Primo Bacio

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MARLENA
Roma, Teatro Nazionale.

Erano ormai passate circa due mesi da quel terribile accaduto ed io e Dam ci eravamo avvicinati molto di più, i miei sentimenti verso di lui erano ancora incerti ma sentivo che sia da parte mia che da parte sua c'era quell' interesse che ci dava voglia di sentirci sempre più spesso.

Quando arrivò il giorno dello spettacolo ero agitata come non mai, con quelle esibizioni avrei concluso anche il mio percorso in Accademia, camminavo avanti e indietro per il camerino senza tregua mentre fuori dalla porta le persone che come me stavano per compiere il loro ultimo spettacolo parlavano tranquillamente. Fu nel momento in cui mi guardai un'ultima volta allo specchio per sistemare il vestito che vidi il telefono squillare, il nome
"raggio de sole🧡" apparve sullo schermo. <<Pronto?>> risposi con un mezzo sorriso stampato sul volto. <<Per caso disturbo la signorina Marlena?>> chiese la sua voce dall' altro capo. <<Non disturbi mai..>> ribattei sedendomi su un tavolino. <<Noi siamo dentro.>> disse il ragazzo dopo pochi secondi di silenzio.<<Ah sì? Chi siete?>> chiesi subito emozionata lasciando poi ricadere lo sguardo sulla mia immagine riflessa nello specchio. <<Io e Vic>> rispose lui con un tono calmo. <<Agitata?>> chiese poco dopo non sentendo nessuna mia risposta.<<Io? Tantissimo>> risposi in piena onestà spostandomi poi appoggiata alla porta. <<Daje pupé spaccherai di sicuro.>> mi incitò lui facendomi accennare un piccolo sorriso. <<Ora te devo lascià, t'aspetto all'uscita ok?>> chiese poco dopo.<<Certo, a dopo Dam>> risposi io. <<A dopo Marlè.>> rispose a sua volta chiudendo poi la chiamata. Mi diressi verso il borsone nero che mi ero portata e misi il telefono nelle tasche prima di uscire dal camerino, dirigendomi dietro le quinte per l'inizio dello spettacolo.

Eravamo ormai alla fine dello spettacolo, il pezzo di Martina e Bocca di Rosa erano andati alla grande, mancava solo il pezzo al violino che mi aveva dato tanti problemi con Damiano. Aspettai di essere presentata prima di salire sul palco per l'ultima volta; mi appoggiai il violino alla spalla e alzai l'archetto, prima di iniziare lanciai uno sguardo sul pubblico e vidi Vic e Damiano sorridermi dalle prime file. Feci un respiro profondo ed iniziai a suonare; i battiti aumentarono e sentii solo le crini dell' archetto scorrere sulle corde del violino sempre con più delicatezza e velocità. Mi scordai totalmente della presenza delle persone che mi guardavano ed iniziai a muovermi lentamente sul palco fino al momento che più attendevo. Mi allenai sodo sia con Damiano che da sola e non avrei permesso a niente di portare a termine quella canzone; mi accorsi di esserci riuscita quando diedi le ultime note e mi fermai, la platea rimase un attimo in silenzio ma a rompere quest'ultimo fu proprio la voce di Damiano.
<<Brava Marlena!>> esclamò alzandosi in piedi e iniziando ad applaudire seguito da tutta la platea. Meravigliata dagli applausi delle persone mi portai una mano alla bocca sorridendo; poco prima di uscire feci un inchino e aspettai che la direttrice mi diede l'attestato, finalmente poi uscii dalle quinte e andai a cambiarmi.

Quando uscii dal teatro trovai subito Victoria e Damiano fuori che mi aspettavano sorridenti. <<Amo sei stata meravigliosa!>> esclamò stringendomi tra le sue braccia. <<Vic grazie mille..>>mormorai a mia volta accarezzandole la schiena. <<c'è qualcuno però che vuole dirti che sei stata brava.>> sussurrò orecchio prima di salutarmi con un veloce bacio sulla guancia. Lentamente mi girai verso Damiano, non mi diede tempo di salutarlo che subito si fiondò tra le mie braccia avvolgendomi la vita.<<Sei stata fantastica cazzo..>> disse a bassa voce mentre mi tenevo stretta a lui. <<È anche merito tuo..>> ribattei al suo orecchio lasciando sfiorare le nostre guance. Il ragazzo non rispose, lentamente girò il viso lasciandomi una serie di baci sulla guancia. <<Ti voglio bene Dam...>> sussurrai accarezzandogli la nuca.<<Anche io piccolé.>> rispose accarezzandomi il viso. <<Ora andiamo, ti accompagno a casa.>> continuò per poi lasciarmi lentamente. Annuì appena e presi il borsone incamminandomi con Damiano, il quale non ci pensò due volte a far scivolare la propria mano sulla mia intrecciando le nostre dita. Inarcai le labbra in un piccolo sorriso e gli accarezzai il dorso della mano col polpastrello. <<La macchina sta là.>> disse dopo un pò di silenzio dirigendosi verso la sua auto, misi il borsone nel baragliaio e salì al posto del passeggero.
Appena partì mise subito la mano libera sulla mia coscia accarezzandola leggermente, abbassai lo sguardo e accennai un sorriso. "Che cosa siamo noi due..." pensai istintivamente mentre Damiano guidava per le vie Romane, erano mesi che questo gioco di provocazioni andava avanti ma mai ci eravamo presi la libertà di esprimere i nostri sentimenti che ormai erano palesi per entrambi.

Arrivammo a casa e Damiano anziché lasciarmi davanti al portone come d'abitudine parcheggiò nel viale di casa. Lentamente tolse la mano dalla mia gamba lasciando che potessi scendere, subito dopo feci il giro della macchina e dopo aver preso il borsone nero vidi Damiano scendere dall'auto. <<Nse saluta pupé?>> chiese con il suo classico tono basso e sensuale accompagnandomi alla porta. <<Chiedo perdono signore>> risposi in una piccola risata aprendo il portone. <<Vuoi salire 5 minuti? Da qui a casa tua è tanta strada e sono le due di notte..>> continuai poco dopo incontrando subito il suo sguardo. <<Se me lo chiedi così va bene>> rispose lui in una mezza risata accompagnandomi al portone che aprii appena si avvicinò a me.
Mi avviai all'ascensore seguita da Damiano, mentre aspettavamo il suo profumo di One Million mi pervase le narici, facendomi scappare un lieve sospiro, entrammo in ascensore tenendo un assoluto silenzio, non so per quale motivo nessuno dei due proferì parola.
Una volta dentro, essendo uno spazio piccolo lasciai il borsone a terra e istintivamente appoggiai il viso al petto di Damiano che mi circondò le spalle con un braccio. <<Hai intenzione di rimanere in silenzio ancora per molto?>> mi chiese poi d'un tratto alzandomi il viso con due dita.<<Se parlo poi mi dici che sono logorroica.>> ribattei io in una piccola risatina lasciando incastrare i nostri sguardi. Damiano non mi rispose, sussultai appena quando la sua mano strinse delicatamente il mio viso e lo alzò verso il suo. Sì insomma, ci baciammo. Le mie labbra ancora colorate dal rossetto rosso incontrarono quelle di Damiano, quasi calde e amare al contatto. Rimasi un attimo di stucco ma bastarono pochi istanti per lasciarmi trasportare dal ragazzo, istintivamente gli passai una mano tra i capelli e mi avvicinai a lui che premette velocemente il pulsante per far fermare l'ascensore facendomi finire in un batter d'occhio contro il muro quasi schiacciandomi contro di esso senza mai staccarsi dalle mie labbra.
Quando ci separammo rimasimo qualche secondo a guardarci, a scrutarci e a mangiarci vivi con i nostri sguardi. <<Questo perché?>> chiesi mentre lui, che sembrava avesse un lieve affanno, fece ripartire l'ascensore che si fermò poco dopo al mio piano. <<Mi andava e basta>> rispose lui con quel tono basso e suadente guardandomi da dentro l'ascensore dato che io ero uscita. <<Ci sentiamo, Marlena..>> mormora poco dopo richiudendosi nell'ascensore e andando via, lasciandomi completamente sola.

*nota autrice*
Scusatemi tantissimo l'attesa, mi farò perdonare giuro🌷❤️

Games Between Feelings // Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora