Prima Volta

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⚠️CONTENUTI ESPLICITI⚠️
Marlena
Passammo il resto di quella giornata in modo abbastanza tranquillo, a baciarci principalmente, nessuno dei due si era permesso ad andare oltre.
Non nego che non ci sia stato desiderio da parte mia o sua, ma ogni volta che i suoi baci o i miei avanzavano verso il suo addome o il mio bacino, puntualmente si creava quella tensione che ci riportava a stare sdraiati l'uno accanto all'altra, limitandoci a quale bacio ogni tanto.
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Passarono i giorni e la nostra routine era basata principalmente sul vederci quasi tutti i giorni, salvo impegni da parte di entrambi, uscire in centro, magari berci un drink in qualche locale di trastevere e poi passare la serata a casa di uno dei due.
A differenza di quel giorno, eravamo riusciti ad andare leggermente oltre, senza però arrivare al momento vero e priorio. Avevo però capito che il nostro rapporto non era basato solo sul volerci bene, da parte di entrambi c'era desiderio, lo notai da qualche atteggiamento di Damiano, ad esempio quando eravamo nel letto insieme e lui teneva le mani sui miei fianchi o sulle mie gambe, le stringeva quasi in modo possessivo, e più il suo tocco diventava prolungato, più io lo desideravo.
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Settembre era ormai alle porte, e con la sua entrata arrivavano l'inizio della scuola, che non era più un mio problema, e l'inizio di XFactor, forse l'unico programma che seguivo veramente. Ciò significava che dopo due settimane non avrei più visto i ragazzi per molto tempo, la cosa mi rattristava ma allo stesso tempo ero orgogliosa del fatto che quei quattro ragazzi erano riusciti ad avverare il loro sogno.
Ero seduta sul divano a guardare la tv quando la suoneria personalizzata che avevo messo a Damiano riecheggiò nella stanza, facendomi girare il viso verso il telefono.
raggio de sole🧡
imbuco da te o imbuchi da me?
Quel messaggio mi fece scappare un sorriso, forse per il fatto che ormai vederlo era parte della mia quotidianità, gli risposi qualche secondo dopo.
mhh dai faccio un salto al volo
Ovviamente la sua risposta non tardò ad arrivare.
raggio de sole🧡
ma che salto al volo, tu resti qua.
oggi ti voglio mia.
Non so il motivo, ma leggere quel messaggio mi provocò un lieve brividino lungo la schiena, cosa che solo con lui era successa.
mi stai provocando Damià?
raggio de sole🧡
basta con le provocazioni, ti voglio qui, tra 10 minuti sono da te.
Gli risposi un'ultima volta con un veloce "va bene" per poi dirigermi in camera. Presi lo zaino e ci infilai dentro il pigiama, il cambio, l'intimo e i vari prodotti che mi sarebbero serviti per lavarmi, mettendo infine il caricabatterie per il telefono.
Una volta finito mi tolsi la roba che indossavo per casa, cambiandomi con un top nero e una lunga gonna rossa, mi misi velocemente le vans e presi tutto uscendo di casa.
Damiano mi aspettava come sempre parcheggiato nel vialetto, appoggiato alla sua macchina.<<Buonasera>> mi ammiccò facendo qualche passo avanti per prendermi per i fianchi, così da potermi stampare un bacio sulle labbra.<<Buonasera a te>> risposi passandogli una mano tra i capelli mentre lui mollava la presa per salire in macchina.
Lasciai lo zaino nei sedili posteriori e salii al posto del passeggero, allacciandomi la cintura.
<<Bella sta gonna marlè>> esordì Damiano mentre metteva in moto. <<Mi sta bene eh?>> gli chiesi di rimando mettendo la mano sulla sua che era come sempre appoggiata alla mia coscia. <<Te sta da dio.>> rispose lui con tono basso stringendo leggermente la presa sulla mia gamba per poi avvicinarsi al mio orecchio. <<Ed è più facile da togliere>> sussurrò mordicchiandomi delicatamente il lobo, provocandomi un ennesimo brivido. Mi morsi il labbro inferiore con forza cercando di non cedere alle sue provocazioni, non gliela volevo dare vinta. <<È inutile che continui a far finta di nulla, perché se continui non sarò gentile come le altre volte.>> continuò, parlando a pochi millimetri dal mio viso mentre la sua mano faceva spostare la gonna lungo la mia gamba, arrivando quindi all'interno coscia. <<Sei un bastardo.>> ribattei con voce secca irrigidendomi sul sedile, era un punto debole per me e lui lo sapeva bene. <<Lo so.>> mi rispose accennando una risata per poi stamparmi un veloce bacio sulla guancia e spostandosi per mettere in moto, mantenendo sempre la mano destra sulla mia gamba.
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Arrivammo a casa di Damiano circa verso le 6 e a casa c'era Jacopo, che era in procinto di uscire. <<Oh ciao Marlè>> mi sorrise il ragazzo dandomi i solito bacetti sulla guancia. <<Ciao Jà, tutto apposto?>> chiesi io facendogli un sorriso.<<T'apposto dai, mo se esce co la piskelletta>> mi rispose prendendo un borsone da terra. <<Enniente, ciao regà!>> continuò poco dopo salutando il fratello con un pugnetto sulla spalla che ovviamente venne ricambiato, uscendo subito dopo così da lasciarci soli.
<<E ora sei mia.>> Sentenziò Damiano con voce secca prendendomi per i fianchi, mi tirò a sé iniziando a baciarmi con più foga rispetto al solito.
Ricambiare mi venne spontaneo, appoggiai le mani alle sue spalle e schiusi le labbra lasciando libero accesso alla lingua del ragazzo che iniziò ad intrecciarsi con la mia. <<Vacci piano, così mi consumi.>> gli mormorai allontanandomi leggermente dal suo viso, lui con uno scatto fulmineo mise le mani sulle mie cosce, così da sollevarmi per poi farmi appoggiare con la schiena al muro. <<Quale parte di "ti voglio" non ti è chiara?>> ribatté il ragazzo premendo il proprio bacino contro il mio, potevo sentire la sua eccitazione nonostante ci fossero ancora l'intimo e i jeans a separarlo da me.
Non feci in tempo a rispondere che le sue labbra erano nuovamente premute sulle mie, ricambiai il bacio tenendo le mani contro le sue spalle; iniziai a sentire una sensazione strana, un calore che mi pervadeva in tutto il corpo e mi impediva di pensare lucidamente, forse per l'atmosfera che si stava creando, o forse per le labbra di Damiano che si stavano spostando lungo il mio collo, lasciandolo umido in ogni punto in cui posava le labbra.
<<Ti voglio anche io.>>
Lasciai uscire quella frase dalla mia bocca come un sospiro, come se le parole avessero aspettato il momento adatto per essere pronunciate.
Damiano non disse nulla, si limitò a guardarmi  tenendosi vicino al mio viso, per poi allontanarsi dal muro, tenendomi sempre per le gambe.
Mi portò nella sua stanza e una volta seduto sul letto riprese a baciarmi passando le sue mani lungo la mia schiena, potevo sentire che entrambi eravamo presi dal momento, e nessuno dei due si sarebbe fermato.
Con un movimento abbastanza fluido infilai le mani sotto la sua maglia e gliela tolsi, facendolo così rimanere a torso nudo. Anche lui non si fece aspettare e qualche istante dopo il mio top era a terra, lasciando anche me scoperta davanti a lui.
<<Cazzo quanto sei bella..>> disse il ragazzo facendomi stendere sul letto continuando a baciarmi mentre una sua mano andava sul mio seno, tastandolo delicatamente.
Continuò a baciare i miei seni nudi e scendendo via via su tutto il corpo tastandone ogni parte. Ansimai leggermente quando passò la lingua sul basso ventre e puntai i miei occhi fissi sui suoi mentre era intento a sfilarmi la gonna.
Il suo sguardo era carico di erotismo ed io non volevo altro che entrasse dentro di me per unirci in una danza d'amore straziante. Restai inerme per qualche secondo mentre lui continuava a giocare con i miei capezzoli ormai turgidi, fino ad ansimare totalmente quando passò la sua lingua sulla mia intimità.
Continuai ad ansimare sempre più forte fino a stringere i suoi capelli. Salí delicatamente il suo corpo sul mio e mi guardò fisso negli occhi prima di baciarmi. Le sue labbra erano salate ed io ne leccai avidamente tutto il suo contorno.
<<Senti quanto sei buona.>>Sussurrò al mio orecchio con voce profonda, staccando precisamente ogni sillaba.
<<Ti voglio ora.>> ansimai delicatamente sulle sue labbra e quando pronunciai quelle parole il suo sguardo di fece sempre più profondo.
Mi alzai dal letto e gli sfilai i pantaloni con abbastanza facilità, per poi passare ai boxer che sfilai con i denti fino a scoprire totalmente la sua erezione, posai nuovamente le mie iridi sulle sue fino a quando mi appiattì contro il letto e avvicinò i miei fianchi al suo ventre. Entrò dentro di me subito dopo essersi infilato il preservativo quasi come se ne avesse bisogno, ed io non potei che ansimare sempre più forte ad ogni suo movimento. Mi aggrappai alla sua schiena con le mani, graffiandola involontariamente, sentivo il calore del suo corpo fondersi con il mio, il suo profumo mi passava nelle narici e non potei fare a meno che stringere una delle mani nei suoi capelli, mentre lui continuava a spingere lo sentivo baciarmi lungo il collo e anche sulle labbra ogni tanto.
Il silenzio che pervadeva la casa venne così interrotto dai nostri ansimi e i lievi gemiti, segno che avevamo ceduto al desiderio che l'uno provava per l'altra,  in quel momento non pensavanmo ad altro se non al fatto che ci volevamo, le spinte di Damiano continuavano ma lui non smetteva di toccare il mio corpo, di esplorarlo con le mani e con le labbra. Sentivo che mi desiderava e io non potei fare altro che continuare a baciarlo quando le mie labbra incontravano le sue e a lasciargli qualche graffio sulla schiena per il piacere che ci stavamo provocando a vicenda.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 05, 2021 ⏰

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Games Between Feelings // Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora