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Nonostante la sera precedente fossero tornati a casa davvero tardi e davvero, davvero molto stanchi, la sveglia era suonata lo stesso alle sette del mattino facendo imprecare Harry contro sua sorella e, in particolar modo, contro se stesso per aver accettato la sua proposta della sera prima senza nemmeno pensarci, spinto soltanto dal desiderio di farsi una doccia rinfrescante e buttarsi a letto, liquidandola con un 'si va bene, buonanotte' di cui al terzo fastidioso bi-bip si era pentito amaramente.

Non aveva ancora ricaricato completamente le sue batterie.

La giornata a Palermo era stata decisamente stancante: avevano camminato avanti e indietro senza sosta, se non per un pranzo veloce ad un orario indecente e per mangiare un gelato nel tardo pomeriggio seduti su una panchina nella piazza principale, non si erano risparmiati nulla, o meglio Harry aveva fatto si di non farsi mancare nulla dato che Gemma era stata piuttosto chiara nel fargli capire che non avrebbe passato un'altra giornata simile, facendogli quindi intendere di approfittarne in quel momento.

E così aveva fatto.

Comunque, quella mattina aveva dovuto ricredersi, bloccando i suoi insulti mentali contro le sue pessime scelte, una volta arrivati alla Riserva Naturale di Capo Gallo, nei pressi di Mondello, ammettendo di essersi immaginato tutt'altro rispetto a quanto si trovò poi davanti agli occhi: si trattava di una località dove la natura era incontaminata, il mare stupendo con la sua acqua cristallina, la montagna a vegliare su questa riserva e infine la scogliera con le sue mille forme e i numerosi sentieri che offriva per deliziare gli occhi dei visitatori che vi si avventuravano.

Così, dopo una tranquilla passeggiata su un sentiero sterrato immerso nella natura, che si era poi trasformato in uno un pochino più tortuoso e roccioso per quello che era l'ultimo tratto da percorrere, erano giunti nei pressi del mare, dove gli scogli si facevano in alcuni punti più praticabili permettendo così ai turisti di potervisi posizionare, e solo in quel momento Harry capì perché Gemma gli avesse ricordato una cosa come quindici volte di portarsi le scarpette se non avesse voluto soffrire come un cane.

Il mare era spettacolare e la gente che come loro si era spinta così avanti era davvero poca, ma tutto aveva il suo prezzo e la cosa peggiore non fu la scomodità nello star stesi su quella superficie dura, doversi muovere avanti e indietro sugli scogli, o la difficoltà nell'entrare e uscire dall'acqua facendo attenzione a non farsi seriamente del male, no, la cosa peggiore fu la totale mancanza di ombra, infatti dopo aver abbandonato il sentiero sterrato e il riparo che gli alberi offrivano loro si erano ritrovati completamente esposti al sole cocente a rosolarsi come polli sullo spiedo.

Ecco perché verso le quattro del pomeriggio Gemma lo colse in contropiede.

"Haz, non ce la faccio più. Torniamo a casa per favore? O se vuoi stare qui resta pure, ma io torno.. tanto la navetta da prendere sai benissimo anche tu qual è.." aveva esordito raccogliendo velocemente tutte le sue cose "Io non ce la faccio più, sono letteralmente cotta nonostante i quintali di crema che mi son messa e sto per avere una crisi isterica perché continuo a sudare, ho caldo, mi fa male e mi sento tutta la pelle tirare, e ho bisogno di lavarmi, rinfrescarmi e stare lontano dal sole!"

E, in effetti, sua sorella era decisamente rossa, molto rossa, forse troppo, rossa.

Non che lui fosse da meno, ma avevano la pelle diversa, per quanto entrambi chiari di base la loro reazione al sole era completamente una l'opposto dell'altra.

Sbuffò poi una risata osservando sua sorella in quelle condizioni.

"Non ridere, Harry, non ridere. E' un posto meraviglioso, e si sta bene in mezzo a questo silenzio e lontani dalla confusione, ma cazzo, un avviso potevano metterlo? O fare un piccolo riparo da qualche parte in modo che la gente, cioè io in questo caso, non rischi l'autocombustione! Come si fa a stare una giornata intera sotto questo sole? Io mi sento andare a fuoco, te lo giuro! Cioè stasera la cena la possiamo cucinare sulla mia schiena, dico sul serio! E smettila di ridere!"

Love always finds its way  || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora