Racconti da qualche tempo prima #17 (Capitolo 63.5)

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Shinsou's pov

Dovevo continuare ad allenarmi per passare gli esami sempre più imminenti, ma la verità è che anche ad inizio marzo non ne avevo più la benché minima voglia.
–Tra poco hai gli esami, Shinsou-kun– mi ricordò Aizawa durante la pausa. –So che è difficile, ma se ci riesci prova a concentrarti un po' di più. Ci provi?
–Mh– bevvi distrattamente un sorso d'acqua fresca. –No.
Il trentenne sospirò. –Ti prego... dimmi che c'è qualcosa che posso fare per aiutarti– disse quasi supplichevole, come se anche lui stesse soffrendo per quella situazione. –Qualunque cosa, davvero.

–Sensei– mi voltai verso di lui, intenzionato a mettere le cose in chiaro una volta per tutte. –Lo so che lei è preoccupato, ma non c'è niente che nessuno possa fare per farmi sentire meglio, a meno che, ovviamente, lei non sia capace di riportare indietro il tempo ai giorni che ho passato con Denki. Intendo a quando, felice nelle mia fottuta ignoranza, ho potuto vivere insieme al ragazzo che non smetterò di amare. Ciò non è possibile e quindi non ne faccia un dramma.
Aizawa alzò un dito, pronto a ribattere. –Sì okay, però...
–Prima o poi– lo interruppi, fregandosene altamente di poter sembrare scortese. –Forse, tornerò ad allenarmi con lo stesso vigore di un tempo ma, vede, quel giorno non è oggi e non sarà nemmeno domani– spiegai, un po' esasperato per fargli capire quanto le mie parole fossero serie. –E tantomeno il giorno dell'esame. Facendo così magari non lo passerò, ma al momento non me me potrebbe fregare di meno.

Mi rivolse uno sguardo preoccupato, ed aprì di nuovo la bocca per parlare ma io non glielo concessi.
–So cosa pensa– lo bloccai subito, non volendo sentire ancora un discorso che avevo sentito da chiunque e fin troppe volte. Mi sentii prendere dall'abitazione ed il mio cuore batté più velocemente. –Lei dice che Denki è pericoloso, è un villain bugiardo e, sa cosa? Ha perfettamente ragione!
–Ha ingannato tutti, ma ciò che prova per me, glielo giuro, non era una finzione. Non poteva esserlo. Io so che Denki mi ama e che ha fatto ciò che ha fatto perché pensava che così sarei stato più al sicuro. Voleva proteggermi da se stesso, perchè sapeva e sa tutt'ora che pur di stare con lui sarei disposto a seguirlo e non me lo permetterebbe mai.
–Andresti con i villain?– fece lui, né alterato né niente. Pose quella domanda come se fosse qualcosa di semplice, un argomento banale a cui bastava rispondere con un cenno.
–Per Denki assolutamente sì– confermai. –Lo farei.
Aizawa non mosse nemmeno le labbra, perplesso com'era. Una folata di vento gli scompiglio i capelli ma lui rimase immobile, immerso nel filo dei suoi pensieri.

–Quel ragazzo– continuai nel suo silenzio, volendo chiudere il discorso prima che potesse riprendersi. –Il mio ragazzo, ha avuto i suoi motivi per diventare un villain. Ma non voglio parlarle di questo, non è un mio problema e nemmeno mi interessa. È un nemico, lo so, ma lo accetto e me ne sbatto! Denki è questo, e a me piace così com'è.
–Lui mi ama ed io amo lui, sensei, se lo metta in testa– dissi con un sorriso triste, rivolto alla punta delle mie scarpe, l'agitazione ormai scemata nel ricordo del sorriso del mio biondino preferito. –Non sarò mai davvero felice finché non lo stringerò di nuovo tra le mie braccia. Quindi, la prego, la smetta di chiedermi di non pensarci più.


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Spazio me!

Sfrutto questo angolino per chiedervi se qualcun altro vuole scritta una lettera (trovate i dettagli nel capitolo 60)
Ancora c'è tempo, non siate timidi!

The Void Behind Your Eyes 2‐ShinkamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora