Conoscenze

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Sono ginny mi sono trasferita da qualche giorno con mia madre e mio fratello a Wellsbury, mia madre dice che stavolta pianteremo le radici ma io non ci credo minimamente dato che ogni volta dice così. Oggi è il primo giorno di scuola e sono appena arrivata in classe dove ad aspettarmi c'è un prof razzista a cui tra poco farò una scenata per iniziare bene quest'anno. Quando suona la campanella della ricreazione mi catapulto fuori verso il mio armadietto e quando lo chiudo mi trovo davanti un ragazzo che mi fissa
Io: Vuoi un autografo per caso?
Lui: Sei la ragazza nuova vero.
Io: Si e ora se non ti dispiace devo andare.
Provo a spostarlo ma è inutile dato che in due secondi mi ritrovo con la schiena attaccata agli armadietti.
X: Marcus vattene!
Non so chi sia la ragazza che ha parlato ma sicuramente è riuscita nel suo intento, infatti lui si allontana salutandomi con un gesto della mano.
X: Lascialo perdere è solo un coglione, lo avrei dovuto strozzare con il cordone ombelicale quando ne avevo l'occasione.
Io: È tuo fratello?!
X: Gemello, comunque io sono Maxine ti va di conoscere i miei amici?
Io:Si perché no
Ci avviciniamo alla mensa dove c'è un tavolo con varie persone e dopo avermele presentate tutte Maxine si siede. Nel mentre avevo fatto amicizia con tutti e mi ero accorta che molto spesso Hunter mi fissava ma non ci ho pensato più di tanto.
Maxine: Ti va di venire a casa mia oggi pomeriggio?
Io: Certo.
Quando torno a casa saluto mio fratello Austin e mia madre e dopo averli avvisati che questo pomeriggio sarò da Maxine pranziamo tutti insieme. Il pomeriggio vado a casa dei vicini dove mi apre Ellen.
Ellen: Ciao tu devi essere ginny, Maxine è di sopra che ti aspetta.
Io: Ok grazie
Salgo di sopra e sto un po con la mia amica fin quando lei non va di sotto a prendere qualcosa da mangiare, in quei cinque minuti qualcuno si affaccia alla porta.
Marcus: Che fai mi pedini?
Io: Che, no! Sono venuta per stare un po con Maxine.
Lui si avvicina lentamente a me e si abbassa fino a ritrovarci ad un centimetro di distanza.
Maxine: Che ci fai qui Marcus?
Marcus: Niente dovevo prendere una cosa.
Maxine: ok adesso esci però.
Dopo varie ore con Maxine decido di tornare a casa e dopo aver salutato sua madre Ellen torno a casa. La sera mentre sistemo lo zaino per il giorno dopo sento un rumore e mi giro di scatto fino ad incontrare due occhi marroni in cui potrei perdermi.
Io: Che ci fai in camera mia?
Marcus: Niente volevo solo parlare un po.
Io: E di che?
Marcus: Di te.
Io lo guardo in modo confuso fin quando non si siede sul mio letto come se fosse a casa sua.
Lui: Sei fidanzata?
Io: No, tu?
Lui: No non cerco una relazione seria adesso
Io: Quindi te la spassi con qualche ragazza per poi dimenticarla?
Lui: Diciamo che-
Viene interrotto da mia madre che sta salendo le scale per venire in camera mia
Io: Merda, nasconditi nell'armadio veloce
Lui fa come gli ho detto e poco dopo mia madre entra in camera dandomi la buonanotte, appena esce tiro un sospiro di sollievo.
Io: Puoi uscire è andata via... Marcus esci... Dai.
Vado verso l'armadio e appena lo apro Marcus mi cade addosso facendomi sbattere la schiena sul pavimento con lui sopra di me che si tiene dai gomiti per non schiacciarmi.
Io: M-marcus...
Riuscì a balbettare mentre lui mi lasciava baci umidi su tutto il collo.
Io: Che stai facendo...
Lui: quello che volevo fare da stamattina.
Dice lui per poi baciarmi, un bacio dolce, ma da togliere il fiato e mentre tutto ciò accadeva, le sue mani vagavano sul mio corpo senza sosta.
Io: No Marcus fermati.
Dissi allontanandolo da me
Io: È stato un errore e Maxine non dovrà mai saperlo, ora esci.
Lui mi guardò indifferente per poi andarsene, ma non prima di avermi fatto l'occhiolino. Dopo un po mi misi a letto e mi addormentai pensando alla giornata appena trascorsa.

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Ciao a tutti questo è il primo capitolo, mi scuso per eventuali errori grammaticali, spero vi piaccia fatemi sapere cosa ne pensate.

Credo di essermi innamorato di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora