5.

658 38 5
                                    


Quando Harry quel mattino si trascinò in cucina ancora mezzo addormentato, confuso dal leggero vociare che proveniva proprio da quella stanza e che lo portò a temere che qualcuno fosse entrato nel loro appartamento, magari per derubarli o ancor peggio per fargli del male, fu invece sorpreso nel trovare Gemma già sveglia, seduta sul piccolo divanetto mentre sorseggiava il suo caffè guardando alla televisione quella che sembrava essere una soap opera di scarsa qualità.

E' tornata dopo di me, chissà a che ora, ed è già sveglia.

" 'giorno fratellino!" esclamò la giovane ragazza senza staccare gli occhi dal piccolo schermo situato davanti a lei, probabilmente avendolo visto arrivare con la coda dell'occhio, "Ho preparato del caffè prima, se vuoi, dovrebbe essere ancora caldo." disse poi indicando, in modo sbrigativo, la caffettiera posata vicino al piano cottura.

Lui mugugnò un flebile 'ciao' in risposta, senza però accertarsi che Gemma avesse capito, e si fiondò verso la caffettiera che gli aveva indicato ringraziandola mentalmente per quel gesto più che apprezzato perché, si, una bella tazza di caffè, magari accompagnata da qualche biscotto, gli ci voleva proprio per iniziare la giornata con il piede giusto. Non riusciva però a capacitarsi del fatto che sua sorella fosse già in piedi e per questo, mentre si versava la sua amata bevanda scura in una tazza piuttosto capiente e afferrava poi dalla dispensa il pacco di biscotti al cioccolato, passò in rassegna tutti i possibili motivi per cui quella pigrona, perché Gemma lo era di natura, si sarebbe dovuta svegliare prima di lui cercando anche di far mente locale per capire se si fosse dimenticato di una qualche uscita programmata per quel giorno, ma niente. Ad ogni ipotesi che il suo cervello sfornava, subito dopo quello stesso cervello proiettava l'immagine '404, pagina non trovata'. Poi, come scesa dal cielo, gli venne l'illuminazione che lo portò quasi a soffocarsi con il biscotto che aveva appena inzuppato nel caffè facendolo tossire e attirando su di sé l'attenzione, decisamente indesiderata ora che era tutto più chiaro, della sorella.

"Tutto okay Gem, mi è solo andato di traverso il biscotto!" la rassicurò subito dopo ancora tossendo e sputacchiando qualche briciola.

E dannazione no, no che non era tutto okay perché ora che aveva realizzato cosa gli sarebbe spettato di lì a poco l'unico suo desiderio era quello di poter riavvolgere il nastro e tornare a continuare a dormire senza sentire quella maledetta sveglia suonare.

Decise però di far finta di niente.

Di certo non sarebbe stato lui ad introdurre il discorso e, soprattutto, non avrebbe volontariamente spinto la sorella a farlo, per questo con tutta la tranquillità del mondo e con assoluta indifferenza le chiese come fosse andata la sera prima e se, alla fine, si fosse divertita abbastanza.

"E' stata una gran serata Harry! Anna mi ha presentato un sacco di nuove persone, tutte simpaticissime e divertentissime, non ho mai riso così tanto come ieri sera, davvero!" esclamò subito lei allegramente "Poi la musica Haz, bellissima, sia quella che ha suonato il gruppo con quel nome strano che avevamo letto insieme, sia quella che il dj ha fatto andare per le tre ore successive facendo saltare e ballare tutta la piazza!"

"Sono contento sorellina, sembra proprio che tu ti sia divertita parecchio, mi sembri ancora eccitata a dirla tutta!" ribatté lui poco dopo lasciandosi andare ad una risata bonaria che, inizialmente, coinvolse anche lei facendo si che i loro sorrisi genuini illuminassero la stanza. Poi però Gemma tornò seria e "Mi sono sentita spensierata, leggera e -" ci fu un attimo di esitazione, in cui Harry temette, inconsciamente e stupidamente, il peggio prima di sentirle dire la cosa più bella che fosse mai uscita dalla sua bocca negli ultimi mesi "- e felice, davvero felice. Come non lo ero da tanto, Harry."

Love always finds its way  || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora