Appena apro gli occhi mi sento osservata, alzo la testa e vedo lui che mi guarda intensamente e sorride.
Io: Buongiorno, da quanto sei sveglio?
Lui: Da un po', è bello vederti dormire tra le mie braccia.
Dice lui per poi darmi un bacio a stampo.
Io: Va bene, però adesso devi uscire mi devo vestire.
Lui: Perché dovrei uscire ti ho già vista nuda.
Io sbuffo, ma alla fine mi alzo dal letto con solo l'intimo addosso e prendo dei jeans aderenti neri, una maglietta bianca corta con su scritto baby girl
e le mie amate nike. Nel mentre si era vestito anche lui.
Lui: Io vado ci vediamo a scuola.
Dice prima di baciarmi intensamente per poi uscire dalla finestra come al suo solito.
Dopo un paio d'ore mi trovavo nell'angolo viola con i miei amici e Hunter che continuava a provarci insistentemente fin quando mi mise un braccio dietro le spalle. Appena lo fece sentimmo dei passi avvicinarsi a noi, alzai lo sguardo e lo vidi.
Marcus: Ve la posso rubare un attimo?
Disse lui guardandomi
Maxine annuì semplicemente mentre Hunter lo guardava come se lo volesse uccidere, ma non mi importava.
In due secondi ero in un angolo isolato della scuola con la schiena al muro e Marcus che mi divorava le labbra, staccandomi lentamente da lui dissi.
Io: Ti sei ingelosito per caso?
Lui: Io? Di lui, mai!!
Io: Ok allora posso tornare a farmi abbracciare da lui.
Dissi andando verso l'angolo viola.
Lui: Non ti azzardare.
Mi disse all'orecchio mentre mi bloccava da dietro tenendomi dai fianchi, dopo qualche secondo mi misi a ridere sentendo qualcosa premere sul mio fondoschiena.
Io: Calma gli ormoni Marcus.
Lui: Con te è praticamente impossibile.
Io: Mi dispiace perché io devo andare in classe.
Mi girai gli diedi un bacio a stampo e me ne andai lasciandolo leggermente confuso.
È ora di tornare a casa e dato che mia madre è a lavoro devo occuparmi io di Austin. Per tutto il tragitto non fiatò e appena aprì la porta di casa si catapultò in camera sua sbattendo la porta. In quel momento ero confusa da quello che aveva appena fatto quindi salii in camera sua e mi sedetti accanto a lui sul letto.
Io: Perché piangi? Che è successo?
Austin: Stamattina ho sentito dire da mamma che le lettere che spedisco a papà ogni settimana, lui non le ha mai ricevute perché lei non le ha mai spedite.
Detto questo si buttò fra le mie braccia.
A vero voi non lo sapete ma io e Austin non abbiamo lo stesso padre, il mio è sempre in viaggio e quello di mio fratello è in prigione, l'unico modo per comunicare con lui è con le lettere che in teoria mia madre avrebbe dovuto spedire.
Io: Sta tranquillo, stasera ci parlo io con mamma tu non pensarci.
Ti va di fare un dolce, facciamo i pancake che ti piacciono tanto?
Lui: Siiiii
E in due secondi eravamo giù a preparare gli ingredienti, anche se nel mentre iniziò una battaglia di farina che terminò solamente quando Austin andò in camera sua per riposare un po'.
Nel mentre che pulivo suonarono al campanello, allora mi tolsi il grembiule e andai ad aprire.
Io: Da quando usi la porta?
Marcus: E da quando tu ti trucchi con la farina?
Mi girai verso lo specchio che c'era in corridoio per poi accorgermi di avere tutta la farina in faccia.
Io: Va bene hai vinto tu, entra.
Lui: Tua madre non c'è?
Io: No ed è meglio così.
Dico mentre mi pulisco il viso.
Lui: Perché che è successo? Avete litigato?
Io: No, ma stasera accadrà quindi prima che mi metta in punizione vorrei passare un po di tempo con te...
Lui: Mi sembra un'ottima idea.
Disse per poi avventarsi sulle mie labbra e sedersi sul divano mentre io ero a cavalcioni su di lui. Con molta delicatezza mise le mani sul mio sedere e mi spinse di più a lui.
Non smetteva un attimo di baciarmi, ma poi si dovette fermare a causa del mio telefono che iniziò a suonare.
Lo presi e lessi il nome di Hunter sulla chiamata in arrivo, appena Marcus vide il nome sbuffò e poi cominciò a baciarmi il collo, e nel mentre io risposi.
Io: Pronto
Hunter: Ciao Ginny, come stai? Senti volevo chiederti se ti andava di uscire oggi pomeriggio.
Io: Hunter mi dispiace ma-
Mi fermai quando sentì la lingua di Marcus sfiorare il mio decolté per poi scendere più giù.
Io: Oggi n-non po-posso devo b-adare a mio fra-fratello.
Hunter: A ok, fa niente. Ginny stai bene, ti sento strana.
Io: No sto benissimo, ora scusa ma d-devo andare, ciao.
E attaccai senza dargli possibilità di risposta.
Io: Lo hai fatto apposta!
Marcus: Chi io nooo, perché avrei dovuto farlo?
Io: Sei uno stronzo!
Lui: Però questo stronzo ti piace.
Io: Da morire.
E ricominciai a baciarlo senza sosta. Dopo un po' il mi misi sul suo petto.
Io: Marcus?
Lui: mmh
Io: Noi cosa siamo adesso?
Gli chiesi guardandolo negli occhi.
Lui: Non lo so, ma so che non riesco a starti lontano e ora come ora ho bisogno di stare con te.
Detto questo mi bacia, e dopo che essere stati un po a parlare se ne va, lasciandomi da sola ancora per poco dato che dopo una mezzoretta mia madre torna a casa...
----------------------------------------------------------- Ragazzuoli come state? Vi sta piacendo la storia? Fatemi sapere votando.