisi abbassando per un attimo lo sguardo. «Ed io... In questo momento non so ancora se provo lo stesso per te.»
«Cosa significa allora?»
«Significa che se decidessi di provarci, di frequentarci per capire cosa provo, per il momento non posso sapere se ti piaccio davvero o se sono solo uno dei tuoi tanti flirt.»
Parve stupirsi delle mie parole e inarcò le sopracciglia. «Dopo tutto quello che ti ho detto ieri sera, pensi ancora che tu possa essere una delle mie tante conquiste?»
Non risposi e mi morsi l'interno labbro. Eren a quel punto mi afferrò il polso con l'intento di tirare fuori dalla tasca della giacca la mia mano, e la strinse nelle sue, calde e accoglienti.
«[T/n] ti posso giurare che non sei una delle tante. Tu sei molto più importante per me, per non dire che sei la più importante. E te lo dimostrerò se solo tu me lo permetterai.»
Mi guardava con una sicurezza e una sincerità tali che mi ritrovai intimidita e ritrassi la mano dalle sue, distogliendo lo sguardo.
STAI LEGGENDO
𝐃𝐨𝐰𝐧𝐭𝐨𝐰𝐧 𝐁𝐚𝐛𝐲 «Eren x Reader»
FanficCon assoluto silenzio avvicinò il suo volto al mio, fermandosi non appena le punte dei nostri nasi si sfiorarono. Tenevo le labbra serrate e sentivo il mio cuore battere talmente forte che ebbi il timore mi esplodesse nel petto. «[T/n] non hai mai b...