Contrasti

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Rimanemmo a Villa Borghese per un bel po' di tempo, troppo per poterlo dire con precisione. Non mi ero mai sentita così viva dopo la mia precedente relazione, potevo sentire le mani di Damiano che accarezzavano delicatamente la mia pelle e non provavo paura, non sentivo il bisogno di spostarlo, lo volevo lì, accanto a me, non volevo che si fermasse, volevo che continuasse ad accarezzarmi e a baciarmi. Purtroppo a separarci fu il sole, che tramontando puntò proprio verso i nostri visi, costringendoci a separarci. Arricciai leggermente il naso e mi coprii il viso con il dorso della mano, appena passato il fastidio tolsi la mano e guardai il ragazzo davanti a me, visto che ero ancora sulle sue gambe. Aveva le guance lievemente arrossate, forse il sole puntava su di noi già da un po', aveva le labbra incurvate in un lievissimo sorriso e teneva gli occhi socchiusi, nonostante faticasse a vedere non smetteva mai di tenermi per i fianchi, continuando ad accarezzarli con delicatezza. <<Sono stata bene comunque >> dissi io dopo un po' passandogli una mano tra i capelli.<<Anche io>> mi rispose posando una delle mani sul mio viso per poi avvicinarsi così da darmi un bacio a stampo, che ricambiai.<<Vuoi venire un po' da me?>> gli chiesi guardandolo dritto negli occhi. <<Beh, se me lo chiede una bella ragazza come te perché no?>> rispose lui col suo tipico tono basso e sensuale, facendomi poi segno di mettermi in piedi; infatti scesi subito dopo e mi sistemai la gonna. Damiano si alzò subito dopo di me prendendomi per mano<<Vogliamo andare pupa?>> mi mormorò all'orecchio mordicchiandolo leggermente, facendomi rabbrividire.<<Bastardo..>>sussurrai io accennando una risata per poi avviarmi con lui verso le scale del Pincio.

Arrivammo a casa circa dopo quaranta minuti, aprii la porta e appoggiai la borsa che mi ero portata su un mobiletto, non feci in tempo a chiudere la porta che Damiano mi tirò verso di lui tenendomi stretta per i fianchi, eravamo così vicini che sentivo il suo respiro caldo sul viso e sul collo.<<Non riesci a trattenerti eh..>> mormorai tenendo le mani appoggiate al suo petto, continuando poi a sfiorargli le labbra data la vicinanza.<<Nc'hai la minima idea de che cazzo te farei Marlè.>> ribatté subito lui spostando una mano dal fianco alla nuca, tenendo però il pollice accanto al mio orecchio, stringendo leggermente la presa facendomi scappare un lieve ansito. Non feci in tempo a rispondere che lui si fiondò sulle mie labbra, iniziando a mordicchiarle mentre mi baciava in modo sempre più "spinto", sentii le nostra lingue toccarsi e non potei fare a meno di stringermi a lui, approfondendo il bacio e stringendo leggermente la sua camicia tra le mani. Appena ci separammo riuscii a riprendere fiato e gli accarezzai lentamente il viso.<<Perché ti sei fermato?>> gli chiesi rimanendo vicina a lui.<<Non voglio correre, per quanto tu possa essere bella, sensuale e tremendamente eccitante, non posso bruciare subito le tappe e rischierei di costringerti a fare qualcosa per cui non ti senti pronta.>> mi rispose lui togliendo la mano dalla mia nuca e iniziando a passarla delicatamente tra i capelli.<<Quel bastardo ti ha fatto soffrire tanto, non ho intenzione di rovinare tutto.>> concluse tenendo un tono serio, non sapendo cosa rispondere mi limitai a sorridere, inarcando le labbra.<<Sì però npiagne>> ridacchiò passandomi il polpastrello sulla guancia per scacciare qualche lacrima che, per l'emozione, si era fatta spazio sul mio viso.<<No scusami, nessuno si è mai preoccupato così tanto per me..>> risposi per poi abbracciarlo sentendomi subito dopo stretta nelle sue braccia, era una bella sensazione.
Una volta sciolti dall'abbraccio lo portai in camera facendolo sedere sul letto.<<Se vuoi metterti comodo fai pure, io vado  un attimo a cambiarmi>> dissi educatamente prendendo dal cassetto dei pantaloncini neri e una maglietta bianca, per poi dirigermi in bagno dove mi cambiai, togliendo anche il reggiseno visto che ero in casa.
Uscii dopo neanche cinque minuti e misi velocemente a posto i vestiti, per poi notare che Damiano si era tolto la maglietta. <<So che è una bella visuale pupa ma così mi consumi>> disse il ragazzo avvicinandosi e prendendomi delicatamente il mento con due dita. <<Che c'è, mh? neanche posso guardare?>> ribattei subito guardandolo negli occhi.<<Puoi anche toccare se è per questo>> mi rispose tenendomi le mani e appoggiandole sul proprio petto.
Mentre mi prendeva per i fianchi e mi tirava leggermente su, visto che si stava sedendo sul letto facendomi mettere nuovamente in braccio a lui, ne approfittai ed iniziai ad accarezzargli delicatamente il petto, mentre lui una volta seduto riprese ad accarezzarmi la pelle dei fianchi rimasta scoperta dalla maglietta.
<<Prima fai la logorroica e ora sei muta famme capì>> disse dopo qualche secondo di silenzio<<Beh c'è qualche problema?>> risposi subito io arricciando leggermente le labbra facendo salire le mani fino alle sue spalle.<<Beh se devi stare zitta almeno fallo mentre mi baci no?>>ribatté Damiano tirandomi a sé facendo sì da potermi baciare, mentre io mi stringevo a lui tenendogli però una mano sul viso.
Preso dal momento, Damiano si stese sul letto facendomi finire così sopra di lui mentre le nostre labbra continuavano a scontrarsi, facendo incontrare poco dopo anche le lingue;
Eravamo fidanzati? Non ne avevo idea, era una cosa seria? Non riuscivo a capirlo, ma restava comunque il fatto che non me lo sarei mai fatto scappare, ormai quel ragazzo dai capelli castani con i riflessi biondi si era fatto spazio nella mia testa, probabilmente anche nel mio cuore.

Games Between Feelings // Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora