Giardino degli Aranci

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     *MARLENA*

Il giorno dopo aver chattato con Damiano  ero terribilmente agitata, mi alzai prestissimo anche se dovevo vedermi con lui alle 16 appunto per l'agitazione, entrambi sapevamo benissimo che nel momento in cui ci siamo quasi baciati qualcosa era cambiato, non solo nel nostro "rapporto" ma proprio per ciò che provavamo l'uno per l'altra. Non riuscivo a smettere di pensare che mi ero quasi baciata con Damiano, conosciuto qualche giorno prima sui mezzi che a quanto pare conosceva anche il mio migliore amico e la mia migliore amica, e che a distanza di qualche ora avevo accettato un suo appuntamento.

Quando mi decisi a fare una doccia erano circa le due meno un quarto, avevo ancora tempo così mi rilassai un po' sotto il getto fresco della doccia accompagnata dalla musica che scorreva ininterrottamente sul telefono, in quei tre quarti d'ora abbondanti in cui rimasi sotto l'acqua pensai ad ogni minima cosa: avevo passato la maturità con un fantastico novantadue, avevo passato tutti i test per entrare a Lettere e Filosofia alla Sapienza, una delle università più prestigiose di Roma, a breve sarei andata con Victoria e la sua band alle audizioni di Xfactor...insomma alla fine andava tutto bene.                                                                         
Decisi di uscire dalla doccia solo quando vidi le palme delle mani leggermente raggrinzite, mi avvolsi nell'asciugamano e ne misi uno anche in testa per asciugare un po' i capelli, con quel caldo non avevo certo intenzione di usare il phon. Mi infilai l'intimo velocemente, poi una volta tolto l'asciugamano dai capelli andai in camera per vestirmi dato che i capi erano già ben piegati sul letto. Decisi di indossare un body nero  a spalla larga con sopra  dei pantaloncini di jeans a vita alta e una cintura nera per evidenziare il punto vita, in realtà perché i pantaloncini mi stavano larghi.

Guardai l'orologio in camera e notai di avere ancora un'ora abbondante, perciò decisi di andarmi a truccare. Dal bagno presi la trousse e dopo tornai in camera, mi sedetti alla scrivania e accesi le lucine dello specchio iniziando a truccarmi. Fuori il tempo era caldissimo perciò non misi correttore o fondotinta, misi solo del mascara, l'eyeliner e un rossetto opaco dal colore neutro. Restai un po' ferma a guardarmi allo specchio per osservarmi, guardai ogni dettaglio del trucco perché pretesi che tutto fosse perfetto. Mi accorsi di aver impiegato ben quaranta minuti a truccarmi solo quando un messaggio di Instagram fece suonare il mio telefono.

Ykaaar: sto arrivando                                                                                                                         

"Oh cazzo" pensai riguardandomi allo specchio, solo in quel momento notai che i capelli erano asciutti ma terribilmente gonfi; andai velocemente in bagno e cercai di sistemare quella situazione, per fortuna bastò qualche spazzolata e potei gestire i capelli come volevo. Tornai in camera e infilai le Vans, poi presi dall'armadio una tracolla nera e misi dentro di essa il telefono e il portafoglio, finalmente dopo chiusi la porta di casa con le chiavi e scesi le scale uscendo dal palazzo, Damiano arrivò poco dopo. Indossava una maglia bianca con una giacchetta di jeans, una specie di mocassini di un marroncino chiaro e dei jeans dello stesso colore della giacca. Si avvicinò verso di me lasciando che il vento gli scompigliasse leggermente i capelli che gli ricadevano sulle spalle.<<Ciao Marlè!>> mi disse salutandomi educatamente con un bacio sulla guancia, feci la stessa cosa.<<Ciao Dam, ti è già passata la fissa per "pupa"?>>chiesi scherzando.<<Ah mo nte da più fastidio?>>chiese a sua volta ridendo.
<<Mi ci ero quasi abituata pensa te!>> risposi accennando un sorriso.
<<Daje nnamo, vojo fatte vedé na cosa.>> continuò Damiano iniziando a camminare.

Passeggiammo per un bel po', chiaccherando del più e del meno, fino ad arrivare a Circo Massimo, vicino all' Accademia di Danza.<<Viè qua che sti turisti te trascinano via.>> disse Damiano afferrandomi la mano per non farmi perdere in mezzo alla folla di turisti che faceva foto ovunque. Rimasi per un attimo perplessa mentre la mia pelle toccava la sua, ma allo stesso tempo pensai che fosse un gesto carino.
Superata la folla di turisti entrammo in un lungo viale alberato, Damiano non mi lasciò la mano.<<Dove siamo..?>> chiesi guardandomi intorno.<<Ti ho portato al Giardino degli Aranci, pu- Marlena.>> rispose, mi venne da ridere nel vedere come si impegnò  non chiamarmi pupa.<<E' un posto bellissimo..>> dissi meravigliata incamminandomi verso una piccola scalinata, sentii chiaramente la mano di Damiano scorrere sulla mia, intrecciando le nostre dita, non mi diede molto fastidio.<<Te piace?>> chiese il ragazzo portandomi sul piccolo balcone che dava vista su tutta Roma.<<Certo che mi piace! È un panorama stupendo Dam!>> risposi io emozionata.<<Nc'eri mai venuta?>> continuò a chiedere Damiano accarezzandomi leggermente la mano.<<N-no...veramente è...sono senza fiato.>> risposi ancora scrutando con gli occhi tutto il paesaggio romano. << So felice che te piace..>> sussurrò Damiano abbassando lo sguardo su di me, sulle sue labbra si formò un piccolo sorriso.

Games Between Feelings // Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora